Vialli, il goal più importante nella partita della vita… |
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Vialli, il goal più importante nella partita della vita… |
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Calcio

Vialli, il goal più importante nella partita della vita…

Da Ruggero Canevazzi 13/04/2020

Dopo 17 mesi di chemioterapia, l’ex bomber di Samp, Juve e Chelsea non ha più segni evidenti del tumore al pancreas. I precedenti di Martina Navratilova e Lance Armstrong

Un gran gol, come quelli che segnava in acrobazia con la Samp e la Juve, quello di Gianluca Vialli nella partita più importante della sua vita. Quella contro il cancro al pancreas, di cui aveva dichiarato di essere affetto nell’autunno 2018. Forse più di un gol, perché nell’intervista a Maurizio Crosetti su “Repubblica” di ieri, l’ex allenatore-giocatore del Chelsea spiega che “gli ultimi esami non hanno evidenziato segni della malattia”. Ma la partita è ancora lunga, visto il nemico che sta combattendo: “Sono felice, ma lo dico sottovoce”. L’ultimo confortante esame arriva alla fine del secondo ciclo di chemioterapia, durato 9 mesi. Il primo ne aveva richiesti 8. Quasi un anno e mezzo di cure sfibranti per il corpo e la mente (“Normalità significa vedersi di nuovo bene allo specchio e osservare i peli che ricrescono. Non devo più disegnarmi le sopracciglia a matita. Può sembrare strano, ma in questo momento mi sento più fortunato rispetto a tanti altri”). Un’esperienza che lo ha portato, a maggior ragione in questo periodo in cui il mondo lotta col coronavirus, a mettere al primo posto la salute e la sicurezza, scagliandosi contro tagli alla sanità e inquinamento: “Vorrei che la famosa frase ‘Quello che conta è la salute’ diventasse davvero centrale. Vorrei che non accettassimo più nessun taglio alla sanità pubblica, che non crollassero più i ponti e che la sicurezza delle persone diventasse prioritaria. Vorrei che ci ribellassimo a queste città piene di smog che uccide“.

Vialli, oggi capo delegazione della nazionale italiana, guidata in panchina da Roberto Mancini, il suo “gemello” nella grande Sampdoria, può contare anche sull’esempio di sportivi celebri che hanno vinto la battaglia contro un cancro. Tra questi Martina Navratilova, vincitrice di 18 prove del Grande Slam (9 Wimbledon, 4 US Open, 3 Australian Open e 2 Roland Garros) e Lance Armstrong, sette volte campione del Tour de France tra il ’99 e il 2005, poi trovato positivo al doping e quindi clamorosamente privato dei suoi successi nell’albo d’oro della più importante corsa a tappe. Alla Navratilova fu diagnosticato un cancro maligno al seno sinistro nel Febbraio 2010, quando aveva 53 anni. Lo definì “il mio 11 Settembre”. Dopo sei mesi di radioterapia vinse la sua battaglia e si impegnò socialmente nella campagna d’incentivazione alla mammografia al seno.
Armstrong fu invece colpito in modo molto più pesante ed invasivo da cancro ai testicoli nell’ottobre ’96, nel pieno della carriera sportiva. A prescindere dall’utilizzo di sostanze dopanti, il decorso della malattia e le conseguenti chemioterapie ne stravolsero la struttura fisica, prima più possente e tipica da ciclista da corse in linea (vinse i Mondiali di Oslo nel ’93 e la Freccia Vallone del ’96), poi più leggera e da corse a tappe. Se in termini sportivi il doping ha cancellato gran parte dei suoi successi e l’intera reputazione, in termini sociali rimangono l’esempio e l’impegno attivo nella lotta al cancro, attraverso la sua fondazione “Lance Armstrong Foundation” (il cui simbolo fu il noto braccialetto di gomma “Livestrong”). Anche se molti dubbi restano sullo schermo all’antidoping che sarebbe stato garantito proprio dai farmaci che assumeva contro la sua terribile malattia.

 

Tags: gianluca vialli, martina navratilova

Condivisione...

Articolo precedente
Quello storico scudetto del Cagliari, da Lo Bello a… Lo Bello
Articolo successivo
Atleti e Coronavirus – Alessandra Marzari, Giovanna d’Arco della pallavolo, rilancia un campionato senza Federazione?

Nota sull’autore: Ruggero Canevazzi

Giornalista pubblicista e ingegnere. Grande appassionato e conoscitore di tennis, calcio e rugby, ha praticato hockey su prato a livello agonistico e poi ha seguito il Sei Nazioni per Sportsenators con Italia-Francia 2019, dopo molte altre partite della Nazionale di rugby sempre nel Sei Nazioni e Irlanda-Italia alla World Cup 2015. Per il tennis ha seguito due US Open (2015 e 2016), due Roland Garros (2017 e 2018), due ATP di Montecarlo (2014 e 2016), due turni di Fed Cup (Italia-Slovacchia a Forlì 2017 e Italia-Belgio a Genova 2018), l'ATP di Halle 2019 e le ATP Finals di Londra 2019. Autore di circa 300 articoli.

Post correlati

  • Buffon-Ronaldo, la partita nella partita con in palio il Pallone d’oro
  • Juve-Napoli dalla A alla Zeta, da Altafini a Zoff: un amore a metà…
  • Il presidentissimo Malagò si è annesso il calcio, che colpo di genio!
  • Questa Juve è la squadra più forte di sempre o quella col miglior organico? La risposta è in… Europa!
  • L’Italia perde meno, ai rigori. Mancini, Conte e Ancelotti. Jorginho e Mandorlini. Chiesa sbaglia una sola stagione
  • Bielsa, Immobile, Simoncino, Milinkovic Savic, Tare, Lotito: Lazio, le vie del calcio sono infinite…. 

Ultimi articoli

  • 100 ‘Regole’ per Allenare il Basket (066): Contropiede – Non rinunciare al buon tiro
  • L’Italy Major porta a Roma le stelle del Premier Padel. Appuntamento al Foro Italico
  • Che sofferenza Rafa così battuto per i seguaci del suo “Vamos”!
  • Al milanista Sinner il derby nel derby. Fognini: “Sono arrabbiato ma il livello c’è”
  • La serie B, i verdetti. Il Perugia beffa il Monza, va ai playoff. In serie A la Cremonese di Ariedo Braida, molto più bravo di Adriano Galliani
  • Roma fino alla fine

Sport Senators

Le grandi firme di 45 Olimpiadi, 8 mondiali di calcio, 86 tornei del Grande Slam, 13 Tour de France, 43 giri d’Italia, 20 GP di Formula 1, 31 Mondiali di Atletica leggera, 100 campionati Mondiali ed Europei di nuoto, ginnastica, scherma, judo, e tanti altri sport.

Accounts Social

  • Facebook
  • Twitter

Newsletter

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
Iscriviti!

Cerca

Sport Senators © 2018 - All Rights Reserved | Testata registrata al Tribunale di Milano. Registrazione n.168 del 30.05.2018. Direttore responsabile Vincenzo Martucci

  • Home
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
  • Accadde Oggi
  • Galleria
  • Sport per Tutti
  • TennisVintage
  • Privacy policy

Continuando la navigazione, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi