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Sport

Didattica, non didatticismo: non è cambiato niente

Da Maurizio Mondoni 17/02/2023

Amareggiato dopo una sessione di esami al corso di laurea in Scienze Motorie e dello Sport in Cattolica. Ma è quasi così dappertutto...

Studenti che non sanno rispondere a domande semplici ma che ricollegano tra loro anatomia, fisiologia, biomeccanica e tecnica.
Studenti che non pensano, che non ragionano.
Studenti che sanno solo rispondere a domande a crocette.
Studenti che “badano” solo a prendere “18” o “20” per superare l’esame.
Studenti che pensano solo a laurearsi senza essere in grado di insegnare, ma purtroppo pensano di saper insegnare!
BASTA!
Basta lezioni frontali, basta definizioni a memoria, bisogna coinvolgere gli studenti, metterli in crisi, farli pensare e per fare questo occorrono Insegnanti in grado di insegnare e non solo di distribuire esercizi e giochi!
Sarebbe meglio valutare gli Insegnanti prima di valutare gli studenti.
DELUSO, ARRABBIATO, MA “ANCORA IN SELLA” E CON TANTA VOGLIA DI CONTINUARE LA MIA BATTAGLIA.
Ho sempre cercato di stimolare i miei studenti in 39 anni di insegnamento in Cattolica a diventare capaci di insegnare.
L’ISEF ERA MOLTO MEGLIO
Era molto meglio l’ISEF che ti preparava bene e ti metteva in condizione di insegnare Educazione Fisica alle Scuole Secondarie di 1° e di 2° grado.
NON MI PIACE
Non mi piace un’Università che sforna “laureati” e basta ……mi piace un’Università creativa, intelligente che sforna laureati competenti, creativi, intelligenti, propositivi, riflessivi e pensanti!
QUATTRO COSE CHE L’UNIVERSITA’ NON INSEGNA
1) Non prepara il laureato al mondo del lavoro
Nel caso di Scienze Motorie e dello Sport non ti mette in condizione di insegnare in palestra, in piscina, nei campi di gioco.
Le Università di oggi non possono essere considerate i luoghi migliori per preparare gli studenti al lavoro vero e proprio: il mondo lavorativo reale è tutt’altra cosa.
Le Università devono attuare necessariamente delle riforme per allontanarsi dall’insegnamento di competenze puramente funzionali che sono ormai obsolete già quando sono apprese e concentrarsi invece sulle reali esperienze di apprendimento.
Questo significa fare Tirocini e Stage mentre ancora si sta frequentando l’Università; i libri non insegnano una professione, ma forniscono la base per affrontarlo nel migliore dei modi, solo la pratica e l’esperienza possono insegnare a svolgere una determinata professione.
2) Non fornisce le abilità basilari
Anche se uno studente riceve un buon voto in una materia, oppure termina il suo ciclo di studi universitari con 110 e lode, crede di essere capace di insegnare.
Le abilità basilari di un lavoratore moderno (anche a Scuola e nel Mondo dello Sport), ovvero la capacità di analisi, il problem-solving, il lavoro di squadra, l’intelligenza emotiva e le capacità organizzative, sono oggi qualità molto richieste dai datori di lavoro.
3) Non presenta la realtà lavorativa
Nella migliore delle ipotesi, gli studenti di oggi sono troppo ottimisti e nella peggiore, decisamente ingenui!. Lo stipendio medio annuo di un neoassunto laureato in Italia è basso rispetto allo stipendio inglese, tedesco, ecc.!
Il lavoro nel mondo reale è ripetitivo, noioso e spesso mal pagato. Con questo non voglio dire che non bisogna essere ambiziosi e pensare in grande. Anzi, si dovrebbe! Ma bisogna essere realisti e imparare a gestire le proprie aspettative. Qualità che nessuna Università potrà mai insegnare.
4) Non fa crescere e maturare
Il periodo universitario è un grande momento di crescita autonoma, soprattutto per chi è fuori sede e quindi lontano dalla propria famiglia.
Ma ciò significa anche un’assunzione di responsabilità, di diritti e doveri da parte dello studente.
In questa fase della vita è facile perdersi per strada. Ma il periodo post universitario potrebbe rappresentare un momento difficile un po’ per tutti. E l’Università, purtroppo, non può fare maturare gli studenti come persone.
Conclusioni
Gli studenti sono essi stessi padroni del proprio destino e di ciò che diventeranno una volta terminati gli studi, bisogna però essere sempre ottimisti e pensare che il meglio deve ancora venire. Speriamo!
La mia pallacanestro a Scienze Motorie e dello Sport e i miei Laboratori!
Ho sempre pensato non di insegnare solo ed esclusivamente la pallacanestro al Corso di laurea in Scienze Motorie e dello Sport in Università Cattolica, ma ……….. ho sempre pensato di insegnare a insegnare e fare in modo che gli studenti imparino a insegnare.
Lo sport ha bisogno di Insegnanti FORMATORI nel vero senso della parola, non di INDOTTRINATORI!
Quando capiremo che il futuro dei nostri giovani dipende dalla qualità degli Insegnanti delle nostre Scuole, degli Istruttori e Allenatori delle nostre Società Sportive, dei Docenti delle nostre Università ……… sarà sempre troppo tardi!
Tags: Didattica, non didatticismo: non è cambiato niente

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Nota sull’autore: Maurizio Mondoni

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