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Calcio

Italia-Germania è già nel 2022, fra partite epiche, sfottò e record: cinque sfide mondiali, zero sconfitte 

Da Sport Senators 01/07/2018

Entriamo nei numeri della rivalità coi tedeschi nella gara iridata e scopriamo tutti i segreti più pepati e interessanti 

Finalmente una Corea anche per la Germania! La soddisfazione degli italiani per l’eliminazione dei tedeschi dal Mondiale di calcio è però poca cosa rispetto a una realtà ben più gratificante per tifosi e squadra tricolori. E nemmeno si sta parlando delle inevitabili pernacchie a chi s’era messo a sfottere gli azzurri eliminati dalla Svezia e chi aveva ricordato loro precedenti poco fortunati, anche se fa sempre bene menzionarli: l’ex nazionale Schweinsteiger che alla rete televisiva canadese Tsn dice che l’Italia “è con l’Olanda la favorita per il Mondiale”, beccandosi il tweet di Materazzi: “Swanzi, siamo favoriti come te a Dortmund nel 2006!!! Ti ricordi quando hai mangiato la pizza?”; il c.t. tedesco Loew che, a proposito delle precoci eliminazioni delle squadra campioni in carica, spara: “Non vogliamo fare la fine di Italia e Spagna”. Della serie “le ultime parole famose”.
    No, qui si parla di qualcosa di più consistente, vale a dire la maledizione che grava sulla Germania quando incontra l’Italia ai Mondiali, sintetizzata dal titolo del quotidiano tedesco Bild il giorno dopo lo sgambetto degli svedesi agli azzurri: “Meglio per noi”. Il sospiro di sollievo tedesco, anche se poi frantumato da Messico e Sud Corea in Russia, era assolutamente giustificato, persino oltre l’immaginazione. E’ interessante e soprattutto divertente andare a scoprire quanto l’Italia sia realmente la bestia nera dei tedeschi, anzi, sia l’unica vera nazione spauracchio per loro.
    La Germania (considerando la squadra Ovest dal 1954 al 1990 e quella unita nel 1934 e 1938 e dal 1994 in poi) ha partecipato a 19 delle 21 edizioni dei Mondiali, assente solo nel 1930 e nel 1950. Ha giocato 108 partite contro 46 nazioni. Le ha battute tutte tranne nove: Italia, Danimarca, Croazia, Serbia, Germania Est, Nord Irlanda, Irlanda, Tunisia e Colombia. C’è però un particolare che fa diminuire drasticamente la portata di questa imbattibilità per 8 di queste 9 squadre: hanno giocato solo una volta contro la Germania ai Mondiali, 4 hanno vinto e 4 hanno pareggiato, non sufficiente quindi per classificarle come “maledette” per i tedeschi. Le vittorie: Danimarca (2-0 nel 1986), Croazia (3-0 nel 1988), Serbia (1-0 nel 2010) e Germania Est (1-0 nel 1974) ma quest’ultima fortemente sospetta, ultima gara del girone con necessità dei tedeschi dell’Est di vincere per superare il turno e atteggiamento “allegro” di quelli dell’Ovest. I pareggi: Nord Irlanda (2-2 nel 1958), Tunisia (0-0 nel 1978), Colombia (1-1 nel 1990) e Irlanda (1-1 nel 2002). Insomma, la Germania contro queste otto nazioni non ha avuto la possibilità di rifarsi, come è capitato in tante altre occasioni, vedi il caso del Brasile, due soli confronti: lo 0-2 della finale mondiale del 2002 riscattato dal 7-1 della semifinale 2014.
E qui arriva la singolarità dell’Italia, che ha affrontato 5 volte la Germania nei Mondiali, senza perderci mai. Solo l’Argentina (7 volte) e la Jugoslavia (6) hanno più confronti con i tedeschi; a 5, come gli azzurri, ci sono Svezia e Inghilterra; a 4 Austria, Francia, Uruguay, Spagna e Messico. E in tutti questi casi la Germania non solo ha vinto almeno una volta, ma è nettamente avanti nel bilancio: con l’Argentina 5 vittorie, un pari e una sconfitta; con la Jugoslavia 4-1-1; con la Svezia 3-0-2; con l’Inghilterra 3-1-1; con l’Austria 3-0-1; con la Francia 3-0-1; con l’Uruguay 3-1-0; con la Spagna 2-1-1; col Messico 3-0-1.
