Perché in Italia abbiamo i campionati italiani per i Gruppi Militari e per gli altri?
Che cultura motoria e sportiva abbiamo in Italia?
La scuola e lo sport in Italia!
I nostro è un “miracolo all’italiana”.
PREMESSA
Le discipline sportive che tradizionalmente hanno rappresentato il serbatoio delle medaglie olimpiche, come la scherma, il nuoto e il ciclismo su strada, hanno deluso le aspettative dei vertici del C.O.N.I., ma il medagliere alla fine parla chiaro: 40 medaglie (mai prima d’ora!) e tutti sul carro del vincitore!
Il miracolo all’italiana!
I MILITARI
Il 70% degli atleti presenti ai Giochi Olimpici di Tokyo, 270 su 384 provengono dalle Forze Armate.
Gli atleti in divisa si allenano tutti i giorni nei Centri Sportivi dei diversi corpi che sorgono in diverse zone d’Italia e lo stipendio è pagato dallo Stato.
Discutiamone:
– c’è chi si chiede se sia giusto che il loro stipendio sia pagato per praticare sport, visto che per diventare campioni olimpici gli allenamenti sono giornalieri o quasi;
– c’è invece chi sottolinea che senza il supporto delle Forze Armate (e in generale dello Stato), soprattutto gli sport “minori” non avrebbero finanziamenti a sufficienza per creare atleti eccellenti.
LE DOMANDE CHE MI PONGO
1) Se questi atleti non avessero avuto tutte queste possibilità avremmo ottenuto lo stesso risultato?
2) Le diverse Federazioni Sportive Nazionali hanno predisposto una “programmazione” per il dopo Tokyo?
3) Esistono “Progetti per la scoperta dei talenti?
4) Si investe per valorizzare l’Educazione Fisica e Sportiva nella scuola?
5) Perchè li chiamiamo “sport minori”? Lo sport non ha una classificazione “minore” o “maggiore”, lo sport è sport e basta!
TUTTO IL MERITO VA AL C.O.N.I.
E’ giusto?
Ai 129 atleti tra Esercito (47), Carabinieri (38), Aeronautica Militare (30) e Marina Militare (14), si aggiungono i 141 atleti dei Corpi Civili: Polizia di Stato (72), Guardia di Finanza (48), Polizia Penitenziaria (20) Vigili del Fuoco (1), e molti di questi atleti sono “andati a medaglia” ………. ma il merito se lo prende il C.O.N.I, che riceve soldi pubblici per la preparazione olimpica degli atleti. Un’ambiguità di fondo tutta italiana.
IL MERITO E’ DI ALTRI
Diamo il merito:
– ai “volontari” che operano nello sport in Italia, con pochi mezzi, con grandi sforzi, ma con tanta volontà;
– alle piccole Società Sportive e ai loro Istruttori e Allenatori che spesso “mal retribuiti” operano con passione;
– agli Insegnanti di E.F., che nonostante le palestre scolastiche “ridicole”, le ore di E.F. insufficienti, promuovono l’attività motoria e sportiva tra i giovani;
– ai Dirigenti con la D maiuscola che nonostante tutto si adoperano per il bene dei giovani.
LA CULTURA SPORTIVA ITALIANA
In Italia nella Scuola Primaria l’Educazione Fisica è un “optional”, nella Scuola Secondaria di 1° e di 2° solo 2 ore settimanali (siamo la maglia nera in Europa!), all’Università è una farsa e …….. nonostante tutto siamo nella “TOP TEN” del medagliere olimpico di Tokyo 2020.
Se solo facessimo qualcosa in più saremmo sul tetto del mondo!
Qualcosa in più:
– aumentare il numero delle ore di Educazione Fisica e Sportiva a Scuola;
– creare Insegnanti e Tecnici competenti e le Facoltà di Scienze Motorie dovrebbero essere maggiormente coinvolte in tal senso;
– predisporre un “serio” programma relativo all’Educazione Motoria e Sportiva e non presentare progetti che dopo 2-3 anni svaniscono nel nulla;
– costruire palestre e impianti polivalenti;
– diffondere una corretta cultura motoria e sportiva in famiglia, a scuola e nelle Società Sportive;
– progettare per il futuro e non vivere alla giornata;
– confrontarsi con gli altri Paesi a livello Internazionale;
– credere che l’attività motoria e sportiva sia ESSENZIALE (e non il contrario (vero…. politicanti!).