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Sport

Per non dimenticare… le 40 medaglie di Tokyo 2020!

Da Maurizio Mondoni 09/08/2021

Un miglioramento globale di tutte le capacità motorie (coordinative, di mobilità articolare e strutturazione delle capacità condizionali) e un ampio apprendimento di un’elevata quantità di movimenti ("bagaglio motorio") sono la chiave della duttilità e della completezza.

L’AVVIAMENTO MOTORIO E SPORTIVO

 

Nell’avviare i bambini in età evolutiva alla pratica di una qualsiasi attività motoria e sportiva (giocosport), è indispensabile che i programmi di allenamento rispettino:

 

– i loro tempi e ritmi di apprendimento;

– le leggi dell’accrescimento e le loro caratteristiche morfologiche e funzionali.

 

Questi programmi di allenamento devono essere dedicati:

 

– all’educazione e allo sviluppo di tutti gli schemi motori di base e posturali;

– al miglioramento di tutte le capacità motorie dei soggetti, concedendo spazio anche all’apprendimento (sotto forma di gioco) delle tecniche sportive.

 

GLI ISTRUTTORI

 

In questo contesto, gli Istruttori devono cercare di migliorare in particolare le capacità coordinative (coordinazione, equilibrio, orientamento del corpo nello spazio e nel tempo, differenziazione), la mobilità articolare, mentre le capacità condizionali (forza, rapidità e resistenza) devono essere strutturate e possono essere educate e sviluppate a sviluppo puberale avvenuto.

 

IL PROGRAMMA DI ALLENAMENTO

 

Nel programma di allenamento il requisito fondamentale in quest’età è la “multilateralità”, il cui scopo principale è quello di ottenere:

 

– un miglioramento globale di tutte le capacità motorie;

– un ampio apprendimento di un’elevata quantità di movimenti (bagaglio motorio).

 

Tutto ciò per consentire al bambino una maggiore duttilità e la possibilità nel tempo, di ottenere margini di miglioramento più grandi.

 

I GIOCHISPORT INDIVIDUALI E DI SQUADRA

 

Qualsiasi giocosport pratichino (individuale o di squadra), i bambini non devono svolgere un allenamento “unilaterale”, inteso a incrementare una sola capacità motoria che interessa solo lo sport praticato, ma contemporaneamente devono essere messi in condizione di allenare più capacità motorie.

In questo caso un programma “unilaterale e standardizzato” ha come obiettivo quello di allenare e sviluppare prevalentemente la capacità motoria principale della disciplina sportiva praticata e di conseguenza l’Istruttore adotta programmi di allenamento che utilizzano pochi e ripetitivi gesti, col rischio quasi inevitabile, di rallentare e di bloccare i processi di apprendimento motorio e sportivo del bambino.

 

L’ALLENAMENTO MULTILATERALE E MULTIDISCIPLINARE

 

Al contrario, un allenamento “multilaterale e multidisciplinare” favorisce lo sviluppo parallelo e contemporaneo delle capacità motorie allenabili nel bambino, in quanto utilizza esercitazioni differenti, alternate e polivalenti, pertanto la multilateralità del processo di allenamento deve essere “il principio informatore” dell’allenamento in età giovanile.

I carichi di allenamento devono essere distribuiti in modo equo tra le numerose capacità motorie che devono essere educate (prima) e allenate (poi), valorizzando sempre più, nel tempo, quelle specifiche per la disciplina praticata.

 

CONCLUSIONI

 

La risposta adattativa a questi stimoli, consentirà un miglioramento dell’efficienza fisica globale e di conseguenza una più idonea capacità a compiere lavori muscolari generali e specifici. In un corretto programma di allenamento multilaterale e multidisciplinare, il bambino, qualsiasi sia il giocosport prescelto, passa attraverso una lunga fase di allenamento generale e solo in seguito dovrà essere avviato all’apprendimento dei gesti sportivi specifici della disciplina prescelta.

A quest’età i metodi di allenamento devono essere interessanti, stimolanti e piacevoli, solo così potranno produrre risultati utili al proseguimento dell’attività sportiva.

Durante la prima fase di crescita e di maturazione, la diversificazione e il “transfert motorio” sono molto importanti e possono stimolare adattamenti fisiologici e cognitivi generali, che determinano la BASE per lo sviluppo delle capacità motorie e cognitive in funzione delle future competenze specifiche e se ……. i bambini hanno “giocato a tutto” in futuro potranno scegliere lo sport che preferiscono!

 

Tags: #Tokyo, olimpiadi

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Nota sull’autore: Maurizio Mondoni

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