Tutti a casa-Brera: il coetaneo di Coppi fa cambiare rotta al Giro! |
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Tutti a casa-Brera: il coetaneo di Coppi fa cambiare rotta al Giro! |
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Ciclismo

Tutti a casa-Brera: il coetaneo di Coppi fa cambiare rotta al Giro!

Da Claudio Gregori 15/01/2019

Il direttore della corsa rosa omaggia il grande giornalista: da Castel San Giovanni invece di continuare in direzione Est-Ovest verso Stradella, il percorso girerà a Nord e passerà per Pieve di Porto Morone…

Il Giro cambia rotta per onorare Gianni Brera nel centenario della nascita. Una modifica straordinaria, ma assolutamente opportuna, farà passare la corsa per San Zenone Po, culla e tomba del più famoso giornalista sportivo italiano. Mauro Vegni, direttore del Giro, ha accolto la richiesta del comitato Brera 100, che organizza i festeggiamenti in memoria del grande papiense. Il 22 maggio l’undicesima tappa Carpi-Novi Ligure, che era di 206 km, si allungherà: scavalcherà, infatti, per due volte il Po, per rendere omaggio a Brera. Da Castel San Giovanni invece di continuare in direzione Est-Ovest verso Stradella, il percorso gira a Nord e va a Pieve di Porto Morone.

Di lì, punta ad Ovest per Zerbo e raggiunge San Zenone Po e Spessa, luoghi breriani. Poi supera di nuovo il Po e a Stradella torna sul percorso originario. Una deviazione di 14 km, che porta la lunghezza della tappa a 220 km. La Carpi-Novi Ligure è carica di significati speciali. Si arriva nella città del Museo dei Campionissimi, Girardengo e Coppi, attraversando le strade su cui quegli assi leggendari hanno spiccato il volo. Lo fa festeggiando due eventi: i cento anni della nascita di Coppi e i cento anni della prima, strepitosa vittoria al Giro di Girardengo (vinse 7 tappe su dieci e nelle prime due entrò primo con la maglia tricolore di campione d’Italia a Trento e Trieste appena redente: la sua maglia garriva come una bandiera). Ora si aggiunge il ricordo di Brera, l’Omero straordinario dell’Iliade della bicicletta. Brera e Coppi sono coetanei.

L’uno è nato l’8 settembre 1919, l’altro il 15: li separa una settimana. Brera, che era “corrispondente speciale da Parigi della Gazzetta dello Sport” divenne cantore della bicicletta respirando la polvere nella scia di Coppi nel Tour del 1949. Fu il trionfo più grande con Coppi primo e Bartali secondo. Fu lì che Brera, tra altri neologismi, inventò ammiraglia, che oggi è nel vocabolario ciclistico. La prima volta scrisse: <Il vascello ammiraglio della squadra italiana bordeggia nel bailamme di macchine>. L’auto del ct Binda, che guidava i due assi, infatti, era la più cercata da suiveur e inviati. Il faro della corsa. E presto <il vascello ammiraglio> diventò <l’ammiraglia>. In quel Tour i pezzi di Brera, esordiente nel ciclismo a 29 anni, furono di qualità altissima. Così alta che a trent’anni si trovò direttore della Gazzetta dello Sport, il più giovane della storia. Nel 1950 seguì il suo primo Giro d’Italia. Lo chiuse con un corsivo memorabile. Mentre tutti gli altri giornalisti italiani – fedeli al <Non passa lo straniero> – chiedevano l’alleanza tra italiani, a favore di Bartali, per impedire la vittoria di Koblet, e si rammaricarono quando il bell’Hugo fu il primo straniero a vincere, scrisse <Nello sport non ci sono stranieri>.