L’Italia ha vinto 3 volte con la Germania e pareggiato 2. E l’imbattibilità ha resistito anche quando la Germania era nettamente favorita e l’Italia si trovava in momenti difficili della sua storia, come nel 1962, quando i tedeschi arrivano ai quarti di finale, battuti dall’allora fortissima Jugoslavia. Nel girone, la Germania si impone senza problemi, vittorie con Svizzera e Cile, ma è bloccata dall’Italia sullo 0-0. Ed è l’Italia fra le più deboli che abbiano mai partecipato a un Mondiale, con le polemiche sui due c.t. Mazza e Ferrari, che escludono Sivori, Rivera e Maldini dalla formazione che perde col Cile, e vengono accusati di aver chiesto consigli per la formazione a due giornalisti, Gianni Brera e Rizieri Grandi. L’altro 0-0 è del 1978, questo però più logico perché Italia e Germania hanno entrambe ottime formazioni, tant’è che quattro anni dopo arriveranno in finale.
   Quando si passa alle vittorie azzurre si entra nella leggenda, sia perché si parte dal 4-3 dello stadio Azteca nel 1970, semifinale mondiale, sia perché le successive due coincidono con gli ultimi due trionfi mondiali dell’Italia. In ogni caso, anche se quelle tre formazioni azzurre erano piene di campioni, in tutte e tre quelle partite, due semifinali (1970 e 2006) e una finale (1982) i favoriti erano i tedeschi. E in tutte e tre le occasioni, oltre al valore tecnico, la Germania contava su una evidente superiorità fisica, o almeno questa era la convinzione generale, quello che è sempre stato definito come il confronto impari fra “panzer” e “macaroni”. Alla resa dei conti, si verifica il contrario, a cominciare dalla considerazione che, due volte su tre, l’Italia distrugge la Germania nei tempi supplementari, cioè proprio quando la forza fisica dei panzer tedeschi dovrebbe risultare decisiva contro quelle “pappemolli” degli italiani.
    Nel 1970 gli azzurri danno una dimostrazione di forza non solo fisica, ma anche mentale quando devono risollevarsi dal pareggio di Schnellinger all’ultimo secondo dei tempi regolamentari, dal sorpasso di Muller all’inizio del primo supplementare e dal 3-3 dello stesso Muller quando sono di nuovo convinti di avere in pugno il successo. Da notare che quando si riprende il gioco sul 3-3 i tedeschi non riescono nemmeno a toccare il pallone, gli azzurri battono il calcio di riavvio dal centro del campo e non fanno più vedere la palla ai cosiddetti panzer fino al tocco decisivo di Rivera su cross di Boninsegna.
    Nel 1982, la Germania appare comunque favorita nella finale, anche se ci è arrivata con un Rummenigge a mezzo servizio, infortunato, e soprattutto dopo un clamoroso furto alla Francia in semifinale. Vale la pena ricordare che in quella partita l’episodio decisivo è il mancato rigore per i francesi, e contemporanea espulsione di Schumacher, per l’intervento killer del portiere tedesco su Battiston. Su lancio di Platini, la palla arriva a Battiston che entra in area e sta per tirare a botta sicura, ma è stroncato da Schumacher che si disinteressa completamente del pallone e salta su lui colpendolo con le gambe al torace e con l’anca al volto. Battiston, un attimo prima dell’impatto, riesce a calciare debolmente il pallone che finisce fuori, poi va a terra e sviene, una vertebra fratturata, due denti saltati, due giorni in coma. Sarebbe rigore (l’intervento di Schumacher avviene con la palla ancora in campo, quindi in gioco effettivo) con espulsione di Schumacher, ma l’arbitro, l’olandese Cover, assegna la rimessa dal fondo. La Germania vince 5-4 ai rigori dopo il 3-3 nei supplementari. In finale, dominio dell’Italia, tedeschi impotenti. Sia pure con esiti meno drammatici, i tedeschi si ritroveranno avvantaggiati da un altro arbitro, l’italiano Rizzoli, in un episodio simile, nella finale 2014 contro l’Argentina, quando il portiere Neuer frana su Higuain, sullo 0-0, e si vede addirittura assegnare il fallo a favore: è rigore, che a quel punto