Roland Garros, Goffin piedi e cervello fini |
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Roland Garros, Goffin piedi e cervello fini |
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Tennis

Roland Garros, Goffin piedi e cervello fini

Da Vincenzo Martucci 03/06/2018

Punta sul rosso di Parigi per il 1° lampo Slam  

Il guaio vero è che ci ha appena giocato contro, e l’ha anche fatto soffrire. Di più, a Roma, 18 giorni fa, Marco Cecchinato ha rimontato David Goffin dall’impensabile 1-5 iniziale. Sempre sulla terra rossa, sempre da sorpresa, sempre da numero 73 del mondo che mette alle corde il 10. Epperciò il belga, che sembra più piccolo del suo metro e 80 forse per via degli appena 68 chili di peso, ma ha un cervello tennistico finissimo e molta più esperienza dell’italiano nei grandi tornei e sui cinque set, ha preso ormai le misure al 25enne siciliano. E gliel’ha prese proprio bene, perché, al via del secondo turno di Roma, gli aveva già rubato il tempo col rovescio anticipato, disinnescandogli il servizio e poi comunque, pur cedendo sei games di fila, ha trovato la chiave per riprendersi il match con l’eloquente punteggio di 57 62 62 e portarsi 2-0 nei testa a testa, dopo il 64 60 di Casablanca 2014.

Il guaio vero, per Cecchinato è che Goffin ha caratura superiore, a cominciare dal servizio, del capostipite dei piè veloci belgi dal cervello fino, con rovescio e risposte al servizio che bruciano. Cioè di quell’Olivier Rochus, lui sì davvero Pollicino con gli appena 165 centimetri d’altezza che è arrivato al numero 24 del mondo, vincendo due titoli di singolare e firmando nel 2004 il Roland Garros di doppio insieme al fenomeno incompiuto, Xavier Malisse. Il guaio è che Goffin ha il dente avvelenato proprio con il Roland Garros perché la terra rossa è la superficie preferita e Parigi è il Major dove è convinto di avere maggiori possibilità. Tanto che, finora, solo in Francia, nel 2016, e in Australia, l’anno scorso, ha toccato i quarti negli Slam. Del resto, proprio al Roland Garros, alla prima apparizione in un super-tabellone, da lucky loser, arrivò nel 2012 fino al quarto turno, arrendendosi solo a Roger Federer. Che poi è il suo primo sponsor. E, nel 2016 a Parigi si è fermato solo contro Dominic Thiem, per poi vendicarsi al Masters di novembre eliminando anche, clamorosamente, sia Nadal che Federer, qualificandosi poi alla finale. Dove ha perso contro Dimitrov, dimostrando comunque una duttilità tecno-tattica ed una personalità da primattore.Perché allora, a 27 anni, Goffin non ha ancora ottenuto un grandissimo risultato? Perché solo il 21 maggio ha toccato la miglior classifica, da numero 9 del mondo? Che cosa gli manca? Sicuramente David ha limiti fisici, difetta di potenza e di resistenza, ma è anche stato un po’ sfortunato. L’anno scorso, infatti, proprio sull’amata terra rossa, ha incrociato Nadal nelle semifinali di Montecarlo e nei quarti di Madrid, quindi, dopo due buoni successi con Verdasco e Bellucci a Roma, è arrivato fresco e riposato al Roland Garros, ma è inciampato nei teloni per la pioggia mal ripiegato a fondocampo e s’è storto malamente la caviglia. Così, ha saltato tutta la stagione sull’erba, solo a fine agosto è tornato a fare un altro buon risultato, infrangendosi al quarto turno contro la potenza di Rublev. Per poi vincere Shenzhen e Tokyo, brillare al Masters e perdere la finale di coppa Davis, pur aggiudicandosi tutt’e due i singolari in Francia.

“Fortunello” Goffin s’è rifatto male anche quest’anno, ancora in modo improvvido. A febbraio, nella semifinale di Rotterdam contro Dimitrov, ingannato dal net, s’è colpito da solo l’occhio con la pallina: costretto al ritiro in Olanda, costretto a saltare Indian Wells, costretto a giocare con un occhio solo e quindi a perdere subito a Miami, con un assurdo 60 61 contro Joao Sousa, s’è ritrovato solo sulla terra rossa, pur incrociando ancora clienti troppo ostici, come Dimitrov, Nadal e Zverev. Insomma, sta aspettando proprio il Roland Garros: il torneo al quale chiede una mano dal destino per fare il primo passo avanti decisivo nella storia. Sarà questa pressione l’alleata migliore per Cecchinato che non ha niente da perdere?
Anche il fattore psico-fisico gioca per l’italiano: ha avuto un giorno in più di riposo rispetto al belga e non ha dovuto lottare quasi quattro ore e salvare quattro match point, sprecando tante energie nervose per domare il beniamino di casa Monfils e il feroce pubblico di Parigi.

Vincenzo Martucci
(Tratto da federtennis.it)
Tags: goffin, roland garros, tennis

Condivisione...

Articolo precedente
Calcio, Beccantini: “non ricordo una Nazionale così debole ed un periodo così povero di stelle”
Articolo successivo
L’italiano che non t’aspetti ai quarti di Parigi? Non è una favola, è “la generazione Cecchinato”!

Nota sull’autore: Vincenzo Martucci

Napoletano, 34 anni alla Gazzetta dello Sport, inviato in 8 Olimpiadi, dall’85, ha seguito 86 Slam e 23 finali Davis di tennis, più 2 Ryder Cup, 2 Masters, 2 British Open e 10 open d’Italia di golf. Già telecronista per la tv svizzera Rsi; Premio Bookman Excellence.

Post correlati

  • Ecco Parigi: terra promessa di Mladenovic, se regge al pubblico e di Rafa, se tiene di fisico. E Wawrinka…
  • Ecuador-Filippine-Canada: che mix questa stella Leylah!
  • Isner e la forza di una madre
  • Rublev in bianco e nero: Safin, Metallica, Tyson e …Curry !
  • “Grazie, Rafa e Sharapova”. Il segreto di Paula Badosa, dopo la depressione
  • Bravo, esempio Cilic

Ultimi articoli

  • Lo Us Open da quest’anno torna in chiaro in tv su Supertennis
  • Il braccio sinistro della legge
  • Tutto è possibile, ma solo per chi crede in se stesso e negli altri…
  • L’Union(e) fa la forza, alla scoperta dell’Union Berlin e dell’Union St. Gilloise (II parte)
  • Indian Wells, Sinner vola agli ottavi e sfida Wawrinka. Nel frattempo Alcaraz fa 100!
  • Costretta a battere il Galles, l’Italrugby cede alla pressione

Sport Senators

Le grandi firme di 45 Olimpiadi, 8 mondiali di calcio, 86 tornei del Grande Slam, 13 Tour de France, 43 giri d’Italia, 20 GP di Formula 1, 31 Mondiali di Atletica leggera, 100 campionati Mondiali ed Europei di nuoto, ginnastica, scherma, judo, e tanti altri sport.

Accounts Social

  • Facebook
  • Twitter

Newsletter

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
Iscriviti!

Cerca

Sport Senators © 2018 - All Rights Reserved | Testata registrata al Tribunale di Milano. Registrazione n.168 del 30.05.2018. Direttore responsabile Vincenzo Martucci

  • Home
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
  • Accadde Oggi
  • Galleria
  • Sport per Tutti
  • TennisVintage
  • Privacy policy

Continuando la navigazione, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi