Senso del sacrificio, umiltà, educazione: il talento di famiglia di Sofia Goggia che vale più di un oro… |
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Senso del sacrificio, umiltà, educazione: il talento di famiglia di Sofia Goggia che vale più di un oro… |
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Sci

Senso del sacrificio, umiltà, educazione: il talento di famiglia di Sofia Goggia che vale più di un oro…

Da Pierangelo Molinaro 22/02/2018

In uno sci alpino azzurro depresso dopo una serie di controprestazioni, Sofia ha saputo trovare il meglio di sé nel giorno più importante entrando di diritto nella storia dello sport nazionale. Grazie all’aiuto dei genitori

Sul podio di Pyeonchang Sofia Goggia ha guardato a lungo la sua medaglia, ha accarezzato quel sogno di anni che ora si è materializzato nelle sue mani. Nessuno più di lei meritava il trionfo, ottenuto nella gara più prestigiosa, la discesa, l’oro che mai alcuna italiana era riuscita a mettersi al collo. Meritato, perché è Sofia da due anni a trascinare lo sci azzurro, a fare da ombrello a situazioni non sempre rosee, con una continuità che mai in passato è stato caratteristica di un’atleta italiana.
Sì, fiammate in stagione ce ne sono state, ma raramente sono state ripetute. Le ragazze azzurre hanno talento, tecnica sopraffina ma, e non si capisce sempre il perché, sembra sempre che manchi qualcosa per essere al livello di chi davanti c’è stabilmente. Federica Brignone è forse la più bella gigantista del Circo Rosa, ma ogni tanti se lo dimentica. Marta Bassino è un diamante grezzo che però pare far fatica a sbocciare. Non consideriamo Nadia Fanchini: altri nella sua situazione si ritirerebbero percependo una pensione di invalidità. Le altre possono solo sperare negli errori delle avversarie.
Tutte, tranne la Goggia. La scorsa stagione, quando ha trovato la vera dimensione delle sue potenzialità, è salita 13 volte sul podio, cifra da Tomba delle migliori stagioni e da Thoeni, con due vittorie proprio sulla pista coreana durante le prove pre-olimpiche di coppa del Mondo. E aveva salvato dall’anonimato lo sci azzurro con il bronzo in gigante ai Mondiali di St. Moritz. Quest’anno il leggero infortunio al ginocchio nella gara di apertura a Soelden le ha complicato il cammino facendole perdere competitività in gigante. Anche in velocità Sofy ha sofferto, proprio perché faticava a trovare l’assetto sugli sci. E quando non lo trova le sue volate sono da batticuore, quando ad ogni metro della pista pare appesa ad un filo, pronta a volare via. A volte ha cercato di strafare e ne ha pagato le conseguenze.
Ma qui sta il grande talento della campionessa. Ha un grande fiuto per la velocità, piedi sensibili, ottimi fondamentali tecnici, ma a renderla grande è il cuore, quell’animus che la spinge sempre oltre i suoi limiti. Quando sbaglia riconosce i suoi errori, non cerca alibi e li corregge. Per Sofia in terra coreana l’esordio, il gigante, era stato solo una presa di contatto con la strana neve di quelle parti e con l’adrenalina dell’agonismo. Ha sbagliato il superG quando ha cercato ancora una volta di strafare. Ma per la discesa ha resettato tutto, ha messo la museruola alla sua esuberanza, studiato con accuratezza le linee da percorrere e resistito alla sottile guerra psicologica dell’amica avversaria Lindsey Vonn. E sì, Lindsey sapeva che sarebbe stata Sofia la donna da battere.
Questa medaglia d’oro della Goggia è figlia di un lungo cammino intersecato da molta sofferenza. Nel 2013, quando con il quarto posto nel superG dei Mondiali di Schladming aveva dimostrato tutto il suo potenziale, chiuse l’anno in carrozzina dopo essersi sfasciata un ginocchio nella discesa di Lake Louise. Un infortunio grave che, viste anche le complicazioni, fece temere addirittura il ritiro. Una possibilità che le paventò pure la mamma. Sofia ha impiegato un anno e mezzo per ritrovare salute e fiducia ripartendo da zero. Ma non aveva ancora trovato il miglior assetto sugli sci, quello che alle sorelle Fanchini ed alla Brignone è sempre venuto naturale.  Ha salito un grandino per volta sino a rivelarsi al vertice nella scorsa stagione ed a mantenere il vertice sino a questo oro. Ormai quando parte è sempre candidata alla vittoria, se non sbaglia è sul podio. Sempre. Ma la gente ama anche le sue “goggiate” come le chiama lei, quello sfidare sempre il limite che tiene con il fiato sospeso, che diventa goggiata, quando lo supera.
Da dove arriva tutta questa forza d’animo? Il carattere in parte ce l’hai per natura, in parte lo costruisci. E qui è stata protagonista la sua famiglia. Una famiglia agiata medio borghese, guidata da un ingegnere e da una insegnante, che hanno saputo instillare nella loro prole, anche senza la “fame” di chi cerca con lo sport di cambiare la condizione sociale, il senso del sacrificio per puntare a un obiettivo, l’umiltà, l’educazione. Famiglia che, dopo averle instillato il virus dello sci, ha saputo rimanere “larga”, senza diventare l’allenatore aggiunto che alla fine creano confusione con il solo effetto di aggiungere pressione a pressione. Un esempio da seguire, perché non si contano le vittime di famiglie troppo appassionate.
Sofia ha solo 25 anni, è ancora una ragazzina, ma è il punto di riferimento del nostro sci alpino, maschi compresi. E lo sarà ancora a lungo. L’importante è che compagni e compagne di squadra sappiano sfruttare questo straordinario esempio, sia sugli sci, ma soprattutto nella vita, di chi sa vivere con gioia questa splendida fase della vita.
Pierangelo Molinaro
Tags: medaglia d'oro, olimpiadi invernali, Pierangelo molinaro, sofia goggia

