Le braccia e lo sguardo al cielo. Barbora Krejcikova, 28 anni, ora n. 32 del mondo ma ex n. 2 in singolare ed ex n. 1 in doppio, dopo aver conquistato il Roland Garros nel 2021, va a prendersi il suo secondo sigillo Slam trionfando sui sacri prati dell’All England Club; con un pensiero, certamente, alla sua storica allenatrice, Jana Novotna, campionessa a Londra nel 1998, mancata a causa di una grave malattia nel 2017.
La Repubblica Ceca splende nuovamente sull’erba. Dopo Martina Navratilova, Jana Novotna, Petra Kvitova e Marketa Vondrousova, oggi è il momento di Barbora Krejcikova. La tennista ceca supera la nostra splendida Jasmine Paolini in tre set, con lo score di 6-2 2-6 6-4, in due ore di gioco, grazie ad un tennis solido, fluido e grazioso e, soprattutto, facendo la differenza alla battuta.
Tanta delusione per l’azzurra che si è difesa come un leone, sfoderando, dal secondo set in poi, tutta la sua grinta e il suo gioco spumeggiante. Notevole il percorso dell’ex n. 2 del mondo Krejcikova che giunge alla sua seconda finale Slam dopo aver superato Kudermetova, Volynets, Bouzas Maneiro ma, soprattutto, Collins, l’ex camionessa Slam Ostapenko e la campionessa di Wimbledon 2022, Elena Rybakina. Ricordiamo, inoltre, che Barbora si è issata in vetta alla classifica del doppio e, in questa specialità ha vinto tutti gli Slam (due volte a Church Road, nel 2018 e nel 2022, insieme a Siniakova).
Dopo aver subìto il tennis impeccabile e sciolto di Krejcikova nel primo set, Jas si rinfranca, prende coraggio e ribalta l’andamento del match. Alla fine, Barbora le è superiore di un soffio, nonostante abbia tremato negli ultimi punti. Ciò non toglie a Paolini un posto speciale nella storia del tennis, unica italiana di sempre ad inanellare due finali Major, unica azzurra ad issarsi in finale a Londra. E, da lunedì, salirà alla quinta posizione del ranking e alla terza posizione della Race.
“Vedere questo stadio e giocarci è un sogno diventato realtà” ammette Jas durante la premiazione, “congratulazioni a Barbora, a te e al tuo team, giochi un tennis così bello! Oggi veramente sono un po’ triste ma cerco di sorridere perché mi devo ricordare che sono in finale a Wimbledon perché da ragazzina guardavo le finali di di questo torneo e devo dire che tifavo per Federer!”
Grande commozione per Krejcikova, reduce da un recente infortunio e ora “rinata” sui prati inglesi. Stringendo a sé il magnifico “Venus Rosewater Dish”, non riesce a nascondere l’emozione di una vittoria inaspettata: “Adesso non ho parole, è incredibile quello che è successo, è certamente il giorno più bello della mia carriera e il più bello della mia vita; è difficile spiegare quello che provo. Congratulazioni a Jasmine e al suo team, bellissima finale, ha fatto anche la finale al Roland Garros, è incredibile quello che sei riuscita a fare in un periodo così breve. Mi sono detta che dovevo essere coraggiosa, altrimenti saremmo ancora qui a giocare, è stata una bellissima gara e sono super contenta di essere qua ad apprezzare questo momento. Nel mio paese credo che nessuno ci creda che io sia arrivata a finale e che abbia vinto Wimbledo ma non riesco a crederci neanch’io! Arrivavo da un infortunio dopo un buon inizio di stagione e ora sono qui e ho vinto Wimbledon“.
