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Sport di contatto

Via al Mondiale di rugby femminile: da domani, forza Italia!

Da Ruggero Canevazzi 07/10/2022

Una nazionale azzurra competitiva, un’iniziativa made in Italy per promuovere e valorizzare il lato formativo del rugby, l’esperienze dirette delle giocatrici durante l'evento. Davvero la Coppa del Mondo donne è da snobbare?

SE VUOI ANDARE VELOCE VAI DA SOLO
SE VUOI ANDARE LONTANO, VAI INSIEME.
Proverbio africano

LA LIBERTA’ NON TI VIENE SOLO DONATA, SI “ALLENA DENTRO DI TE”: LA PARTE ISPIRAZIONALE DEL MONDIALE DI RUGBY”
Women’s rugby land of freedom

Scatta domani, con tre partite una in fila all’altra nel tempio neozelandese di Eden Park ad Auckland, la Coppa del Mondo femminile di rugby. Inaugureranno l’evento le nazionali di Francia e Sudafrica, poi toccherà a Inghilterra-Fiji e infine a Nuova Zelanda-Australia. Le azzurre debutteranno la notte tra sabato 8 e domenica 9 all’Okara Park di Whangarel contro gli Stati Uniti, quando da noi saranno l’1:45 di notte, in diretta su Rai2, Sky Sport Uno e Sky Sport Arena. La finale è in programma il 12 novembre ad Auckland. La RAI e SKY Sport trasmetteranno l’evento, in particolare tutte le partite delle Azzurre e tutte le sfide a eliminazione diretta (dai quarti in avanti).

Se avete qualche dubbio su come si possa trovare femminilità nei meccanismi di uno degli sport più virili per eccellenza, non perdete in alcun modo di vista una iniziativa stupenda, una nazionale di grande livello e qualche prossima intervista alle protagoniste: tre fattori che vi faranno abbandonare qualunque forma di pregiudizio maschilista della palla ovale.

L’iniziativa stupenda è il progetto che vi abbiamo già raccontato ai primi di maggio, chiamato “Women’s rugby land of freedom: chi semina sport raccoglie futuro”, un’iniziativa internazionale nata dai quattro obiettivi dell’agenda 2030 dell’ONU (salute e benessere, istruzione di qualità, parità di genere e pace), a partire da un’idea dell’ex azzurra Erika Morri, che vuole sottolineare quanto l’attitudine mentale, i valori e le capacità relazionali dello sport impattino positivamente sulla vita quotidiana. È rivolto in particolare ai bambini e alla loro crescita attraverso i valori del rugby, senza trascurare le fasce d’età più mature. L’asterisco nella parola Wo*men del titolo serve per rivolgersi anche agli uomini. Il progetto consiste in una serie d’interviste alle azzurre e a 32 ragazze provenienti da tutti i continenti, dall’Uganda alla Siria, dalla Norvegia al Brasile, chiedendo come il rugby abbia contribuito a renderle libere di essere loro stesse, dentro e fuori dal campo.

La nazionale di grande livello è l’Italia del ct Andrea Di Giandomenico che nel 2019 ha raggiunto il secondo posto nel Sei Nazioni, dietro alla sola Inghilterra, con 3 vittorie, 1 pareggio e una sconfitta. Obiettivo del nostro XV è migliorare il miglior piazzamento sin qui alla Coppa del Mondo, ossia il nono posto a Irlanda 2017. Cosa può esserci di meglio della bravura e della capacità di regalare soddisfazioni sul campo per superare le ritrosie mentali verso il rugby in gonnella?

Al Mondiale partecipano 12 squadre divise in 3 gruppi da 4. L’Italia è nel gruppo B con Canada, Stati Uniti e Giappone. Le prime due di ogni girone e le due migliori terze accedono alla fase ad eliminazione diretta, dai quarti di finale in poi.

Forza Azzurre!!!

Tags: italia, Women Rugby World Cup

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Nota sull’autore: Ruggero Canevazzi

Giornalista pubblicista e ingegnere. Grande appassionato e conoscitore di tennis, calcio e rugby, ha praticato hockey su prato a livello agonistico e poi ha seguito il Sei Nazioni per Sportsenators con Italia-Francia 2019, dopo molte altre partite della Nazionale di rugby sempre nel Sei Nazioni e Irlanda-Italia alla World Cup 2015. Per il tennis ha seguito due US Open (2015 e 2016), due Roland Garros (2017 e 2018), due ATP di Montecarlo (2014 e 2016), due turni di Fed Cup (Italia-Slovacchia a Forlì 2017 e Italia-Belgio a Genova 2018), l'ATP di Halle 2019 e le ATP Finals di Londra 2019. Autore di circa 300 articoli.

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