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Sport

Lo sport fa male se è praticato male!

Da Maurizio Mondoni 23/01/2019

Non occorre essere dei geni per capire che qualsiasi attività sportiva se praticata male, fa male. Molte ricerche scientifiche hanno dimostrato che il massimo del beneficio fisico si ottiene con 4-5 ore settimanali di attività sportiva (individuale e di squadra).

Quali sono le cause nel praticare un’attività sportiva in modo sbagliato?

• Praticare uno sport in modo sbagliato.
• Fare poco senza esagerare.
• Fare troppo esagerando.
• Se non ci si allena arrivano gli incidenti.
• L’età.
• Un errato stile di vita.

Praticare uno sport in modo sbagliato

Un’attività sportiva che non provoca modificazioni positive nell’organismo dell’atleta non può aiutare la sua salute e il suo benessere fisico. Affinchè uno sport sia efficace e positivo per la salute, deve attuare tutto il potenziale che ha racchiuso in sé.

Il ciclismo è uno sport molto praticato dagli “amatori”(biciclette costose e abbigliamento all’ultima moda), ma se si esce in bicicletta solo un paio d’ore il sabato o la domenica mattina, non si raggiunge il suo potenziale salutistico.

Tutti corrono (ormai è una moda: chi corre male e fa una fatica tremenda, chi corre “quasi” bene, ma pochi conoscono uno stile di corsa corretto), ma per quanto riguarda la corsa, si può stabilire che occorrono almeno 30-40 km. la settimana (se ci si allena tutti i giorni) per sfruttare al meglio i benefici che può produrre.

Per il calcio si può supporre che per sfruttare il sua potenziale salutistico ci si debba allenare quasi tutti i giorni e non giocare a calcetto il sabato o la domenica.

Per quanto riguarda il nuoto, molte persone vanno a nuotare in piscina perché è una moda (chi nuota bene, chi fa una fatica tremenda, chi fa finta di nuotare), ma non tutti sono in grado, allenandosi, di sfruttare nel migliore dei modi i benefici che un’attività di movimento in acqua può produrre.

Molte persone vanno in palestra a fare i pesi, perché (a detta loro) si costruiscono un fisico scultoreo; ma moltieseguono male gli esercizi, le ripetizioni non sono corrette, i carichi inadeguati, non sanno utilizzare le macchine.

Fare poco senza esagerare

Per molti lo sport è vissuto come costrizione (“faccio sport per dimagrire”) e  cercano continuamente degli alibi per ridurre l’attività sportiva (“non ho tempo, oggi piove”, “oggi fa caldo”) o per farla a livello di “low-intensity training” (“uso il cardiofrequenzimetro così sono sicuro di non superare certe soglie che il medico mi ha detto che potrebbero essere pericolose”).

Affermare “vado in palestra” (ormai è una moda) è un classico. L’importante è far vedere agli altri che si va in palestra (abbigliamento costoso) e però ci si allena poco,senza esagerare (si chiacchera con gli amici, gli esercizi si eseguono senza intensità) e si passano un paio d’ore, ma senza nessun risultato pratico, per non parlare degli integratori che si assumono.

Fare troppo esagerando

In genere, l’eccesso di quantità è una specie di “nevrosi da sport”.  Molte persone vanno  in palestra tre volte la settimana e si allenano senza criterio (ignoranza nell’utilizzo delle macchine e sul numero delleripetizioni degli esercizi), il sabato e la domenica esconocon gli amici in bicicletta, il giovedì sera corrono per 40-45’ con gli amici e due volte la settimana (nella pausa pranzo) vanno in piscina.

Secondo noi l’eccesso di sport copre sempre una carenza esistenziale. Quanti sono i runner mediocri (però con scarpe e tute prestigiose), che almeno una volta non si sono chiesti se fosse il caso di allenarsi due volte al giorno per migliorare le loro prestazioni? E le gare Master? Molti si allenano in modo spropositato prima delle competizioni, sperando di ottenere risultati eclatanti, ma è un paliativo, non si ottiene niente, anzi si peggiora la performance.

Se non ci si allena arrivano gli incidenti

Se non ci si allena correttamente e con una frequenza regolare, si verificano molti incidenti (anche mortalidurante le partite di calcetto e di calcio tra celibi e ammogliati), procurati quasi sicuramente da uno stile di vita sbagliato, dal sovrappeso, dalla sopravvalutazione del proprio stato di allenamento, ma anche da una grande presunzione (“alla mia età ero fortissimo, quindi posso ancora”).

Non è meglio sottoporsi preventivamente ad una visita medica agonistica prima di intraprendere un’attività sportiva avanti con gli anni?

L’età

A che età lo sport fa male? A ogni età il suo sport e molto dipende dal fisico del soggetto e di conseguenza sarebbe opportuno sottoporsi ad una visita medica agonistica per “testare” il proprio stato di salute.

Un errato stile di vita 

L’attività sportiva fa male quando serve come alibi per mantenere uno stile di vita scorretto. Molti fumatori praticano attività sportiva sperando che possa servire come dimostrazione che il fumo non nuoce, altri“pseudo sportivi” praticano lo sport per trasgredire a tavola ogni regola di buona alimentazione “mangio ma poi smaltisco con un’oretta di bicicletta o di corsa”.

Conclusioni

Non è possibile pensare di praticare correttamente un’attività sportiva (individuale o di squadra) allenandosi due volte la settimana: i benefici sono sicuramente inferiori ai danni provocati dallo stress organico, peggio ancora se ci si limita a un solo allenamento settimanale.

Non si può pertanto definirsi uno “sportivo” colui:

• che esce in bicicletta solo il sabato e la domenica, facendo a volte le gare con i propri amici-rivali;
• che gioca a calcio o a calcetto solo il sabato pomeriggio;
• che va in piscina a nuotare una volta la settimana;
• che corre due volte la settimana e poi…………………decide di correre una mezza maratona.

Tags: regole, sport

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Nota sull’autore: Maurizio Mondoni

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