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Lui star del rugby (fidanzato e fedifrago), lei (forse predatrice sessuale, forse no) e il giornalista impiccione: indovinate chi paga?

Da Vincenzo Martucci 18/08/2017

Il ruolo del cronista è sempre più difficile, anche nella lontana Nuova Zelanda, soprattutto se si parla dei mitici All Blacks e di sesso…

Troppe gare, troppa difficoltà nell’accendere l’attenzione di chi paga il biglietto, troppi dubbi nella gestione del rapporto coi media, i soliti giornalisti, troppo impiccioni, troppo trasversali o troppo supini davanti al potere. La nostra estate sotto l’ombrellone è troppo piena di inutili, mega, interviste piene di nulla, e dai titoli nulli, sul campionato di calcio che comincia con la griglia di partenza già delineata e una povertà di spunti davvero preoccupante, nel mito del prossimo colpo di mercato. Nel mondo anglosassone, così diverso dal nostro, tutto sembra improntato sulla correttezza e sulla credibilità. E lo spintone di Ronaldo all’arbitro – tanto per intenderci – è stigmatizzato e criticato aspramente, in considerazione del personaggio, della sua esposizione mediatica, dei soldi che guadagna e quindi, soprattutto dell’esempio che dà ai giovani. Come considerare quindi il deprecabile comportamento dell’affascinante Aaron Smith, mediano di mischia degli All Blacks che avrebbe cercato di chiudere con una falsa testimonianza lo scandalo sessuale nel quale è stato clamorosamente coinvolto? Avrebbe cercato di corrompere la donna – Bridget Morton, avvocato di Dunedin che ha partecipato alle qualificazioni di pugilato ai Giochi Olimpici di Rio 2016 – con la quale aveva fatto sesso, tradendo la fidanzata ufficiale, offrendole dei soldi perché tacesse sul non trascurabile dettaglio che la relazione (extra fidanzamento suo) durava da 3 anni. E lo avrebbe fatto su istigazione del suo allenatore, Steve Hansen.

    Quindi, anche la sospensione per una partita della nazionale neozelandese di un anno fa del giocatore – che era stato sentito da testimoni mentre faceva sesso in una toilette per disabili dell’aeroporto di Christchurch – sarebbe stato un palliativo, uno specchietto per le allodole, un contentino per l’opinione pubblica, così come il pubblico pentimento e le scuse di Aaaron per avere tradito la fidanzata (la deliziosa Teagan Voykovich)? Quindi un simile individuo non merita la passerella della nazionale più famosa contro l’Australia nella prima giornata del Rugby Championship, il Quattro Nazioni dell’emisfero sud. Quindi forse il ruolo di predatrice sessuale con la quale è stata etichettata la donna non è giusto. Come reclama lei in un’intervista alla tv nazionale TVNZ.

Quindi, quindi… La parola passa agli avvocati. Intanto, come purtroppo è successo anche in Italia, nel nostro famoso calcio, gli All Blacks hanno subito fatto un passo ufficiale, vietando l’accesso alla conferenza stampa del ct Hansen al cronista che ha rilanciato la storia. Che pure ha garantito nuova e più potente eco al derby con l’Australia, ha sbugiardato una star, ha reso un servizio al pubblico, ha reso giustizia alla donna. Eppure, “What?”, Che cosa? Che reazione è mai questa? La solita, ahinoi.

Vincenzo Martucci

Tags: Aaron Smith, anche nella lontana Nuova Zelanda, Il ruolo del cronista è sempre più difficile, rugby, soprattutto se si parla dei mitici All Blacks e di sesso…

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Nota sull’autore: Vincenzo Martucci

Napoletano, 34 anni alla Gazzetta dello Sport, inviato in 8 Olimpiadi, dall’85, ha seguito 86 Slam e 23 finali Davis di tennis, più 2 Ryder Cup, 2 Masters, 2 British Open e 10 open d’Italia di golf. Già telecronista per la tv svizzera Rsi; Premio Bookman Excellence.

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