Champions di spine
Champions di spine. Brutta Inter, a San Sebastian, salvata dai cambi e dalla flessione di una Real Sociedad che, per 70’, l’aveva buttata alle corde e, nei round introduttivi, addirittura fuori dal ring: palo del tarantolato Barrenetxea,…
Il portiere di notte
I primi morsi di Champions ci regalano lo squillo di un portiere. Ivan Provedel. Era il 95’, e fin lì il Cholismo la stava spuntando sul Sarrismo. Oggi, rete di Barrios; nel Novecento, secolo più serio, autorete di Kamada. Lazio uno, Atletico…
Cinque indizi cosa fanno? Spiccioli di Napoli
L'Inter si gode The Thuram Show, il Milan non riesce a venirne a capo. Napoli, un punto in due partite, già con la testa alla Champions?
E mo’ sono cavoli
E mo’ sono cavoli. Non tanto per il risultato, che pure è un pugno sul tavolo: Juventus-Lazio 3-1 (occhio: la Lazio, capace di battere il Napoli a Napoli). Per i gol: due Vlahovic e, in mezzo, uno Chiesa. Per un totale, dopo quattro turni, di…
La fionda di Davide
La vince con i nuovi, Spalletti. Frattesi al posto di Tonali sfonda il muro ucraino con due gol in mezz’ora, sotto la dittatura azzurra, a conferma di un timing d’inserimento che il Mancio aveva colto in tempi non sospetti (e Inzaghino, …
La Champions dei “ritorni”
Riecco la Champions, Banca centrale europea del calcio. Caccia al Manchester City del Pep, senza dimenticare che, la scorsa stagione, il nostro calcio produsse tre finaliste: l’Inter proprio lì; la Roma in Europa League; la Fiorentina…
E Magnanelli?
Prima di tutto, standing ovation per il Bologna. Non più il pugile suonato dal Milan, ma un Alì svolazzante come una farfalla e pungente come un’ape. Zirkzee falso nueve, Ndoye e Orsolini larghi sulle ali, Ferguson a cogliere l’attimo…
La clausola Osimhen
Non tanto per i gol: il primo, molto bello (al volo, su percussione di Di Lorenzo); il secondo, «normale», su ennesimo tocco in profondità del capitano. Soprattutto per la «sveglia» data a Politano che, subito dopo aver pareggiato il …
Ibra, un Achille con il suo Tallone
No, non si può liquidare Zlatan Ibrahimovic in un servo-verso: e per giunta in coda al traffico dell’ultima domenica di campionato. Ha ragione il gentile Marco Poli. Ibra è stato un fuoriclasse, metà Nureyev e metà Al Capone. Già le …
Rien ne va «Mou»
Rien ne va «Mou». Perdere così ti fa rimpiangere di non essere morto prima, magari nei quarti o giù di lì. Fa troppo male, un male che conosco, lasciarsi sfuggire una finale che non finiva mai, cominciata un mercoledì di maggio e terminata…
Juve – Napoli si decide al fotofinish
Il risultato è esploso in coda come una zuffa nel Bronx, dopo che per oltre 90’ si era nascosto, infìdo, tra i vicoli di un rustico equilibrio. La rete di Di Maria, concessa e poi annullata da un amletico Fabbri via Var per fallo, a monte, di …
L’isola dei noiosi
Fallito lo scritto con gli inglesi, sarebbe stato deleterio crollare pure all’orale con i (corti) maltesi. Deleterio e quasi impossibile. Bene o male, l’Italia è ottava nella classifica Fifa; loro, 167esimi. Li allena Michele Marcolini,…