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Calcio

Povera Inter: il PSG l’ha trattata come una squadra di serie B e D francesi…

Da Gennaro Bozza 10/06/2025

Solo quattro squadre transalpine hanno subito più gol contro il Paris Saint Germain che ha bistrattato la squadra di Inzaghi: una di metà classifica di Ligue 1, due retrocesse in Ligue 2 e una che gioca nella quarta serie!

La clamorosa, sia nel punteggio che nel significato tecnico, sconfitta dell’Inter nella finale di Champions League col Paris Saint Germain ha avuto, come conseguenza, analisi contrastanti nel giudizio della critica sportiva. Ne sono venute fuori valutazioni anche opposte fra esse o addirittura sensazionali ribaltoni, dall’esaltazione del “mago” Inzaghi e dell’Inter “divina” alla stroncatura senza attenuanti dopo lo 0-5 col Psg, con l’allenatore come principale bersaglio. Le analisi si possono condensare in due grandi filoni: l’Inter che ha giocato malissimo; il Psg che è troppo più forte e gioca nettamente meglio.
In entrambi i casi, la pecca più evidente è la totale mancanza di ragionamento “scientifico” su quello che è accaduto, non solo nella finale, ma anche in precedenza. Certo, qualcuno ha scritto che “forse” si era sbagliato a valutare le “grandi prove” dell’Inter contro Bayern e Barcellona, ma è un comodo paravento per nascondere l’incapacità di osservare bene quello che succede in campo a prescindere dal risultato. Il quale risultato, al netto di clamorose sviste arbitrali, deve essere considerato giusto anche se una squadra che attacca per 90 minuti viene battuta da un avversario che fa una sola azione, perché se non è stata capace di segnare nonostante la superiorità sul campo e l’avversario lo è stato, sia pure con una sola azione d’attacco, vuol dire che ha sbagliato e l’avversario no, quindi il risultato è corretto. Diverso il discorso se si parla di “significato tecnico” e qui la squadra che ha attaccato per 90 minuti ha dimostrato di avere un gioco superiore, vanificato dagli errori, ma resta comunque la dimostrazione di superiorità tecnica e tattica.
Il problema nasce quando si va dare il giudizio su questo tipo di partita, sia nell’analisi complessiva, sia nei voti a squadre e giocatori. Di qui è nata l’esaltazione esagerata di un’Inter in grado di vincere la Coppa nonostante nelle sfide contro Bayern e Barcellona, sfide vincenti comunque senza “rubare”, ci siano state situazioni molto fortunate in campo (pali e traverse degli avversari, che hanno costruito un maggior numero di occasioni da gol) e fuori (infortuni che hanno tolto di mezzo alcuni importanti protagonisti), oltre a errori soprattutto del tecnico del Barcellona, Flick (l’inutile sostituzione di un attaccante, Torres, con un altro attaccante, Lewandowski, a 2’ dalla fine, in vantaggio 3-2, quando si doveva solo controllare il gioco). Ma, ancor di più, a definire la “casualità” del successo in semifinale c’è il gol del 3-3 originato da una azione di contropiede, invece che di un attacco “a percussione” come succede quando una squadra si butta in avanti alla disperata ricerca del gol nei minuti finale, a mettere in evidenza una volta di più i clamorosi errori del Barcellona. E in quell’azione, alla fine, al centro dell’area catalana non c’è un attaccante interista, come dovrebbe essere, ma un difensore, Acerbi, solo lui e nessun altro compagno di squadra. In pratica, un’azione casuale su iniziativa personale di un difensore che segna sul lancio dell’esterno, mentre gli attaccanti sono “latitanti”. Non è l’atteggiamento tattico giusto di chi deve rimontare nei pochi minuti rimasti. Eppure, da quell’azione viene fuori l’analisi di un’Inter eccezionale!
Vale la pena ricordare un vecchio articolo di Gianni Mura, di una ventina di anni fa, nel quale il giornalista, sulle pagine di Repubblica, citava le pagelle di un giornale inglese per una partita dall’andamento particolare. Una squadra era stata messa sotto dagli avversari che, per sfortuna (pali e traverse), per errori propri o per salvataggi miracolosi del portiere, non erano riusciti a segnare, ma erano stati battuti per un gol nato nell’unica occasione creata dalla squadra dominata per 90’. I voti alla squadra vincente, ripeto: quella che era stata chiusa nella sua metà campo per tutta la gara, tranne un paio di casi, andavano dal 3,5 al 5,5! E Gianni Mura esaltava quel giornalismo dicendo che in Italia i voti sarebbero stati al contrario. Il risultato era corretto, il significato tecnico era opposto e i voti avevano giustamente descritto la realtà di quella partita.
In Italia, purtroppo, si continua a dare i voti in base al risultato e non alla prestazione, cosa che poi provoca le “sorprese” che non sono affatto sorprese.
