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Calcio

L’Inter, altro che terriccio, scivola su De Zerbi! E… chi porta la madama all’altare?

Da Enrico Maida 21/08/2018

I nerazzurri che perdono subito col Sassuolo, oggi, non sono una squadra, ma un’accozzaglia di piedi non tutti educati. E le parole di Spalletti sono sempre più aggrovigliate…

Tutte le grandi sudano copiosamente in questo avvio di campionato agostano. Ma alla fine, proprio alla fine, Juve, Napoli e Roma ne vengono a capo mentre l’Inter, a detta di tutti meritevole dello scudetto del mercato, inciampa rumorosamente a Reggio Emilia contro il Sassuolo gestito con abilità da quello che personalmente considero il più bravo tecnico della nouvelle vague. De Zerbi, che fino ad oggi ha dovuto barcamenarsi in situazioni difficili se non disperate, dà una lezione a Spalletti che adesso dovrà andarsi a riascoltare le parole della vigilia. L’Inter, aveva detto Lucy, è finalmente attrezzata per competere allo scudetto e pareggiare il gap con la Juve e il Napoli. Dissolvenza ed ecco che nelle parole dell’uomo di Certaldo si fa strada il terriccio, cioé lo stato del terreno, che avrebbe penalizzato irrimediabilmente i virtuosi dell’Inter. Per non dire del rigore, l’unica vera differenza della partita.

    A me sembra che il terriccio abbia danneggiato in egual misura i ventidue in campo e che la formazione proposta da Spalletti non avesse nè capo nè coda, cominciando da quel Dalbert che ha fatto divertire chiunque gravitasse sulla fascia destra. L’Inter ha effettivamente dato vita a un mercato pirotecnico illudendo i suoi tifosi di poter chiudere con il botto finale, Modric, ma i problemi emersi sono quelli di sempre: non è una squadra, ma un’accozzaglia di piedi non tutti educati. E soprattutto manca chi sappia prendere per mano la madama per condurla finalmente all’altare.
Ci sarà modo e tempo per rivedere la situazione, ma la botta è stata forte e non è detto che Spalletti abbia le carte per una smazzata vincente. Le sue parole sono sempre più aggrovigliate come quando gli toccava di argomentare su Totti e l’Inter, con quello che ha speso, non ha molto tempo per raccogliere i risultati.
   Vediamo se è stata solo una partenza a handicap o se è ora di chiudere la stalla.
Enrico Maida
Tags: calcio, campionato serie A, inter, spalletti

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Nota sull’autore: Enrico Maida

Avrebbe voluto fare il montatore cinematografico ma incappò nell'unico film sbagliato del grande Pietro Germi. Ripiegò quindi sul giornalismo: inviato del Giornale di Montanelli, caporedattore della Gazzetta dello Sport, vicedirettore del Corriere dello Sport e, per finire, responsabile dello sport del Messaggero. Attualmente giocatore di bridge

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