Valentino Rossi magico, come solo Pelè, Maradona, Jordan, Alì, Messi, Carl Lewis, Federer, Bolt e… Tomba! |
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Valentino Rossi magico, come solo Pelè, Maradona, Jordan, Alì, Messi, Carl Lewis, Federer, Bolt e… Tomba! |
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Motori

Valentino Rossi magico, come solo Pelè, Maradona, Jordan, Alì, Messi, Carl Lewis, Federer, Bolt e… Tomba!

Da Vincenzo Martucci 24/09/2017

Appena tre settimane dopo l’operazione a tibia e perone fratturati, il fenomeno del Mondiale di MotoGP è miracolosamente terzo nelle qualifiche di Aragona in Spagna: che farà oggi in gara, partendo dalla prima fila?

Il 2017 è stato l’anno di Federer o di Nadal? Fino a Wimbledon è stato l’anno di Roger, dopo gli Us Open non c’è dubbio che è stato l’anno di Rafa. Vedremo che succederà da qui a fine stagione per dirimere la questione su un’annata, comunque straordinariamente positiva per tutti e due i campioni del tennis, protagonisti della più importante ed eccitante rivalità della storia delle racchette, e dello sport in assoluto. E se parliamo di imprese: è più grande il decimo sigillo di Nadal al Roland Garros oppure l’ottavo di Federer a Wimbledon? Anche qui, vince Rafa, perché, al di là del numero in sé, che ha il suo peso specifico, fra i numeri, 10 trionfi nello stesso Slam rimarrà un risultato enorme, incredibile e magari imbattibile, anche perché ancor più netto, come vantaggio nello specifico Slam rispetto agli altri vincitori della prova (Bjorn Borg è “soltanto” a quota 6), mentre Roger ha staccato William Renshaw e Sampras di appena una lunghezza e soltanto a luglio. Ma se parliamo invece di magia, della capacità unica di trasformare un colpo qualsiasi in un’incredibile vincente, della dolcezza con cui ammaestra la palla e lascia a bocca aperta anche gli avversari. Soprattutto, se parliamo di chi da ammaliare, ipnotizzare, conquistare soprattutto il non appassionato, il non conoscitore di tennis, e di mantenere altissima l’attenzione per qualsiasi sua prestazione, allora il nome che spicca e spiccherà nel tempo è sicuramente quello di Roger Federer.

Come lui, nello sport, ci sono pochissimi. Da Pelé a Maradona a Messi, da Alì a Carl Lewis, da Michael Jordan a John McEnroe, a Bolt, a due italiani, uno è Alberto Tomba e l’altro è sicuramente Valentino Rossi. Due campioni unici, fuori categoria, umanissimi e nel stesso tempo super-eroi, capaci di cambiare la dimensione dello sport tutto, di trasformare in esperti anche gli ignoranti e gli agnostici. “Tomba la bomba” ci faceva impazzire con quella capacità irreale di stravolgere il cronometro, la classifica, tutto, ci teneva incollati davanti alla tv, ci coinvolgeva anche più del solito calcio: non apriva la strada a critiche, contestazioni, dubbi, lo amavi e basta, perché alimentava i nostri sogni più impossibili, a livelli sempre altissimi. Per poi condirli con quel suo sorriso beffardo. E Valentino, con quel nome da conquistatore, ha sempre fatto altrettanto e continua a farlo. Tanto che oggi alle 14 l’Italia tutta, anche quella che non è patita di moto, anche quella che la moto proprio non la capisce, anche quella che la moto non la guida e non la vuole guidare, anche quella che ha paura dei sorpassi e della velocità, sarà davanti alla tv per seguire la sua gara ad Aragona, o comunque si informerà del risultato, cioè, del suo risultato. “Che ha fatto Valentino?”. Siamo sicuri che oggi milioni di italiani cercheranno la risposta alla medesima domanda. Già, che farà il nostro Peter Pan, quella faccia da schiaffi che da vent’anni tiene in pugno un intero sport? Che farà dopo aver rovesciato ancora una volta la realtà, tornando in pista ad appena tre settimane dall’intervento chirurgico a tibia e perone mentre per i normali mortali i tempi di recupero arrivano a un paio di mesi? Che farà dopo che s’è piazzato al terzo posto nella griglia di partenza della quindicesima prova del Mondiale di MotoGP?