E poi, il commovente ricordo di Jana Novotna, scomparsa sette anni fa: “Quando ho bussato alla sua porta, la mia vita è cambiata, in meglio. Alla fine della mia carriera junior non sapevo cosa fare, se continuare gli studi oppure continuare a gareggiare; lei mi ha detto che avevo il potenziale e mi ha dato il coraggio di provarci. Mi ha detto “vai, che potrai vincere uno Slam”, ma non avrei mai sognato di vincere lo stesso trofeo che Jana ha vinto nel 1998. Come festeggerò? Non lo so ancora. Voglio ringraziare il mio team, ne abbiamo passate tante e soprattutto negli ultimi due mesi. Ora ci godremo questo momento e poi festeggeremo“.
Primo set: Barbora in scioltezza
Molto tranquilla e serena, Barbora Krejcikova, sin dall’inizio delll’incontro tant’è che sorprende subito Jasmine infliggendole il primo break per poi salire 2-0. Non si gioca sul servizio della ceca. Il pubblico cerca di incoraggiare l’azzurra ma ci sono altri due rovesci sbagliati ed un’altra palla break per la tennista ceca; Jas però la annulla con un’ottima palla corta di rovescio. Barbora fa male con il dritto ma Jasmine si salva col servizio e si avvicina sull’1-2. La ceca, estremamente sciolta, continua a colpire in modo molto fluido e aggressivo; allunga il passo sul 5-2 per poi chiudere il primo parziale 6-2.
Secondo set: la rinascita di Jasmine
L’avvio del secondo set è totalmente diverso. Ora Jasmine colpisce molto più determinata e sciolta; dopo aver tenuto solidamete la battuta, è lei a sorprendere l’avversaria e a strapparle il servizio. Jas stacca la ceca sul 2-0, continuando a forzare al servizio e con il dritto. Si procura due possibilità del 3-0, Krejcikova recupera, ce n’è una terza ed è quella giusta per un preziosissimo 3-0. La campionessa del Roland Garros 2021 appare la brutta copia della giocatrice solida del primo set. È disunita, tesa e molto più fallosa, mentre Paolini va all’attacco, spinge i colpi liberamente, serena, sprigionando tutta la sua grinta e scioltezza. È migliorato anche il timing sulla palla perché Paoloni è molto più sciolta e tonica. Scatenata Jasmine, che entra con i piedi dentro il campo e chiude di dritto. Senza paura e lanciatissima, l’azzurra va a prendersi la seconda frazione con lo stesso punteggio subito nella prima: 6-2 per Jasmine ed è tutto da rifare.
Terzo set: Krejcikova doma la tensione
Tensione a mille e gioco aggressivo. Entrambe tengono il servizio e mantengono l’equilibrio fino al 2-2. Jasmine fa un passo in avanti sul 3-2 e, sul 3-3, Krejcikova si procura una palla break; la spreca malamente ma, facendo muovere molto l’avversaria, se ne procura una seconda. Con un sanguinoso doppio fallo, la tennista toscana le consegna il break e l’ex n. 2 del mondo intasca un preziosissimo vantaggio sul 4-3 e servizio. Scivola via l’ottavo game e Barbora, che ha ritrovato precisione e fluidità, non sbaglia quasi niente e prende il largo sul 5-3. Non demorde Jasmine, mantiene freddezza e solidità nel proprio turno di battuta, avvicinandosi al 4-5. La tensione attanaglia la ceca che, dal 30-0 e servizio, commette tre strafalcioni e concede palla break all’avversaria. Pareggia tuttavia i conti con un coraggioso attacco a rete per poi affondare con il dritto che gli procura il matchpoint.
Ma le trema di nuovo il braccio, sbaglia malamente, per poi concedere palla break a Jas. Recupera con un dritto vincente in contropiede e va a prendersi un’altra palla match con un ace. Sul secondo matchpoint, Barbora commette un altro errore clamoroso, rigida sulle gambe. Ce ne vuole un terzo. Quello più prezioso, che le fa alzare le braccia al cielo e le regala il secondo titolo Major, dopo quello conquistato a Parigi nel 2021.
Laura Guidobaldi (foto tratta dalla pagina facebook di Wimbledon)