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Vettel-Prost, una sfida affascinante: il campione delle qualifiche e quello dei miracoli…

Da Sport Senators 13/06/2018

Il tedesco tocca quota 50 successi e “vede” il francese a 51, col quale è già pari come titoli mondiali, 4. Intanto il Mondiale rilancia la battaglia al vertice col su e giù Ferrari-Mercede-Red Bull e guarda al 24 a Le Castellet, dove le rosse si sono imposte solo due volte…

Sette gare in archivio, un terzo del campionato, e una classifica intrigante, con almeno tre piloti (ma con 14 corse ancora da disputare la sfida potrebbe anche estendersi ad altri tre, cioè a tutti quelli di Ferrari, Mercedes e Red Bull) in lizza per il titolo. Ma Vettel con la sua vittoria in Canada ha comunque rotto l’equilibrio che si era stabilito in precedenza perché Hamilton e Ricciardo sono rimasti a quota due successi mentre il tedesco si è portato a tre, dopo quelli ottenuti in Australia e Bahrain. Così, finalmente, il trentenne pilota di Heppenheim, ha raggiunto il traguardo dei 50 primi posti al quale aspirava da tempo. Sebastian si è inserito al quarto posto nella classifica di tutti i tempi: davanti a lui ora ci sono soltanto Prost a 51, quindi facilmente raggiungibile e superabile, Hamilton a 64 e soprattutto il recordman Schumacher a 91.

    Il tedesco dunque si è avvicinato al «professore» francese con il quale condivide anche il numero di Mondiali vinti. Ne hanno quattro entrambi. Ma Prost, classe 1955, si è ritirato dall’ormai lontano 1993, mentre Vettel ha molto probabilmente ancora una lunga carriera da completare. Non si possono fare paragoni fra questi due piloti, hanno gareggiato in epoche molto diverse, soprattutto con macchine agli antipodi in fatto di tecnologia. Basta guardarle per capire che c’è un abisso. Possiamo comunque prendere un dato interessante di paragone per raccontare almeno una delle differenze tra Seb e Alain. Vettel ha conquistato le sue 50 vittorie in gare nelle quali non è mai scattato più lontano nel terzo posto nello schieramento di partenza. Prost invece si è imposto più volte senza essere nemmeno nelle prime due file della griglia. Il suo record in questo senso è stato segnato con una vittoria in Messico nel 1990 quando, alla guida della Ferrari si aggiudicò il Gran Premio partendo tredicesimo.
   Vediamo il confronto fra i due in base alle loro prestazioni in generale. Gare effettive disputate: Prost 199, Vettel 205. Numero di campionati: Prost 13, Vettel 13. Pole position: Prost 33, Vettel 54. Giri veloci: Prost 41, Vettel 33. Gare in testa: Prost 84, Vettel 93. Partenze in prima fila: Prost 86, Vettel 89. Podi: Prost 106, Vettel 103. Da queste statistiche si possono trarre un paio di considerazioni: Sebastian è molto più bravo in qualificazione, Alain più veloce nei giri in gara. Per il resto si equivalgono.
   Tornando al campionato, l’aspetto più importante è che le prime tre squadre sembrano molto più equilibrate rispetto al passato, lo scorso anno c’erano solo due team e altrettanti piloti, il che suggerisce che la lotta per il titolo potrebbe arrivare fino in fondo. Finora, nessuna squadra ha avuto il sopravvento: la Ferrari ha iniziato con forza, poi è stata bloccata. La Mercedes è sempre stata competitiva, ma a parte la Spagna dove ha dominato con le gomme ridotte di 0,4 millesimi nello spessore del battistrada, ha avuto prestazioni altalenanti. La Red Bull ha trionfato a Monaco, ha attaccato i rivali in Cina e i suoi piloti comunque sono sempre stati in lotta per il podio. È in crescita e potrà essere competitiva anche nelle prossime gare.
Il 24 giugno si tornerà a gareggiare in Francia, riprendendo una corsa che era stata interrotta da 10 anni per problemi finanziari. Si torna nel rinnovato circuito di Le Castellet per disputare la 59.a edizione del Gran Premio. Per la cronaca, dal 1950 la Formula 1 è stata protagonista a Reims (11 volte), Rouen (5), Clermont Ferrand (4), Le Mans (1), Le Castellet (14), Dijon-Prenois (5) e infine Magny Cours (18). Nella pista che si trova fra Tolone e Marsiglia, nelle Alpi Marittime, la Ferrari dal 1971 al 1990, si è imposta soltanto in due anni: nel 1975 con Lauda e nel 1990 per merito di Prost.
    Il tracciato è stato parzialmente ridisegnato. E’ lungo 5800 metri e presenta tre rettilinei: quello della partenza e due dal lato opposto dove il mitico rettifilo del Mistral (prende il nome da quel vento molto forte che soffia da quelle parti) è stato spezzato a metà da una chicane. Poi ci sono undici curve. La più famosa e quella di Signes, uno dei punti di riferimento per la bravura dei piloti. Fu Ayrton Senna il primo a completarla senza mai togliere il piede dall’acceleratore.
   Un circuito con asfalto nuovo, sconosciuto per squadre e piloti, anche se oggi con i simulatori si possono fare innumerevoli prove virtuali e raccogliere dati teorici. La Mercedes potrebbe avere un piccolo vantaggio perché qualche settimana fa aveva partecipato in questo circuito a una serie di test per la Pirelli, destinati a prove di gomme da bagnato. Troppo diverso per capire tutto, ma sempre utile per avere qualche informazione diretta. La squadra tedesca, inoltre, dovrebbe avere a disposizione la nuova power unit alla quale aveva rinunciato a Montreal dopo aver riscontrato problemi di affidabilità al banco. C’è dunque da aspettarsi una reazione di Hamilton soprattutto, visto che Toto Wolff, team principal, e Niki Lauda, Presidente non esecutivo delle «frecce d’argento», hanno strigliato tecnici e piloti.
Per la Red Bull si tratta invece di una controprova delle ottime prestazioni evidenziate anche nella velocità di punta in Canada con il nuovo motore Renault, dopo aver dominato a Montecarlo grazie a telaio e aerodinamica perfetti per le curve.
     La Ferrari dovrebbe essere fiduciosa: se c’è un’area in cui la squadra di Maranello è migliorata negli ultimi due anni, è nella capacità di sviluppare l’auto, che è fondamentale quando si inseguono titoli. Vettel gestiva un nuovo propulsore a Montreal, che sembrava aiutare, e ci sono stati anche continui progressi sul lato aerodinamico, che è eccellente motivo di ottimismo per i tifosi del Cavallino Rampante.
Cristiano Chiavegato
Tags: ferrari, formula 1, prost, vettel. paragone

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Nota sull’autore: Sport Senators

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