Da un lato c’è stata l’esaltazione acritica dell’Inter che si è trasformata in condanna quando non si sono più verificate le condizioni precedenti: episodi fortunati, errori degli avversari, infortuni di alcuni dei migliori giocatori avversari. Dall’altro lato, in contrapposizione e con scarsa fantasia, si è elevato il Psg a squadra “mostruosa” per spiegare cosa è successo. Anche in questo caso, il metodo “scientifico” è andato a ramengo! E qui è meglio chiarire bene.
Che il Psg sia fortissimo non è assolutamente da mettere in dubbio, che stia giocando “da squadra” grazie al tecnico Luis Enrique è altrettanto certo, che abbia meritato di vincere la Champions e che lo abbia fatto superando 5-0 l’Inter (e poteva essere anche 6-0 o 7-0) non è minimamente in discussione. Cos’è allora che non va in questa narrazione della stampa italiana? Non va la radicalizzazione dell’analisi: eccezionale l’Inter prima della finale, disastrosa l’Inter in finale, celestiale il Psg, e quest’ultima definizione serve anche a chi vuole difendere l’Inter perché “come si fa a resistere contro questo Psg”? E siamo sempre lì, l’analisi della realtà viene messa da parte.
Proviamo a definire meglio il Psg, dopo aver ammesso che si è dimostrato degno del titolo e dopo aver messo in dubbio che ci sarebbe stato lo stesso risultato se in finale ci fosse arrivato il Barcellona (opinione personale, citata solo per dovere di cronaca). E per farlo c’è un solo sistema: esaminare tutti i risultati del Psg in questa stagione: campionato, Coppa di Francia, Supercoppa di Francia, Champions League. In fondo a questo articolo trovate l’elenco completo, qui provo a fare un elenco delle indicazioni principali. Il punto principale è questo: chi altro ha fatto la stessa fine dell’Inter quando ha giocato contro il Psg? Beh, pochi, anzi, pochissimi e, tranne un paio di casi, non certo squadre di altissimo livello.
Un 4-1 con lo Stoccarda in Champions, un 5-2 e un 7-0 col Brest in Champions, e queste sono le sole due squadre di medio livello. Poi, un 6-0 in campionato con il Montpellier, che si è classificato ultimo e retrocesso con soli 16 punti, a meno 18 dalla quart’ultima, a meno 14 dalla penultima, 79 gol subiti, peggior difesa della Ligue 1; un 6-1 in campionato col St. Etienne, penultimo e retrocesso, 77 gol subiti; e infine un 7-0 in Coppa di Francia con lo Stade Briochin, squadra della National 2, la quarta categoria francese, praticamente come la serie D italiana!
Ecco, togliendo il 4-1 dello Stoccarda, le squadre che hanno fatto peggio dell’Inter contro il Psg in questa stagione sono solamente quattro: una di metà classifica (Brest), due retrocesse in Ligue 2 (St. Etienne e Montpellier), una di serie D (Stade Briochin). Quindi, solo quattro squadre francesi, di cui tre di caratura molto bassa o peggio, hanno preso dal Psg più gol di quanti ne ha incassati l’Inter nella finale Champions. Tutte le altre squadre che hanno affrontato i parigini, in special modo in Champions, si sono comportate molto meglio.
Ed è chiaro che il punto principale non è il semplice dato statistico, il punto principale è la sostanza concreta dell’analisi: il Psg “stellare” descritto dai commentatori, alla fine, è più “terreno” di quanto si pensi. Ci si può giocare alla pari, poi si perde perché è una squadra fortissima, ma non si viene umiliati. E i riferimenti danno l’esatta immagine delle partite del Psg.
Ne ha giocate 58: 34 in campionato, 6 in Coppa di Francia, una in Supercoppa di Francia, 17 in Champions League, con un totale di 43 vittorie, 8 pareggi e 7 sconfitte, 92 gol segnati, 35 subiti.
La distinzione completa: uno 0-0; sette 1-0; due 0-1; sette 1-1; un 2-0; uno 0-2; quattro 2-1; due 1-2; cinque 3-0; sette 3-1; un 1-3; un 3-2; un 2-3; sei 4-1; sei 4-2; un 5-0 (Inter); un 5-2; un 6-0; un 6-1; due 7-0.
In 17 partite su 58 c’è un distacco di 3 gol e più, nelle altre 41 c’è un normale rapporto di equilibrio che testimonia comunque una superiorità evidente del Psg, visto che ne ha vinte 26, pareggiate 8 e perse 7. Ma, e siamo sempre allo stesso punto, una squadra vincente, non una “invincibile armata” come è stata descritta nel 5-0 all’Inter.
Tutto questo, in conclusione, acuisce le pecche dei nerazzurri e in particolare dell’allenatore, ma dimostra anche l’emotività dei giudizi nelle analisi del calcio, che è sì uno sport in cui la componente casuale è alta, fra errori, sfortuna, infortuni, arbitri e circostanze eccezionali, ma che conserva, nel lungo periodo, una “precisione scientifica” del comportamento di una squadra, dei suoi pregi e difetti. In fin dei conti, basterebbe guardare le partite senza osservare il tabellone del risultato per capirne molto di più.

