Accolto dagli applausi dei giornalisti nella sala stampa del Foro Italico, Jannik Sinner arrossisce. Sulle gote del diciassettenne di San Candido si legge l’imbarazzo di un ragazzino che non ha ancora realizzato appieno l’importanza dell’impresa appena compiuta e che molto probabilmente dovrà imparare a convivere con press rooms gremite come quella di ieri. La rimonta sul Centrale del Foro Italico su Steve Johnson (1-6; 6-1; 7-5), il battesimo che ha consacrato l’“Unforgivable Sinner” ad alti livelli, catapultandolo con un balzo di 45 posizioni fra i primi 230 giocatori al mondo.
“Sono sorpreso anche io del risultato odierno”, ha dichiarato l’altoatesino scuola Piatti. “Dall’esterno posso sembrare più distaccato rispetto ad altre persone ma vi assicuro che le emozioni dentro ci sono. Mi rendo conto che non è una cosa normale quella che è successa ma allo stesso tempo il nostro obiettivo non è quello di vincere soltanto qualche match ma di andare più avanti tra qualche anno. Sono arrivato qui con tante partite sulle spalle, non è stato facile. All’inizio non volevo venire a Roma ma penso che a volte le cose succedono anche un po’ per caso”.
Sulla partita con Johnson: “All’inizio non è stato facile. C’era tanta tensione e anche tanta gente che si aspettava qualcosa, poi sono andato in bagno [ride, ndr] mi sono preso un po’ di tempo ed è cambiato il match. Ho cercato di comandare io i punti anche se qualche volta sono andato fuori equilibrio. All’inizio del secondo set ho fatto un po’ di fatica, soprattutto con il servizio, ma il supporto del pubblico mi aiutato molto. Mi sono piaciuto, perché nelle difficoltà sono rimasto in partita e ho cercato il modo di vincere. Non credo di aver giocato un match perfetto. Ci sono da capire ancora tante cose, per oggi sono molto felice”.
Un talento precoce quello di Jannik (campione Challenger a Bergamo e finalista ad Ostrava) ma già maturo sotto tanti punti di vista, a partire dall’estrema lucidità con cui legge le partite e prende decisioni in campo. Armi, queste, fondamentali e a cui dovrà assolutamente attingere per affrontare il prossimo impegnativo esame, che lo vedrà opposto al finalista di Madrid Stefanos Tsitsipas.
“È un giocatore che lo scorso anno è salito molto in classifica, sta facendo moto bene ed è in confidence. Sapevo di poter vincere con Johnson, sono entrato in campo con una mentalità diversa. Il prossimo match non sarà facile ma proverò a fare il mio gioco e a trovare una soluzione”.