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Pallavolo

Miracolo-Conegliano: batte tre infortuni! Perugia-Civitanova, vince il pubblico?

Da Carlo Gobbi 06/05/2018

Egonu e Gibbemeyer non bastano al Novara: scudetto donne a super Wolosz e Fabris. In gara4 uomini ottimo Juantorena, il tricolore si assegna oggi a Perugia

 La stagione sta per avviarsi alla sua degna conclusione. Domenica al Palaverde di Villorba, teatro di un Sisley indimenticabile, la squadra di Conegliano targata Imoco ha conquistato il suo secondo scudetto. Fra tre giorni, questa domenica, al PalaEvangelisti di Perugia si concluderà anche il campionato maschile con l’attesa gara5 tra SirSafety e Lube Civitanova. Contemporaneamente le due gare di finale per la promozione in A1, uomini e donne. Un gran finale dunque per gli appassionati. Poi le finali di Champions. Intanto scaldano i motori Mazzanti con le girls azzurre e Blengini al via con i guerrieri per una stagione estiva che culminerà con i mondiali, in Giappone e Italia. Alè!
    L’Imoco ha vinto in quattro gare, schiantando Novara. Brutta tegola per Massimo Barbolini, modenese di San Faustino, gran signore del volley. Quanto avrebbero da imparare certi allenatori del calcio abituati a non salutare mai l’avversario al fischio finale di ogni gara. Era partita bene Novara, aggiudicandosi gara1 con una bravissima Piccinini. Ma la Picci non è eterna. A 39 anni giocare ogni tre giorni non è semplice. Il rendimento della capitana, intramontabile esempio per dedizione, classe, esperienza, sorriso, è stato inferiore alle attese. In gara4 dignitosa. Non certo colpa sua la dèbacle. Quando le tricolori si sono affidate alla sola Paola Egonu, assistita da un’ottima Gibbemeyer, contro lo strapotere delle venete. Una prestazione in calo costante per le piemontesi. Male Skorupa in regia, una delle sue peggiori partite, devastata in trasmissione da un Lucchetta spietato. Invisibili Enright e Plak. Poco efficace Chirichellla. Agli sgoccioli anche Sansonna, solo due anni fa libero in nazionale.
   Per Santarelli, giovane emergente tecnico di Conegliano, è stato un trionfo. Ha presentato un sestetto fortissimo, in forma perfetta, guidato da una splendida Wolosz, davvero Mvp dell’ultimo match, con la mano pesantissima di Samanta Fabris, che ha sgominato con il suo braccione mortifero le resistenze delle novaresi. Una macchina da guerra perfetta, dove la romagnola Melandri, eterna riserva, ha offerto una splendida mano avendo in panca le infortunate Folie e De Kruijf. Conegliano ha vinto nonostante tre infortuni in stagione. Subito al via aveva perduto, in ottobre addirittura, Megan Hodge, poi rimpiazzata dalla moretta Lee, quasi mai utilizzata. Un successo anche nel pubblico. Conegliano, definito “piccolo paese di 35mila abitanti” dall’inviato della Gazza…35mila sono tanti, pochi se paragonati a un quartiere di Milano, Calvisano quando ha vinto il primo scudetto del rugby ne contava 6300…! Ha compiuto un vero miracolo sportivo. Vincendo con una organizzazione societaria perfetta e riempendo ogni domenica il Palaverde di pubblico festante, tra cui notato sempre presente Maurizio Paniz, per lunghi anni colonna del Belluno pallavolo, ex deputato al Parlamento di Forza Italia, grande appassionato di volley. Successo su due fronti per un club al quale auguriamo un altro successo in finale di Champions, a Bucarest. Ma sulla strada troverà il Vakifbank di Giovanni Guidetti, altro modenese, non di San Faustino, ma di Monte Sabotino. Auguri.