Nello sport deve vincere il migliore. Una lezione che vale anche nella vita. Nel Giro del 1976 Brera battezzò Nuvola Rossa il vecchio Gimondi, impegnato nella sfida con Merckx, e, quando indossò la maglia rosa, convertì il soprannome in Nuvola Rosa. Sono di Brera i due romanzi più belli della storia ciclistica: L’Avocatt in bicicletta, autobiografia di Eberardo Pavesi, e Coppi e il diavolo. Brera era coppiano. Perciò aveva soprannominato Bartali, suo grande rivale, Frate Cipolla, dallo stupendo personaggio della novella del Boccaccio che cerca di vendere le piume dell’Arcangelo Gabriele. Coppi, invece, era Faustìn. Anche Pieve di Porto Morone ha il suo posto nella storia del Giro d’Italia. È di un pievese, Clemente Canepari, l’assolo vincente più lungo: 238 km. Il 18 maggio 1913, nella Campobasso-Ascoli Piceno, 313 km, Mentu ebbe via libera da Pavesi, suo capitano alla Legnano. Scattò sulla salita di Rionero Sannitico.

Scalò solo la rampa di Roccaraso, la tremenda Salita delle Svolte e il Passo delle Capannelle. Dopo 8 ore e mezza di fuga, vinse con 5’04” su Giuseppe Azzini e 32’06” su Contesini, Oriani e Girardengo. Un’impresa oggi impossibile. Il ciclismo è epos. Nell’Iliade del Giro se Coppi è Achille, Girardengo è Ulisse. In una tappa piatta per velocisti, adatta solo ai racconti di battaglie omeriche, quegli eroi immortali ritrovano il cantore più grande.

Tags: #Brera, #Coppi, #giro d’Italia, ciclismo

Condivisione...

Articolo precedente
10 pretendenti al trono di Halep
Articolo successivo
15 gennaio 1967 – Primo Super Bowl nella storia dell’Nfl

Nota sull’autore: Claudio Gregori

Inviato in 12 Olimpiadi, 27 Giri d'Italia e 3 Tour, più svariati campionati del mondo: 5 di calcio, 4 di atletica, 10 di nuoto, 11 di sci, 9 di ciclismo, 2 di scherma, 1 di ginnastica. È stato testimone anche della Caduta del Muro.

Post correlati

  • La parabola stroncata di Pantani: eroe sportivo senza aureola, eroe della solitudine. Raccontiamolo a scuola 
  • Il Giro d’Italia lascia per la prima volta l’Europa e parte da Gerusalemme. Non è una crociata, anzi, la bicicletta porta la bandiera della pace…
  • Van Niekerk e Longo: che abisso c’è fra lo sport di oggi e di ieri… Solo per la tv?
  • Forza tremenda ed inesauribile: ecco Joseph Areruya, e il nuovo ciclismo del Ruanda
  • E’ il Giro d’Italia, ma non è il Giro degli italiani. O almeno non è il Giro dei corridori italiani.
  • Il Giro 2019: un giallo, di squadra, addio uomo contro uomo… La soluzione sul Rolle?

Ultimi articoli

  • Italy Major Premier Padel, si entra nel vivo del programma
  • Il video racconto delle feste per il 19° scudetto del Milan, a Reggio Emilia e a casa Milan
  • Prospettive della figura del Tecnico
  • Milano Revolution
  • L’Eintracht Frankfurt e quella tifoseria terribile. Il bello delle società di secondo piano, ogni tanto vincono
  • Zeppieri e Moroni: la giovane italia stoppa gli slam consecutivi-record di seppi (66) e lopez (79)!

Sport Senators

Le grandi firme di 45 Olimpiadi, 8 mondiali di calcio, 86 tornei del Grande Slam, 13 Tour de France, 43 giri d’Italia, 20 GP di Formula 1, 31 Mondiali di Atletica leggera, 100 campionati Mondiali ed Europei di nuoto, ginnastica, scherma, judo, e tanti altri sport.

Accounts Social

  • Facebook
  • Twitter

Newsletter

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
Iscriviti!

Cerca

Sport Senators © 2018 - All Rights Reserved | Testata registrata al Tribunale di Milano. Registrazione n.168 del 30.05.2018. Direttore responsabile Vincenzo Martucci

  • Home
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
  • Accadde Oggi
  • Galleria
  • Sport per Tutti
  • TennisVintage
  • Privacy policy

Continuando la navigazione, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi