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Sport

Lo sport è un diritto…in Italia? Non credo!

Da Maurizio Mondoni 16/09/2021

La Rai, nella trasmissione Presa Diretta, ha messo a nudo la sconsolante condizione dell'educazione fisica in Italia: alla base gli scarsi investimenti sulla salute e sul benessere dei bambini e dei giovani

Finalmente la TV di Stato si è interessata di un problema di estremo interesse, l’Educazione Fisica e Sportiva in Italia e ha “picchiato duro” sulla situazione attuale: mancanza di palestre, di impianti sportivi, di Insegnanti qualificati nella Scuola Primaria, della “non essenzialità”, a detta dei Governanti, dell’E.F. e Sportiva nella Scuola e nelle Società Sportive e poi il confronto e il paragone con la Francia ci ha messo KO.

Lo sport di massa

In Italia c’è lo sport di massa, quello praticato dai giovani e dalla gente comune: non ci sono i grandi investimenti, si pratica nelle Associazioni Sportive private che non sono finanziate dallo Stato, ma dalle rette delle famiglie e con la pandemia questo equilibrio già precario si è infranto.

Mancano gli impianti sportivi, soprattutto nel Centro-Sud Italia, quelli esistenti sono vecchi e obsoleti, di proprietà delle amministrazioni locali e gestiti dalle associazioni sportive. Il 62% degli impianti sportivi italiani risale agli anni ’80, e allora si ricorre alla buona volontà e ai soldi delle famiglie.

Far frequentare un corso di calcio, di basket, di volley, di danza, di tennis o di nuoto costa alle famiglie italiane tra i 600 e gli 800 € l’anno per ogni figlio.

E chi non se lo può permettere?

Durante la pandemia i “famosi ristori e poi i sostegni” agli Istruttori sono serviti a poco e a molti non sono mai arrivati, ma ai bambini e ai giovani che sono stati fermi per un anno e mezzo che tipo di ristori e di sostegno ha dato lo Stato?

 

Nella scuola italiana

 

In Italia lo sport a scuola si pratica poco e male e gli effetti sulla salute pubblica si vedono: l’Italia è ai primi posti in Europa per numero di bambini sedentari e obesi e anche le percentuali di ragazzi che soffrono di mal di schiena sono inquietanti, con il 64% degli studenti che soffre di algie già alla Secondaria Inferiore.

In Francia

PresaDiretta, infine, è andata in Francia, dove lo sport lo paga lo Stato e il paese è in cima alla classifica europea per numero di ore dedicate all’Educazione Fisica nelle scuole, sin dalle Scuole Primarie, con docenti specializzati in Scienze Motorie. E i ragazzi francesi a scuola praticano ginnastica e atletica, nuotano, giocano a tennis, a basket e praticano tantissime altre discipline sportive, in belle palestre scolastiche e con attrezzature nuove di zecca.

Le mie crociate

Sono anni che io predico nel deserto, sono anni che cerco di fare “una crociata” sull’importanza dell’E.F. a Scuola e sulla ristrutturazione del mondo sportivo italiano.

Sono stato definito “obsoleto” e “contaminatore”, spesso bistrattato dalla “nouvelle vague” del Minibasket, ho cercato e cerco di valorizzare il gioco vero, reale, l’Educazione Fisica nella Scuola, la Multilateralità, la Polisportività e purtroppo è cambiato poco!

Sarebbe meglio che in Università (non solo a Scienze Motorie) “si insegnasse a insegnare” piuttosto che sottoporre gli studenti a esami “a crocette”, ……. il mondo dello sport ha bisogno di Insegnanti competenti, preparati, empatici e soprattutto Educatori!

Cambiano i Ministri, addirittura ora non c’è nemmeno il Ministero dello Sport, i programmi di E.F. sono obsoleti, non c’è una programmazione, si va avanti per tentativi e il quart’ultimo posto in Europa certifica che l’Italia è indietro rispetto alla Francia, alla Germania, ai Paesi del Nord e persino al Lussemburgo! Sic!

Abbiamo vinto gli Europei di calcio, di volley “in rosa”, abbiamo conquistato medaglie ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020 (W i Gruppi Militari!), ma dietro cosa c’è?

Il “nulla cosmico”!

Conclusioni

Se in Italia si investisse maggiormente sulla salute e sul benessere dei bambini e dei giovani, valorizzando l’importanza del movimento, del gioco e dello sport, si risparmierebbe dopo, ma ……. da noi l’Educazione Fisica e Sportiva “non è essenziale” e quindi andiamo avanti con i progetti.

Ad majora!

 

 

P.S. La Vezzali ieri: “Ho promesso di allargare la capienza di stadi e palazzetti” …… ne vuole costruire di nuovi più capienti? Forse era meglio dire “aumentare”, sic!

Tags: Lo sport è un diritto...in Italia? Non credo!

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Nota sull’autore: Maurizio Mondoni

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