Condivisione...

Articolo precedente
Quel vulcano di Riccardo Piatti, sempre all’avanguardia, ha aperto un’accademia con la moviola per l’allenamento…
Articolo successivo
Giuliani (RTL): “Giusto snobbare l’Europa? Il Napoli non ha la forza, la Juve i ritmi”

Nota sull’autore: Pierangelo Molinaro

Ha studiato Biologia all’Università di Pavia. Dopo le esperienze all’Informatore, Corriere di Pavia e SuperGol, ha seguito da inviato per la Gazzetta dello Sport 12 Olimpiadi, 27 Mondiali e 7 Europei di atletica, 5 Paralimpiadi. E’ specializzato anche di sci e doping.

Post correlati

  • Osservatorio – Primi bilanci della stagione invernale
  • Sofia campionessa vera: dopo l’oro olimpico diventa la regina di discesa di Coppa. E ora insegue quella più ambita…
  • Via alla coppa del mondo: Goggia e Paris siete affamati?
  • “Vai a sistemare la camera”. La dedica di Fourcade alla figlia dopo la vittoria
  • Finalmente Bassino ma anche anche Brignone e Goggia ci sono!
  • Quella magica tripletta azzurra di 21 anni fa!

Ultimi articoli

  • Determinazione Südtirol, presto i playoff ai piedi dello Sciliar?
  • Volevamo una vita come Gianni Minà
  • L’isola dei noiosi
  • Senza i russi i Mondiali sono il festival dell’ipocrisia
  • Da Berrettini a Musetti, quando super è troppo di tendenza. Se è un coach…
  • McLaren, questione di testa

Sport Senators

Le grandi firme di 45 Olimpiadi, 8 mondiali di calcio, 86 tornei del Grande Slam, 13 Tour de France, 43 giri d’Italia, 20 GP di Formula 1, 31 Mondiali di Atletica leggera, 100 campionati Mondiali ed Europei di nuoto, ginnastica, scherma, judo, e tanti altri sport.

Accounts Social

  • Facebook
  • Twitter

Newsletter

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
Iscriviti!

Cerca

Sport Senators © 2018 - All Rights Reserved | Testata registrata al Tribunale di Milano. Registrazione n.168 del 30.05.2018. Direttore responsabile Vincenzo Martucci

  • Home
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
  • Accadde Oggi
  • Galleria
  • Sport per Tutti
  • TennisVintage
  • Privacy policy

Continuando la navigazione, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi