La Francia s’aggrappa ai vecchi  moschettieri! |
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
La Francia s’aggrappa ai vecchi  moschettieri! |
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Tennis

La Francia s’aggrappa ai vecchi moschettieri!

Da Vincenzo Martucci 31/10/2019

I giovani Ugo Humbrert e Corentin Moutet stanno arrivando ma intanto a Parigi-Bercy i "padroni di casa" rimasti in corsa negli ottavi sono ancora Chardy. Monfils e Tsonga. E i sogni di gloria futura si appuntano più sulle stelle baby: Harold Mayot, Valentin Royer e Diane Parry, che chiuderà l’anno al numero 1 del mondo

Se il pubblico del Roland Garros, molto legato ai club e quindi esperto di tennis, è giacobino, quello di Bercy, molto più giovane e irruento, è calcistico. Di sicuro, come sottolinea il francese Jeremy Chardy che ha appena battuto a sorpresa Medvedev: “In questo palasport, senti che la gente è con te, anzi, più vai male più ti sostiene. E questo dà tanta energia in più”. Ma può succedere anche il contrario, come ricorda il francese Henri Leconte che perse con McEnroe nell’88: “Era come stare al circo, la gente fischiava me e applaudiva John, forse quel giorno solo i giudici e i raccattapalle non mi insultarono”. Inferno e paradiso, insomma, così come i media francesi: vuoi tifosi appassionati, vuoi critici severi, soprattutto ora che i “Moschettieri 2”, Richard Gasquet (anni 33), Jo Wilfried Tsonga (34), Gael Monfils (33) e Gilles Simon (34), si stanno eclissando, e la “grandeur” di un paese così ricco e prodigo di risultati sta appassendo negli Slam come nei “top ten”. Lasciando coriandoli di speranze agli altri ultra-trentenni, Nicolas Mahut (37), Adrian Mannarino (31), Benoit Paire (30), Jeremy Chardy (32), Pierre Hugues Herbert (28).

Il futuro è nei tiri mancini del 21enne Ugo Humbert e del 20enne Corentin Moutet. Mentre il presente più credibile è ancora il 25enne Lucas Pouille, che ha deluso le aspettative di vertice, ma è comunque numero 21 Atp e, a gennaio, dopo tre anni, ha riportato un francese in una semifinale Slam, agli Australian Open, dopo che dal 2007 al 2016 ce n’erano stati almeno uno a stagione. Mentre non ci sono “galletti” semifinalisti nei Masters 1000, fino a quest’ultima tappa stagionale, da Benneteau a Bercy 2017, mentre dal 2005 ad allora ce n’era stato sempre almeno uno l’anno.

Humbert è 56 del mondo, Moutet è 97, hanno fatto meglio in classifica, ma di poco. Giocano tutti e due bene a tennis. Hugo, alto e magro, deve ancora formarsi di fisico, s’è fermato già un anno e mezzo per infortunio, poi ha vinto sei tornei Challenger, l’anno scorso è entrato per la prima volta nei top 100 e a luglio di quest’anno s’è fatto notare sull’erba di Wimbledon infilando Monfils ed Auger-Aliassime, col suo bel tennis classico e le eleganti volée. Che sfoggerà alle Next Gen Atp final del 5-9 novembre al Palalido di Milano. Corentin è alto appena 1.75, che nel tennis moderno è un handicap, ma più muscoloso del compagno, fonda il suo gioco sulle gran sbracciate di dritto con le quali due anni fa al Challenger di Brest ha superato in finale Tsitsipas, e quest’anno a Wimbledon ha sorpreso Dimitrov in cinque set, dopo aver superato le qualificazioni. Poi, però, ha disputato soprattutto Challenger, prima di rientrare in tabellone a Parigi Bercy come lucky loser e dar fastidio per un set a un opaco Novak Djokovic. Senza però sfruttare il vistoso calo del numero 1 del mondo almeno nel primo set,  che sembrava ormai suo.

Humbert e Moutet non sono stati dei fenomeni a livello junior e non lo sono a livello pro. E i sogni di gloria del tennis francese guarda più alle stelle baby, Harold Mayot e Valentin Royer, numero 5 e 12 della classifica mondiale junior, e soprattutto alla 17enne Diane Parry, neo campionessa del Masters juniores che chiuderà l’anno al numero 1 del mondo. Chissà. Intanto, la polemica serpeggia: è giusto o no che che la Federazione apra le sue porte ai gruppi privati, e come allargare maggiormente la base? I quattro Moschettieri, non svestiranno pantaloncini e magliette, saranno subito coinvolti come testimonial. A cominciare dai mori Monfils e Tsonga, traino fondamentale per reclutare forze nuove e soprattutto fisici da strappare al calcio e agli altri sport di squadra in un mega progetto nelle periferie delle grandi città.

 

*articolo ripreso da SuperTennis.tv

Condivisione...

Articolo precedente
Ali-Foreman quarantacinque anni dopo, la leggenda continua…
Articolo successivo
WTA Finals: le donne… che non ti aspetti

Nota sull’autore: Vincenzo Martucci

Napoletano, 34 anni alla Gazzetta dello Sport, inviato in 8 Olimpiadi, dall’85, ha seguito 86 Slam e 23 finali Davis di tennis, più 2 Ryder Cup, 2 Masters, 2 British Open e 10 open d’Italia di golf. Già telecronista per la tv svizzera Rsi; Premio Bookman Excellence.

Post correlati

  • Giovani, bravi e corretti: Sinner-Musetti che manifesto dei nextgen!
  • Coppa Davis, Francia in finale: fuori la Spagna
  • “Crescere insieme, senza strappi: questo è l’obiettivo. E Berrettini l’ha capito subito!”
  • WTA Finals: le donne… che non ti aspetti
  • Bravo, esempio Cilic
  • Addio, cara, vecchia Davis. Ma ora, almeno, cambiate nome alla Coppa Tv che avete creato!

Ultimi articoli

  • Il braccio sinistro della legge
  • Tutto è possibile, ma solo per chi crede in se stesso e negli altri…
  • L’Union(e) fa la forza, alla scoperta dell’Union Berlin e dell’Union St. Gilloise (II parte)
  • Indian Wells, Sinner vola agli ottavi e sfida Wawrinka. Nel frattempo Alcaraz fa 100!
  • Costretta a battere il Galles, l’Italrugby cede alla pressione
  • La storia si inchina alla Shiffrin che supera Stenmark!

Sport Senators

Le grandi firme di 45 Olimpiadi, 8 mondiali di calcio, 86 tornei del Grande Slam, 13 Tour de France, 43 giri d’Italia, 20 GP di Formula 1, 31 Mondiali di Atletica leggera, 100 campionati Mondiali ed Europei di nuoto, ginnastica, scherma, judo, e tanti altri sport.

Accounts Social

  • Facebook
  • Twitter

Newsletter

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
Iscriviti!

Cerca

Sport Senators © 2018 - All Rights Reserved | Testata registrata al Tribunale di Milano. Registrazione n.168 del 30.05.2018. Direttore responsabile Vincenzo Martucci

  • Home
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
  • Accadde Oggi
  • Galleria
  • Sport per Tutti
  • TennisVintage
  • Privacy policy

Continuando la navigazione, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi