Quella odierna è stata una giornata positiva per colori azzurri a Wimbledon con ben tre nostri giocatori che approdano alla seconda settimana. Oltre alla scontata vittoria del numero uno del mondo Jannik Sinner contro Pedro Martinez in tre rapidi set con concedendo, in tutto il torneo, appena 17 games e raggiungendo il 17esimo quarto turno in uno Slam. Piccoli record che altoatesino interessano poco perché come confermato in conferenza stampa con la solita freddezza: “ogni partita fa storia a se e non vuol dire che se arrivo più avanti senza grossi problemi alla prima difficoltà sarà meglio. Già lunedì contro Dimitrov sarà tutta un’altra partita in quanto il bulgaro gioca bene sull’erba ed ha colpi che fanno male.
Eroico Sonego
Una delle partite più belle giocate in questa prima settimana di questa edizione di Wimbledon 2025 è sicuramente a livello di intensità e di tifo quella che il torinese Lorenzo Sonego, ex 27 del mondo nel 2021, è riuscito a portare a casa grazie a tre tie-break vinti con la sicurezza dei grandi campioni. Sconfitto Brandon Nakashima 67(5) 76(8) 76(2) 36 76(3) e per la seconda settimana ai Championships a quattro anni dalla prima volta. Diventa così il quinto italiano di sempre con almeno due ottavi di finale all’attivo a Wimbledon. Affronterà Ben Shelton o Marton Fucsovics.
Una partita quella giocata sul mitico campo 14, quello proprio di fronte al campo centrale, che per oltre cinque ore ha emozionato i tanti tifosi che hanno riempito i pochi posti dando spettacolo sulle tribune fino all’ultimo punti. A metà del tie-break finale sono riapparsi anche i cori calcistici degli ultimi europei vinti.
Flavio Cobolli non si ferma più
Una delle notizie più belle della giornata è arrivata dal campo numero 12 dove il romano Flavio Cobolli sconfigge in tre set il ceco Jakub Mensik con il punteggio dimostrando di essere davvero in palla e di puntare ai primi 20 posto del ranking anche perché a 23 anni raggiunge per la prima volta gli ottavi in un torneo dello Slam entrando nelle ristretta cerchia degli azzurri che ci sono riusciti fino ad ora. Per la precisione Cobolli è il nono italiano dell’Era Open ad arrivare alla seconda settimana di Wimbledon dopo Adriano Panatta, Davide Sanguinetti, Gianluca Pozzi, Andreas Seppi, Matteo Berrettini, Lorenzo Sonego, Jannik Sinner e Lorenzo Musetti.
Flavio che in conferenza stampa si presenta con un fare sornione ma sempre con la battuta pronta, prima di tutto rassicura i giornalisti italiani sul fatto che è riuscito a trovare casa vicino ai campi dopo che era stato ‘sfollato’ dove era in precedenza. “Mi sono mosso molto meglio di lui oggi – cosi Flavio ai giornalisti – e sono contento che sto riuscendo ad esprimere al meglio il mio potenziale. Mi sento bene, mi muovo bene e riesco a fare il mio gioco anche su questa superficie”.
Una sorta di rivincita personale per il giocatore allenato da papà Stefano che fino a qualche tempo fa veniva ‘tacciato’ di essere un giocatore un po’ troppo leggerino e senza colpi. Invece non solo sta dimostrando di avere anche questi oltre che alla solita tigna ed alla consueta forza mentale che l’hanno sempre caratterizzato.
Ora sulla sua strada ci sarà il croato Marin Cilic, finalista qui nel 2017, che ha ritrovato lo smalto dei vecchi tempi. Con questo risultato Cobolli è entrato virtualmente tra i primi 20 giocatori del mondo.
Che peccato Elisabetta
Il rammarico più grande della giornata arriva dal tabellone femminile con l’eliminazione al terzo turno della nostra ultima superstite Elisabetta Cocciaretto che è stata sconfitta al tie-break del terzo set dalla svizzera diventata mamma nel 2024 Belinda Bencic.
Una partita combattutissima, quella giocata sul campo numero 18, che dopo uno primo set vinto dall’elvetica per 6 a 4 è stata sospesa per la pioggia per oltre due ore. Alla ripresa l’italiana è stata brava a prendere in mano le redini del gioco ed a vincerlo per 63 con grande determinazione. Nel terzo come confermato da lei stessa in conferenza stampa sul 4 a 3 e servizio le è mancato l’allungo vincente ed al tie-break finale la svizzera ha fatto prevalere la sua maggiore esperienza. Peccato perchè ancora una volta la 24 di Fermo è arrivata ad un passo da un altro grande risultato cosi come lo scorso anno quando raggiunse sempre gli ottavi ma a Parigi.
Da Wimbledon, Daniele Flavi