Ciao Maga della smorzata |
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Ciao Maga della smorzata |
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Tennis

Ciao Maga della smorzata

Da Vincenzo Martucci 17/11/2018

La Radwanska, ex n.2, si arrende agli infortuni

La chiamavano Maga, dal nomignolo “Aga”, con le mani magiche di chi è nato per maneggiare una pallina. Agnieszka Radwanska, da Cracovia, Polonia, che si è appena ritirata, a 29 anni, dopo essere salita nel luglio 2012 fino al numero 2 del mondo, sulla scia della prima ed unica finale Slam, sull’erba di Wimbledon. Lei davanti a quel complimento, davanti ai continui paragoni col talento di Martina Hingis che l’aveva preceduta, sorrideva compiaciuta ma anche impressionata da quella dote naturale che la portava automaticamente a un livello insopportabile per quel suo fisico minuto. Perciò, soffriva due volte, sul campo da tennis, oppressa dalla sensazione di poter fare tutto, ma proprio tutto, fintanto che le gambe la portavano sulla palla, e dalla consapevolezza di star spesso male, con mille infortuni da stress. Con l’aggravante dell’intelligenza, notevole, non solo tennistica. E quindi anche del paradosso, dell’azzardo, dell’ironia. Come quando, nel 2013, lei, dichiaratamente cattolica in un paese per il 90% cattolico, sconvolse i benpensanti posando semi-nuda su «Body Issue», l’inserto della rivista statunitense ESPN, sul bordo di una piscina colma di palle da tennis. O come, poche settimane fa, quando ha cominciato un’attività immobiliare con appartamenti truffati che ripropongono le immagini della sua carriera tennistica.

Era il preludio della decisione maturata da tempo, dopo troppe peripezie per superare l’ultimo infortunio, al piede sinistro, col quale ha suggellato la carriera, nel secondo turno di Seul a metà settembre contro la romena Irina Camelia Begu. “Non ci posso fare nulla, il dolore non mi lascia più, sia con le scarpe coi tacchi che con quelle da tennis, il mio piede è usurato dall’attività e non funziona più come dovrebbe. E’ sempre infiammato e mi sveglia in piena notte per i crampi. Non c’è infiltrazione, nemmeno il cortisone, non c’è medico e non c’è soluzione chirurgica, il mio corpo ha detto semplicemente basta. Gioco solo al 30%: quest’anno ho fatto 14 tornei ma mi sembrano 34. Quest’anno ho giocato poco e mi sono allenata ancora meno, ma anche il riposo, il part-time non ha funzionato”.

Insomma, dopo tredici anni di attività pro sul Wta Tour, Aga getta la spugna come atleta, anche se promette di rimanere nel tennis, magari come coach. Gli appassionati la ricorderanno bene perché col suo gioco creativo, di tocco, effetti e diagonali molto diversa dalle virago, dalle monotone picchiatrici, tanto da averla votata sei volte di fila, dal 2011 al 2016, col “La favorita dei tifosi”, cinque volte col “Colpo dell’anno” e in numerose occasioni col “Colpo del mese”. Ancor di più la ricorderà il tennis polacco come la prima a disputare una finale Slam, peraltro a Wimbledon, il torneo più famoso, che si era aggiudicata da juniores nel 2005, la prima a vincere il Masters (2015), la prima a conquistare un titolo Wta, a Stoccolma 2007, dei 20 che ha firmato. Da sommare ai 2 di doppio

Dal luglio dell’anno scorso è sposata con Dawid Celt, ex tennista e sparring partner. E, con 27.683.807 dollari, è la sesta di sempre nella hit parade dei guadagni di soli premi ufficiali. La ricorderemo per la deliziosa palla corta, davvero magica, con cui spezzava all’improvviso il ritmo all’avversaria e per la disperata, ed infruttuosa, caccia al numero 1 del mondo nell’estate 2012, quando fu stoppata anche da Roberta Vinci nel quarto turno degli Us Open e poi, al Masters, fu capace di superare Sara Errani dopo tre ore e 29 minuti di partita. La più lunga della storia del torneo, sintetizzata dal 6-7 (6) 7-5 6-4 finale, appassionata, combattuta ed indimenticabile. Come Aga.

 

*articolo ripreso da federtennis.it

Tags: #infortunio, radwanska, tennis

Condivisione...

Articolo precedente
17 novembre 1996, spettacolo al Masters tra Pete Sampras e Boris Becker.
Articolo successivo
Golf, Eurotour: Francesco Molinari tra i favoriti

Nota sull’autore: Vincenzo Martucci

Napoletano, 34 anni alla Gazzetta dello Sport, inviato in 8 Olimpiadi, dall’85, ha seguito 86 Slam e 23 finali Davis di tennis, più 2 Ryder Cup, 2 Masters, 2 British Open e 10 open d’Italia di golf. Già telecronista per la tv svizzera Rsi; Premio Bookman Excellence.

Post correlati

  • Diavolo o Bianca?
  • Fernandez-Raducanu, quando le sconfitte aiutano a crescere
  • Aryna e la Cina, questione di feeling
  • O capitano, mio capitano! Da Barazzutti a Noah a Courier: tattica Davis
  • Cara e vecchia Davis, addio: al meglio di 3 set e finale in sede unica. Hanno vinto tv, sponsor, star e americani!
  • L’Intervista, Stefano De Pirro: “Vi racconto il Made in Italy di Shapovalov”

Ultimi articoli

  • Senza i russi i Mondiali sono il festival dell’ipocrisia
  • Da Berrettini a Musetti, quando super è troppo di tendenza. Se è un coach…
  • McLaren, questione di testa
  • Lo Us Open da quest’anno torna in chiaro in tv su Supertennis
  • Il braccio sinistro della legge
  • Tutto è possibile, ma solo per chi crede in se stesso e negli altri…

Sport Senators

Le grandi firme di 45 Olimpiadi, 8 mondiali di calcio, 86 tornei del Grande Slam, 13 Tour de France, 43 giri d’Italia, 20 GP di Formula 1, 31 Mondiali di Atletica leggera, 100 campionati Mondiali ed Europei di nuoto, ginnastica, scherma, judo, e tanti altri sport.

Accounts Social

  • Facebook
  • Twitter

Newsletter

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
Iscriviti!

Cerca

Sport Senators © 2018 - All Rights Reserved | Testata registrata al Tribunale di Milano. Registrazione n.168 del 30.05.2018. Direttore responsabile Vincenzo Martucci

  • Home
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
  • Accadde Oggi
  • Galleria
  • Sport per Tutti
  • TennisVintage
  • Privacy policy

Continuando la navigazione, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi