Roma caput mundi? Roma quinto Slam? Forse no. Forse, più di ogni altro avversario, la tradizione stopperà le illuminate, massicce e infinite ambizioni del “deus machina” della Federazione tennis e padel, Angelo Binaghi. Comunque, l’incedere imperioso e convincente dello sport italico delle racchette è talmente positivo e travolgente da modificare anche le gerarchie degli sport nel nostro paese, dopo aver abbattuto altre barriere architettoniche e culturali. Partendo peraltro da sottozero, dov’era il tennis come immagine e risultati all’alba del 2000. Oggi, invece, addirittura, le due discipline madre, il popolarissimo calcio, e la regina degli sport, l’atletica leggera, devono aprire le porte al ridisegno del Foro Italico, l’ombelico delle massime competizioni ludiche nazionali, con lo stadio Olimpico di Roma e Lazio.
Il tennis è sempre più meritevole di chiamarsi Supertennis, come la geniale intuizione dell’unico canale televisivo di una federazione sportiva italiana (già del 2008), che ha riportato il prodotto in chiaro in tv. Supertennis è l’etichetta più appropriata per fotografare i successi agonistici e organizzativi della FITP, la federazione di tennis e padel aggregata al CONI che sbandiera il numero 1 del mondo, Jannik Sinner e la 4 (ora 6), Jasmine Paolini, con i loro allori Slam (i 3 vinti dal Profeta dai capelli rossi e le due finali della trottolina toscana), più il carico extra di successi fra cui l’oro olimpico di doppio di “Jas” con Sara Errani, la doppietta consecutiva di coppa Davis e l’urrà di BJK Cup. E’ anche 11 uomini tra i top 100 della classifica ATP con tanti coetanei del 23enne Sinner che si battono ad alto livello e 3/4 donne competitive sul circuito WTA. E’ anche record di tornei minori-palestra, è bum iscritti nelle scuole tennis e padel, ed è bum di incassi nei due tornei di spessore mondiale, gli Internazionali d’Italia di maggio a Roma (categoria Masters 1000, i super 9 subito dopo i 4 Slam) e le ATP Finals di novembre a Torino, coi migliori 8 singolaristi e le migliori 8 coppie della stagione. Due eventi che primeggiano su tutte le manifestazioni sportive nazionali, fortificando non solo le casse, la credibilità e le ambizioni della FITP ma producendo business per le aziende e lo sport in generale e indotto nelle aree specifiche. Oltre a nuovi posti di lavoro e a un ritorno d’immagine decisivo.
Fermare questa spinta è diventato impossibile prima per Sport e Salute, da sempre affiatata partner FITP, quindi anche per il Ministero dello sport e per il governo che capta le opportunità prodotte da una simile eccellenza. Opportunità che, da Roma e Torino, si sono allargate a Bologna (per la Davis), puntano su Milano e sbarcheranno magari al sud per creare l’Eldorado mondiale di sport & turismo.
Vincenzo Martucci (Tratto dal messaggero del 12 marzo)