risulterebbe decisivo, ma Rizzoli fa un gran bel regalo alla Germania, che finirà per vincere il Mondiale. Poi Rizzoli dirà che Neuer aveva toccato prima il pallone e poi Higuain ma, a parte il fatto che in questo modo non spiega perché ha visto un fallo di Higuain, basta rivedere le immagini per accorgersi che questa ricostruzione è clamorosamente falsa. Tornando al 1982, l’ingiustizia ai danni dei francesi comunque assicura all’Italia la Coppa, perché magari l’avrebbe vinta anche contro la Francia, come accadrà nel 2006, ma contro la Germania c’è la sicurezza assoluta.
    E arriviamo al 2006, infine, i tedeschi sono sicuri della vittoria, giocano a Dortmund e fanno notare che su quel campo la Germania non ha mai perso. L’atteggiamento da gradassi viene amplificato dai mezzi di informazione tedeschi, con i soliti riferimenti agli italiani macaroni, tanto da provocare l’adeguata risposta di Rino Gattuso, che dichiara: “Giochiamo in un paese con tantissimi meridionali, gente che vive qui da 30 anni come alcuni fratelli di mia madre. So che per loro sarebbe una gioia pazzesca se l’Italia battesse la Germania. Noi dobbiamo fare questo per noi e per il nostro popolo”. E’ il segnale di battaglia, ma anche la certezza che l’Italia non potrà mai perdere questa partita. E la cosa più bella è il modo in cui la vince, dominando nei tempi supplementari, quando i tedeschi giocano con la lingua fuori per la stanchezza e gli azzurri si schierano, in quegli ulteriori 30’ minuti, addirittura con 4 attaccanti, tanto che Cannavaro si rivolge al c.t. Lippi e gli chiede “Mister, ma chi difende adesso?” e Lippi che risponde: “Che t’importa, pensa a giocare”.
  E adesso non resta che aspettare il 2022 per fare ancora paura alla Germania, a patto di qualificarci ovviamente.
GENNARO BOZZA
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LE PARTITE DELLA GERMANIA AI MONDIALI
1930 – Non partecipa
1934 – Belgio 5-2; Svezia 2-1; Cecoslovacchia 1-3; Austria 3-2
1938 – Svizzera 2-4
1950 – Esclusa dal Mondiale insieme al Giappone, nazioni responsabili della seconda Guerra mondiale
1954 – Turchia 4-1; Ungheria 3-8; Turchia 7-2; Jugoslavia 2-0; Austria 6-1; Ungheria 3-2
1958 – Argentina 3-1; Cecoslovacchia 2-2; Nord Irlanda 2-2; Jugoslavia 1-0; Svezia 1-3; Francia 3-6
1962 – Italia 0-0; Svizzera 2-1; Cile 2-0; Jugoslavia 0-1
1966 – Svizzera 5-0; Argentina 0-0; Spagna 2-1; Uruguay 4-0; Urss 2-1; Inghilterra 2-4
1970 – Marocco 2-1; Bulgaria 5-2; Perù 3-1; Inghilterra 3-2; Italia 3-4; Uruguay 1-0
1974 – Cile 1-0; Australia 3-0; Germania Est 0-1; Jugoslavia 2-0; Svezia 4-2; Polonia 1-0; Olanda 2-1
1978 – Polonia 0-0; Messico 6-0; Tunisia 0-0; Italia 0-0; Olanda 2-2; Austria 2-3
1982 – Algeria 1-2; Cile 4-1; Austria 1-0; Inghilterra 0-0; Spagna 2-1; Francia 5-4 rigori (3-3); Italia 1-3
1986 – Uruguay 1-1; Scozia 2-1; Danimarca 0-2; Marocco 1-0; Messico 4-1 rigori (0-0); Francia 2-0; Argentina 2-3
1990 – Jugoslavia 4-1; Emirati Arabi 5-1; Colombia 1-1; Olanda 2-1; Cecoslovacchia 1-0; Inghilterra 4-3 rigori (1-1); Argentina 1-0
1994 – Bolivia 1-0; Spagna 1-1; Sud Corea 3-2; Belgio 3-2; Bulgaria 1-2
1998 – Usa 2-0; Jugoslavia 2-2; Iran 2-0; Messico 2-1; Croazia 0-3
2002 – Arabia Saudita 8-0; Irlanda 1-1; Camerun 2-0; Paraguay 1-0; Usa 1-0; Sud Corea 1-0; Brasile 0-2
2006 – Costa Rica 4-2; Polonia 1-0; Ecuador 3-0; Svezia 2-0; Argentina 4-2 rigori (1-1); Italia 0-2; Portogallo 3-1
2010 – Australia 4-0; Serbia 0-1; Ghana 1-0; Inghilterra 4-1; Argentina 4-0; Spagna 0-1; Uruguay 3-2
2014 – Portogallo 4-0; Ghana 2-2; Usa 1-0; Algeria 2-1; Francia 1-0; Brasile 7-1; Argentina 1-0
2018 – Messico 0-1; Svezia 2-1; Sud Corea 0-2
Tags: italia- germania, storie di calcio e rivalità

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Nota sull’autore: Sport Senators

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