    Il fattore campo pare diventato legge nel volley maschile. A Civitanova non si vince. Come a Perugia. Staremo a vedere cosa succederà domenica. Per ora, parità perfetta: due vittorie per parte. A ogni partita, la squadra di casa sorretta dall’appoggio tonante del suo pubblico, ha superato l’avversaria giocando molto meglio. Gare serrate, equilibrate, combattutissime, incerte, vibranti, con pallavolo da finale olimpica. Il meglio che si possa vedere sul taraflex. Mentre in gara due e tre si sono verificati alcuni spiacevoli scontri verbali tra le tifoserie, anche con intervento della Polizia per sedare gli animi surriscaldati, in gara4 tutto è filato liscio. Merito dei giocatori, che hanno pensato solo a giocare bene evitando pericolosi duelli verbali a rete. Merito anche dei dirigenti, intervenuti per annacquare le intemperanze. Molto merito degli arbitri, bravissimi nel sedare ogni tentativo di mini-rissa. Ma sui nostri arbitri è fin troppo facile fare affidamento. Nel globo, sono considerati i migliori. Chiunque salga sul podio oppure operi da secondo, è sempre una garanzia. Chapeau, volentieri.
    In gara4 va sottolineato l’exploit di Juantorena. Osmany, quello dei divani, ormai Lucky gli ha assicurato il dopo volley: aprire un emporio di divani sarà obbligatorio e per l’italo-cubano che ha sciorinato una prestazione superba per la gioia di Fabio Giulianelli, il patron che si ricordava di un altro primo maggio. Nel 2006, quando conquistò sul Sisley il suo primo scudetto al palasport di Pesaro. Martedì sera, a gara conclusa e vinta, Giulianelli si cullava teneramente la nipotina, come ogni bravo nonno… Una prova maiuscola di tutta la Lube. Di là un rendimento inferiore dei posti quattro, ma anche dei due centrali. Atanasijevic, al quale l’ispirato… e spiritato.. Lucky ha regalato un allungamento in Assatanasijevic: si scrive così, Andrea? Ha cercato opporre un argine. Ma i muri erano tutti per lui, logicamente. E proprio a muro, undici contro tre, la Lube ha fatto la differenza.
   Per la finalissima, non basterebbe il Forum di Assago. Il PalaEvangelisti, ex capannone rimediato a forza di rappezzi, sarà insufficiente. Un suggerimento a Gino Sirci, il funambolico effervescente, dinamicissimo, presidente: lo prenda in mano, lo butti giù e si costruisca un impianto vero. Non in sei anni, come vergognosamente accaduto a Milano con il Palalido, non ancora agibile, seppur quasi pronto…! Perugia e il suo pubblico magnifico, ben lo meritano. E ora, a voi. E vinca il migliore. Non citiamo Nereo Rocco col suo “speremo de no”, perché tanto lo sanno già tutti. Sarà il fattore campo a decidere? Bernardi al suo primo scudetto contro Medei, lui pure deb per il titolo. Alè!
    A Siena è andato il primo round su Spoleto per la promozione in A1. Cichello ha superato Luca Monti al tie-break. Si gioca in Umbria. In pochi chilometri, si celebrano due eccezionali sfide del volley. E nel Venturi gioca il giovane Matteo Bertoli, figlio di Franco, oggi consigliere federale, grande capitano azzurro e protagonista di campionati indimenticabili a Torino, Modena, Milano. Nel femminile, due squadre in finale a sorpresa. Chieri per due volte ha espugnato il palasport di Cuneo, superando al tie-break una squadra costruita per la promozione. Imitata dalla straordinaria San Giovanni Marignano, pure in tre round su Orvieto. Le romagnole dovranno abbandonare l’impianto di casa emigrando nella vicina Rimini. Partono domenica in casa, sorrette dal pubblico di un piccolo paese, di 7300 abitanti (qualcuno sostiene 9mila, chi avrà ragione?). Basteranno per riempire il PalaFlaminio? Mercoledì ritorno in Piemonte. Eventuale spareggio domenica ancora in Romagna. Staremo a vedere come andrà a finire. Per Stefano Saia, coach milanese di San Giovanni, un’altra promozione in due anni. Chapeau!
CARLO GOBBI
Tags: carlo gobbi, finali scudetto, Miracolo-Conegliano: batte tre infortuni! Perugia-Civitanova, Pallavolo, vince il pubblico?

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Nota sull’autore: Carlo Gobbi

È il giornalista più poliedrico del panorama nazionale. Oltre a 7 Olimpiadi, 6 Mondiali e 15 Europei di pallavolo, e 139 test match di rugby, ha seguito oltre 20 Mondiali ed altrettanti Europei di ginnastica, judo, hockey, ghiaccio, pallamano, pesi, tiro.

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