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Atletica

Sì, adesso con Tortu e Jacobs possiamo sognare!

Da Pierangelo Molinaro 01/06/2018

Il 10”04 ottenuto sulla pista dello stadio Olimpico al Golden Gala vale molto più del tempo intrinseco e apre grandi speranze per gli Europei in programma in agosto a Berlino

ATLETICA
IL NOSTRO SENATOR PIERANGELO MOLINARO CI RACCONTA LE BUONE NOTIZIE DALLA REGINA DEGLI SPORT

No, non è un sogno. L’Italia ha davvero trovato due velocisti in grado di andare a testa alta nel mondo. Filippo Tortu e Marcel Jacobs in una gara di livello mondiale si sono rispettivamente piazzati terzo e settimo in 10”04 e 10”19, tempi ottenuti anche con una bava di vento contrario. La bella prova della scorsa settimana a Savona in una gara organizzata con tutte le condizioni migliori per realizzare la prestazione (10”03 e 10”08) è stata spazzata via, declassata a splendido aperitivo della serata di Roma. Lasciamo però stare il primato di Pietro Mennea (10”01). I primati sono una conseguenza, ma rischiano se troppo inseguiti di diventare un’ossessione.

L’atletica non è solo tempi e misure. Ci sono tanti atleti che hanno scritto numeri da lasciare a bocca aperta che poi sono spariti sotto gli occhi del mondo. Che conta in questa disciplina è fornire l’acuto nel giorno importante, contro avversari forti, anche contro le avversità. Questioni di muscoli ma soprattutto di testa. I campioni, quelli veri, non si sgonfiano davanti al grande pubblico, non annegano nella tensione, anzi si esaltano con l’adrenalina in corpo.
E quella di Roma per i nostri due ragazzi è stata senza dubbio una serata esaltante, che ha spazzato dubbi e partorito sogni. Si poteva affondare, risucchiati dallo spostamento d’aria di Ronnie Baker e Christian Coleman, perdere il ritmo, battere in testa. I nostri ragazzi invece se la sono giocata sino in fondo, anzi, rimontando fior di campioni.
Filippo Tortu ha perso due metri in partenza, ma lo sapeva. I primi passi di un 100 metri sono potenza pura e la tecnica serve solo a disciplinare i cavalli. Ha visto Baker e Coleman scappargli via, ma non si è scomposto, ha mantenuto la concentrazione e non si irrigidito. A vent’anni ancora da festeggiare quei cavalli li deve ancora vedere nascere. Ma quando ha trovato velocità ha cominciato a rimontare, tanto da battere l’argento mondiale Coleman, negretto tutto pepe capace quest’inverno di correre in sala i 60 metri in 6”34, tempo mai realizzato da alcuno. Una rimonta figlia della straordinaria forza elastica di questo ragazzo con geni sardi plasmati da papà Salvino in Brianza. Questa forza elastica è la grande qualità di Tortu, e quello visto sulla pista dell’Olimpico fa pensare che sui 200 possa già adesso valere molto meno del 20”34 con cui lo scorso anno, sempre su questa pista, aveva stupito tutti.
Tortu è nel bel mezzo di una costruzione imponente, che richiederà tempo, ma già fa pensare ai Campionati Europei in programma fra poco più di due mesi a Berlino nello stadio che vide le imprese di Jesse Owens ed i primati mondiali individuali di Usain Bolt. L’Europa non è il mondo,  è più facile e all’Olimpico uno tra i favoriti della velocità, il mercenario turco Guliyev, dei nostri ha visto solo la schiena.
Ma non va sottovalutato anche Marcel Jacobs. Neppure il ragazzo nato in Texas ma cresciuto sul lago di Garda si è squagliato davanti ai campioni. E pensare che per lui i 100 metri dovevano rappresentare solo la passerella del rientro dopo i tanti infortuni di cui è rimasto vittima con il salto in lungo. Forse Jacobs ha trovato sulla pista la sua vera strada e sarebbe un peccato non insistere sulla strada della velocità dove ha rivelato doti superiori al salto. Farà sempre tempo a tornare una volta diventato un velocista vero. Marcel ha potenza, ma basta vedere con quanta fretta si alza dai blocchi per capire che la tecnica della velocità la deve ancora affinare.
Insomma, ambedue i nostri ragazzi hanno ancora grandi margini di crescita, ma finalmente abbiamo almeno metà di una staffetta 4×100 degna da presentare agli Europei. La stagione è appena iniziata, l’importante è conservare la salute e lavorare con serenità. Ma se questa è l’entrée stagionale si può davvero comperare i biglietti per gli Europei nella speranza fondata di vedere finalmente azzurri protagonisti sulla pista come da anni purtroppo non succede.
Pierangelo Molinaro
Tags: adesso con Tortu e Jacobs possiamo sognare!, Atletica, Sì

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Nota sull’autore: Pierangelo Molinaro

Ha studiato Biologia all’Università di Pavia. Dopo le esperienze all’Informatore, Corriere di Pavia e SuperGol, ha seguito da inviato per la Gazzetta dello Sport 12 Olimpiadi, 27 Mondiali e 7 Europei di atletica, 5 Paralimpiadi. E’ specializzato anche di sci e doping.

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