PARIS SAINT GERMAIN 2024-2025

CAMPIONATO
Le Havre-Psg 1-4
Psg-Montpellier 6-0
Lilla-Psg 1-3
Psg-Brest 3-1
Reims-Psg 1-1
Psg-Rennes 3-1
Nizza-Psg 1-1
Psg-Strasburgo 4-2
Marsiglia-Psg 0-3
Psg-Lens 1-0
Angers-Psg 2-4
Psg-Tolosa 3-0
Psg-Nantes 1-1
Auxerre-Psg 0-0
Psg-Lione 3-1
Monaco-Psg 2-4
Psg-St. Etienne 2-1
Lens-Psg 1-2
Psg-Reims 1-1
Brest-Psg 2-5
Psg-Monaco 4-1
Tolosa-Psg 0-1
Lione-Psg 2-3
Psg-Lilla 4-1
Rennes-Psg 1-4
Psg-Marsiglia 3-1
St. Etienne-Psg 1-6
Psg-Angers 1-0
Psg-Le Havre 2-1
Nantes-Psg 1-1
Psg-Nizza 1-3
Strasburgo-Psg 2-1
Montpellier-Psg 1-4
Psg-Auxerre 3-1

COPPA DI FRANCIA
Lens-Psg 1-1
Espaly-Psg 2-4
Le Mans-Psg 0-2
Stade Briochin-Psg 0-7
Dunkerque-Psg 2-4
Psg-Reims 3-0

SUPERCOPPA DI FRANCIA
Psg-Monaco 1-0

CHAMPIONS LEAGUE
Psg-Girona 1-0
Arsenal-Psg 2-0
Psg-Psv Eindhoven 1-1
Psg-Atletico Madrid 1-2
Bayern-Psg 1-0
Salzburg-Psg 0-3
Psg-Manchester City 4-2
Stoccarda-Psg 1-4
Brest-Psg 0-3
Psg-Brest 7-0
Psg-Liverpool 0-1
Liverpool-Psg 0-1
Psg-Aston Villa 3-1
Aston Villa-Psg 3-2
Arsenal-Psg 0-1
Psg-Arsenal 2-1
Psg-Inter 5-0

Gennaro Bozza

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Nota sull’autore: Gennaro Bozza

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