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Italia nel Sei Nazioni: poche vittorie, tantissime sconfitte e troppi cucchiai di legno

Da Ruggero Canevazzi 16/03/2019

Dispiace dare questi numeri proprio oggi che Parisse e compagni hanno perso con la Francia una partita che avrebbero meritato di vincere, giocando con un’intensità, una manovra di squadra e un dominio sull’avversario che abbiamo visto pochissime volte. Solo che non basta arrivare col pallone a terra a 20 centimetri dalla linea di meta, bisogna saper arrivare fino in fondo. Perché senza colpo del KO, a questi livelli difficilmente non vieni beffato. Il 25-14 per la Francia segna la ventiduesima sconfitta di fila, che significa automaticamente il quarto Cucchiaio di legnoconsecutivo, per un totale di 14.

Attenzione: il Cucchiaio di legno vede due scuole di pensiero. La prima attribuisce il poco desiderato premio a chi perde tutte le partite di un torneo, la seconda assegna il Cucchiaio alla squadra che chiude il torneo all’ultimo posto, indipendentemente dal numero di sconfitte. Negli ultimi tempi si è fatta strada questa seconda scuola, infatti l’Italia è arrivata ultima 14 volte, ma solo in 9 di queste ha perso tutte le partite (sempre negli ultimi 4 tornei). Il “trofeo” ideale assegnato a chi le perde tutte è il Whitewash, che quindi abbiamo vinto “solo” 9 volte su 20, ossia meno della metà…

Scherzi a parte si tratta di numeri tremendi per noi, se pensiamo che abbiamo disputato 20 Sei Nazioni. Per rendere l’idea, da quando siamo entrati nel torneo più importante del rugby europeo, abbiamo “conquistato” il 70% dei cucchiai di legno in palio. Con la prestazione di oggi (e anche con quella contro l’Irlanda) l’Italia avrebbe pieno diritto di rimanere nel Sei Nazioni, ma in termini di risultati questi numeri costituiscono un’argomentazione molto pesante a disposizione di coloro i quali vogliono metterci alla porta o quantomeno allargare il torneo introducendo una sorta di Serie B, in cui la squadra vincitrice prende l’anno dopo il posto dell’ultima classificata del torneo vero, oppure gioca con questa un play-off secco per designare chi farà parte nel torneo successivo delle migliori sei d’Europa.

Tanto più che domani l’Italia continuerà a occupare il n.14 del ranking, ma vedendo allargato il distacco da Tonga tredicesima, dopo gli 0,70 punti persi con la sconfitta di oggi, e sentendo sempre più intenso il fiato sul collo degli stati Uniti. Sotto la classifica attuale dal nono posto (i primi otto sono dominio delle 3 grandi dell’emisfero Sud e delle squadre dell’ex 5 Nazioni, con gli All Blacks in testa al ranking e il Galles secondo, dopo che fresco vincitore del Sei Nazioni – con tanto di Grande Slam – ha retrocesso l’Irlanda al terzo posto).

        World Ranking dal 9° al 22° posto

Tags: #cucchiaiodilegno, #SeiNazioni, italia

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Nota sull’autore: Ruggero Canevazzi

Giornalista pubblicista e ingegnere. Grande appassionato e conoscitore di tennis, calcio e rugby, ha praticato hockey su prato a livello agonistico e poi ha seguito il Sei Nazioni per Sportsenators con Italia-Francia 2019, dopo molte altre partite della Nazionale di rugby sempre nel Sei Nazioni e Irlanda-Italia alla World Cup 2015. Per il tennis ha seguito due US Open (2015 e 2016), due Roland Garros (2017 e 2018), due ATP di Montecarlo (2014 e 2016), due turni di Fed Cup (Italia-Slovacchia a Forlì 2017 e Italia-Belgio a Genova 2018), l'ATP di Halle 2019 e le ATP Finals di Londra 2019. Autore di circa 300 articoli.

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