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Tennis

Bertolucci e le regole del futuro: “Il time out medico è uno scandalo”

Da Luca Marianantoni 18/05/2017

Con Paolo Bertolucci, eroe della Coppa Davis 1976 e storica voce di Sky, parliamo delle novità regolamentari che l’Atp sperimenterà alle Next Gen Finals di Milano del novembre prossimo, un torneo in cui si cimenteranno i migliori giocatori nati dal 1996 in avanti.
La prima riguarda la lunghezza degli incontri; si passerà dagli attuali due set su tre a incontri di tre set su cinque, ma con set che si vinceranno non più a 6, ma a 4 con tie break sul 3 pari. “Il tennis è sempre stato uno sport molto conservatore e negli ultimi 150 anni è cambiato veramente poco. L’unica grande novità è stata l’introduzione del tie break nei primi anni 70. In linea di massima sono favorevole a questi cambiamenti, l’importante è che non ci siano stravolgimenti epocali. E’ solo un modo diverso di contare i game. Se prima per vincere un match due set su tre dovevi conquistare almeno 12 game (6 a set), con questo nuovo sistema i game da vincere sono sempre 12: 4 per 3 set”.
Il secondo cambio riguarderà il riscaldamento più breve. Tra la scesa in campo e il primo quindici non potranno passare più di 5 minuti. “Con me sfondi una porta aperta. Non è ammissibile aspettare, a volte, anche 15 minuti prima dell’inizio di un match. Sono tempi morti che logorano tutti: dal pubblico agli addetti ai lavori”.
E poi c’è anche l’ipotesi di cronometrare al secondo il tempo tra la fine di un punto e l’inizio del successivo. “Anche questa è una cosa che andrebbe fatta, ma solo se verrà applicata in modo scrupoloso. Quando uno scambio è duro, è duro per entrambi i giocatori. Basta mettere un cronometro stile basket e una sirena. Chi non serve in tempo perde il punto. Così almeno non si vedranno più giocatori far rimbalzare la palla 18 volte prima di battere”.
Altra modifica: l’abolizione del let durante il servizio. “Non cambia nulla. Si accorciano i tempi, ma in un match i let si contano sulle dita di una mano”.
Poi sarà previsto il coaching, cioè a fine set sarà data facoltà al giocatore di poter parlare con il suo allenatore. “Idea interessante, ma poco influente perchè tanto i coach già comunicano con i propri giocatori”.
Un’altra grande novità sarà la possibilità per il pubblico di muoversi liberamente nell’impianto anche durante lo svolgimento del gioco. “Mi sembra giusto anche questo. Ormai gli stadi del tennis contengono 10-15 mila persone, e non è possibile giocare solo quando tutti stanno fermi. Era possibile 100 anni fa quando c’erano 200 spettatori, ma non ora.”
Infine il time out medico. Ognuno potrà chiedere una sospensione a partita. Cosa ne pensi? “E’ la sciagura del tennis. Non lo capiranno mai e non lo cambieranno mai, ma la richiesta d’intervento medico è lo scandalo del tennis. Nel 90% dei casi lo richiede sempre il giocatore che è in svantaggio e questo vuole dire che è una truffa autorizzata che va contro le regole di uno sport che fa tanto per distinguersi dagli altri”.

Tags: Bertolucci e le regole del futuro: "Il time out medico è uno scandalo", luca marianantoni, tennis

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Nota sull’autore: Luca Marianantoni

Una vita tra numeri, statistiche, campioni e imprese memorabili. L'amore più grande il tennis con cui ha collezionato la presenza in 53 tornei del Grande Slam a partire del Roland Garros 1989. Ha collaborato a pubblicazioni e libri di tennis.

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