I Tomba e i Rossi non esauriscono mai i miracoli. Ravvivano continuamente i nostri sogni di comuni esseri umani. Riaccendono sempre un altro sorriso unico, beato, sui nostri volti e nei nostri occhi. Non ci appagano mai, proprio perché ci hanno viziati. Facendosi amare ancora di più, se possibile. Come Valentino, che s’è ripresentato claudicante dopo la rovinosa caduta, la doppia frattura alla gamba e l’operazione, si vedeva che soffriva mentre si appoggiava ad una stampella, si vedeva che temeva il responso del test medico di ammissione alla gara, eppure, come se niente fosse, ha cavalcato il suo bolide da 270 cavalli, un bisonte di 160 chili, e l’ha fatto volare dal via al traguardo. Già, il traguardo, un’altra parola che, nel paradiso dei fenomeni, cambia significato. Perché, per noi, l’hanno già abbondantemente superato, comunque finisca la prossima gara.

Tags: Alì, Bolt e… Tomba!, Carl Lewis, come solo Pelè, federer, GP Aragon 2017, Jordan, Maradona, Messi, moto gp, recupero lampo, valentino rossi, Valentino Rossi magico, vincenzo martucci

Condivisione...

Articolo precedente
WTA Tokyo, capitomboli di Muguruza e Kerber. Nel tennis femminile non si capisce più nulla
Articolo successivo
Quando vince il Peter Pan della bicicletta, vincono proprio tutti…

Nota sull’autore: Vincenzo Martucci

Napoletano, 34 anni alla Gazzetta dello Sport, inviato in 8 Olimpiadi, dall’85, ha seguito 86 Slam e 23 finali Davis di tennis, più 2 Ryder Cup, 2 Masters, 2 British Open e 10 open d’Italia di golf. Già telecronista per la tv svizzera Rsi; Premio Bookman Excellence.

Post correlati

  • MotoGP, intervista a Miguel Oliveira: “La carriera passa, l’etica resta. Per sempre”
  • MotoGP: intervista a Brad Binder, il pilota con le iniziali sulla carena
  • Pentola a pressione Ferrari, che cosa resta di Baku?
  • Vettel – Hamilton, fine di un’amicizia durata fin troppo poco
  • WorldSBK: intervista ad Axel Bassani, il rookie che lotta con i migliori
  • Senna vivo, indelebile. Il ricordo del grande campione a 23 anni dalla morte

Ultimi articoli

  • Il club degli stoici gaudenti
  • Wilson festeggia il quarto anno di collaborazione con il Roland-Garros
  • Fritz reagisce al pubblico giacobino. Guga fu graziato, la Hingis finì male…
  • Spalletti e de Laurentiis. Pochettino e i ricicli
  • Davide contro Golia: signore e signori, la FA Cup (parte due)
  • Rien ne va «Mou»

Sport Senators

Le grandi firme di 45 Olimpiadi, 8 mondiali di calcio, 86 tornei del Grande Slam, 13 Tour de France, 43 giri d’Italia, 20 GP di Formula 1, 31 Mondiali di Atletica leggera, 100 campionati Mondiali ed Europei di nuoto, ginnastica, scherma, judo, e tanti altri sport.

Accounts Social

  • Facebook
  • Twitter

Newsletter

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
Iscriviti!

Cerca

Sport Senators © 2018 - All Rights Reserved | Testata registrata al Tribunale di Milano. Registrazione n.168 del 30.05.2018. Direttore responsabile Vincenzo Martucci

  • Home
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
  • Accadde Oggi
  • Galleria
  • Sport per Tutti
  • TennisVintage
  • Privacy policy

Continuando la navigazione, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi