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Atletica

Osservatorio / L’incognita Doha ora è un successo

Da Luciano Barra 15/10/2019

Si può obiettare se i Mondiali tenuti al margine del deserto di Doha siano stati i migliori si sempre? Il dibattito è aperto, ma la partecipazione, l'insieme dei risultati tecnici e il ritorno mediatico propenderebbero per il si.

Sono contento che già il 30 Settembre SportOlimpicoera intervenuto sui Mondiali 2019 con il mio articolo “Non sparate su Doha”. Ripeto, per molti motivi, ero stato contrario alla scelta di Doha ma le critiche dei primi giorni erano pesanti e non giuste. È finito che Doha ora viene classificato tecnicamente come il miglior campionato del mondo di tutti i tempi con basse temperature e bassa umidità, con produzione televisiva di ottima qualità, e la migliore Event Presentation mai vista, con Annunciatori di grande qualità. Cosa vogliamo di più? L’unico aspetto negativo, per uno come me che vive in Toscana, è stata l’assenza di vino e birra.

Migliore di sempre. – È interessante citare alcuni numeri relativi alla classificazione tecnica (5 risultati per ogni gara, come per i Meeting della Diamond League) secondo quanto ha diffuso la stessa IAAF:

1.        Doha WCH 2019                      196.457
2.       Rio Olympics 2016                   195.593
3.       Beijing WCH 2015                    194.547
4.       London WCH 2017                  193.426
5.       London Olympics 2012           192.456
6.       Beijing Olympics 2008           191.749


Così per chi era allo stadio (qualche volta obbligato ad usare un pullover) i Campionati sono stati davvero enjoyable. Evito di citare nomi e gare perché sarebbe un giudizio soggettivo. (Per inciso sono molto orgoglioso di aver vinto alla pari con Sandro Aquari il tradizionale TotoDoha, azzeccando 27 vincitori rispetto ai 23 di Track&Field e raggiungendo 160 punti contro i loro 159 sui medagliati). Son ragazzi questi americani, ma cresceranno! Battuto solo dal giapponese che ha vinto l’analogo concorso di Athletics International di Peter Matthews pronosticando 29 vincitori (davanti ai 28 di un italiano, Enzo Rivis).

 

Televisione. – Sarà interessante ora leggere i TV-Ratings, avendo in mente che la sessione unica non aiuterà certo i numeri, e anche l’orario strampalato. I primi dati forniti dalla Televisione tedesca danno Doha meglio di Berlino 2009! Sicuramente i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 e i Campionati del Mondo di Eugene 2021 non aiuteranno gli ascolti essendo rispettivamente a +7 ore e -9 ore rispetto all’Europa, dove i maggior ascolti sono normalmente registrati.

Il numero totale degli spettatori è stato di 236.000 che per una competizione con una sola sessione non è male. Peccato per l’inizio che poteva essere migliore.

 

Ho fatto riferimento alla Produzione Televisiva di alta qualità anche se può essere migliorata. Ho ricevuto commenti negativi su come sono state coperte le gare dei 400 metri, con troppi “tagli” che rendevano difficile capire di chi si trattava. Tradizionalmente questa gara dovrebbe essere coperta da una sola telecamera. Anche nel salto in alto la prima inquadratura non è stata condivisa da molti.

 

Ho anche chiesto il parere ad esperti come Alex Gilady, Manolo Romero, Yannis Exarcos (CEO di OBS), Tapani Parm (della televisione finlandese YLE, Chief producer di Olympic International Feed) e Peter Diamond (il noto esperto della NBC). Lo stesso dicasi per le presentazioni il cui responsabile sarà anche a Tokyo con i suoi giochi di luce. Molto bene la grafica dell’italiana Delta Tre e gli speaker, nulla a che fare con i nostri “buttafuori”. Fa bene la IAAF ad accentrare nelle proprie mani questi aspetti e a non lasciarli agli organizzatori.

 

Europa e resto del Mondo. – Questi Campionati hanno confermato che il resto del mondo sta progredendo terribilmente rispetto all’Europa. Alcuni anni fa si parlava dei progressi dell’Africa, poi dei Paesi Caraibici, ora è la volta dell’Asia e anche del Sud America. Ecco alcune statistiche che dimostrano l’evoluzione della situazione (esse comprendono anche i risultati degli atleti Indipendenti Russi/ANA).

Quindi in base alle medaglie …


… e in base ai finalisti:

Domanda finale. Cosa accadrà adesso ad Eugene 2021 e a Budapest 2023? Una cosa è certa: dopo aver visto dal vivo 14 su 17 Campionati questa volta li vedrò in televisione, Inshallah!

*Articolo ripreso da

www.sportolimpico.

del 10 Ottobre 2019

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Nota sull’autore: Luciano Barra

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