C’è il miracolo, e il miracolo, miracolo, miracolo, come diceva Massimo Troisi. E, d’ora in poi, nel tennis, sarà quasi impossibile battere le tante imprese del 26enne Valentin Vacherot nel 1000 di Shanghai. Infatti, se l’elenco dei record numerici e’ stupefacente, ancor piu’ incredibile e’ quello legato al fattore umano. Che si sublima nel messaggio del vincitore sulla telecamera in campo insieme allo sconfitto, uniti da un sorriso largo così, dopo aver calcato insieme la scena alla Texas University nel 2018: ”Il nonno e la nonna sarebbero orgogliosi”. Siglato dalla straordinaria circostanza che l’altro finalista fosse cugino di primo grado del vincitore a sorpresa (figli delle sorelle Nadine e Virginie Paquet).
Nel segno di una parentela stretta tra chi arriva sotto il traguardo come nel mondo delle racchette non si verificava da 30 anni, e solo con le sorelle Venus e Serena Williams. Com’è del resto sbalorditivo il riscaldamento pre-partita fra i finalisti. Così come è indimenticabile quello che l’eroe della stagione ha sussurrato a Djokovic dopo averlo superato, senza esultare, come fanno i calciatori quando segnano all’ex squadra: “E’ stato così un grande onore giocare almeno una volta con te. Non ti ritirare!”.
RIVOLUZIONE
Nessuno aveva vinto come primo titolo Atp addirittura uno dei 9 Masters 1000 della stagione (i secondi tornei per importanza, difficoltà e premi dopo i 4 Slam), con la peggior classifica che mai, numero 204 meglio di Coric 152, a Cincinnati 2022 – che s’e’ trasformato in 10 giorni nel 40. Terzo di sempre a imporsi partendo dalle qualificazioni ma primo da riserva: la rinuncia di Fonseca ha promosso Nardi nel tabellone principale: il che, a sua volta, ha consentito a Vacherot di giocare le qualificazioni, e quindi, nel tabellone principale, di vincere 6 volte in rimonta dopo aver perso il primo set, superando avversari enormemente superiori, Djere, Bublik, Machac, Griekspoor, Rune, Djokovic e in finale, per 4-6 6-3 6-3 il 30enne cugino di bandiera francese Rinderknech (che a sua volta nei 1000 non era mai andato oltre il terzo turno). Nessuno aveva vissuto una trasformazione così totale nella vita, nella carriera e nel conto in banca come il monegasco – il primo di sempre nell’albo d’oro dell’Atp Tour – con 594,077 guadagnati finora soprattutto sulla scena Challenger che impallidiscono davanti ai 1,124,380 di quest’unico torneo.
TRASFORMAZIONE
Vacherot ha un gran fisico, ma ha anche dimostrato di possedere molto altro accanto al servizio-bomba. Come colpi e soprattutto come attitudine costantemente offensiva e come nervi, davvero sorprendenti sia contro avversari di così alto livello che subito dopo, nel tenere di nervi, fra un’impresa e l’altra. Com’e’ possibile, però, una simile metamorfosi in chi aveva vinto finora un solo match sull’Atp Tour (contra Struff a Montecarlo, da wild card)? Di più, nei Challenger, il 17 giugno a Poznan aveva perso con l’italiano Giustino (n. 295), a fine agosto a Monaco contro Friend (874) e il 16 settembre a Saint Tropez contro Bertrand (311), nell’ultimo torneo pre-Shanghai.
FELICITA’
Spiegaci, Valentin, le lacrime alla premiazione: “E’ incredibile. Non ho idea di cosa stia succedendo. Non sto sognando, è pazzesco. Sono così felice delle mie prestazioni delle ultime due settimane… Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato nella mia carriera fin dall’inizio. Ci deve essere un perdente, ma in questa finale ci sono due vincitori, una famiglia che ha vinto. Per il tennis questa storia sia incredibile”.
Intanto nella finale fra yankees di Wuhan, Gauff batte Pegula 6-4 7-5.
Vincenzo Martucci (Tratto dal messaggero del 13 ottobre 2025)
