Che fine farà Carlos Sainz? |
  • Chi Siamo – Le nostre firme
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Che fine farà Carlos Sainz? |
  • Chi Siamo – Le nostre firme
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Motori

Che fine farà Carlos Sainz?

Da Samuele Virtuani 13/12/2024

Arrivato a Maranello in punta di piedi e con poche gioie in tasca, Carlos Sainz dice addio alla rossa col sapore di bollicine in bocca e un status quo completamente mutato: ora è da sedile di vertice. Incomprensibile la scelta di puntare o su scommesse o su vegliardi fatta da altri team...

Carlos Sainz lascia la Ferrari con il percepito generale che il meglio debba ancora arrivare. Lo spagnolo in questa stagione ha conosciuto ascesa e consolidamento in termini di risultati. L’abbraccio di Sainz senior non è stato di conforto, tutt’altro. Voleva essere uno sprone, un monito a continuare a lottare per rimanere in alto nelle gerarchie del circus. Un gesto per instillare nell’animo del figlio voglia di sana rivalsa nei confronti di chi non ha creduto in lui. Un abbraccio del quale Carlos si ricorderà anche quando i risultati, si accettano però sorprese,  non arriveranno. La Williams, infatti, dà ancora la sensazione di essere incapace di uscire dall’anonimato; diciassette punti conquistati e penultima piazza quest’anno per la scuderia fondata dal duo Williams – Head.

L’addio di Sainz alla scuderia di Maranello è totalmente diverso rispetto a quelli di Raikkonen e Vettel tra 2019 e 2020. Allora, sia il finlandese che il tedesco avevano concluso la loro storia in Ferrari. La carta d’identità e le prove cronometro parlavano chiaro. Le motivazioni, poi, per entrambi erano ai minimi storici. Il meglio era alle spalle e anche fronte monoposto il Cavallino si preparava ad annate zoppicanti.

Se Utopia di Thomas More fosse realtà, in griglia di partenza la prossima stagione avrebbero dovuto esserci tre monoposto a tenere alta la bandiera Ferrari. Unica soluzione per tentare di dare un senso alle motivazioni (valide) dell’ingaggio di Lewis Hamilton e rispettare al tempo stesso il responso della pista in merito al valore di Sainz. L’iberico ha affilato più che mai la punta della lancia e ha dato la sensazione di essere in grado di lottare anche contro i mulini a vento e uscirne vittorioso. Nessuna telemetria calante, una storia italiana interrotta sul più bello. Il sapore di cenere che solo certi gregari di successo sanno lasciare quando se ne vanno. Il retrogusto amaro di un caffè in una trattoria modenese che non rende giustizia alle sontuose libagioni dei mesi precedenti.

Nel 2021 Carlos arrivò a Maranello con soli due podi all’attivo e una valigia piena di dubbi. Quattro anni più tardi, Ferrari ha forgiato un solido professionista da scuderia di vertice. E qui spunta la contraddizione più grande, l’aspetto più infelice. Ciò che probabilmente stona di più nel 2024 di Sainz non è tanto l’addio alla rossa, giustificato in soldoni dall’allure di chi erediterà il suo sedile, quanto le porte chiuse nei confronti del madrileno di Red Bull, Mercedes ed Aston Martin, che hanno preferito a Carlos Lawson ed Antonelli, entrambi promettenti ma pur sempre giovanissimi, ed un over-40 che risponde sì al nome di Fernando Alonso ma che al termine del suo nuovo contratto biennale con la scuderia di Lawrence Stroll avrà pur sempre 45 anni. Uno scenario che ha costretto Sainz ad accasarsi così alla Williams, facendo un passo indietro in termini di ambizioni. Un’involuzione innaturale e potenzialmente frustrante per lo spagnolo che uscirà, almeno per un breve periodo, dal giro elitario di chi scende in pista solo per puntare al podio.

Sainz ha concluso il suo ultimo GP da ferrarista salendo sul podio e sa che il prossimo trofeo potrebbe arrivare tra molto tempo. Ne è cosciente e questo è l’importante. Sospiro di sollievo per in suoi avversari, Norris in testa, che hanno scherzato nel corso della conferenza di fine stagione:

“Carlos lo conosco bene, quando ho iniziato a correre in Formula 1 è stato il mio compagno di squadra e so quanto vale. Ma tornerà, la Williams sta crescendo, porterà molta esperienza e aggiungerà qualcosa di importante. Vedrete, tornerà prima di quanto si creda a farci compagnia”.

E, allora, ecco che tornano utili le parole di Thomas More:

“Gli uomini, se qualcuno gli fa un brutto tiro, lo scrivono nel marmo; ma se qualcuno gli usa un favore, lo scrivono sulla sabbia”.

Carlos Sainz, sportivamente parlando, non sarà da meno.

Tags: Carlos Sainz, ferrari, formula 1

Condivisione...

Articolo precedente
Inaugurata la mostra le donne e lo sport in Europa
Articolo successivo
Intervista a Rubén Sosa: “Lazio-Inter il mio derby: Di Canio ‘pazzo’, Schillaci speciale”

Nota sull’autore: Samuele Virtuani

Nato a Milano il 4 maggio 2001, è accanito calciofilo e appassionato di F1 fin dai tempi delle scuole medie. Laureato in Storia contemporanea all'Università degli studi Milano con una tesi intitolata: "Ai tempi dei dinosauri e dei pionieri. Tifo, politica e impegno sociale attraverso le fanzine dei Rangers 1976 Empoli Vecchia Guardia", da novembre 2020 è speaker presso Radio Statale, per la quale ha ideato e condotto per due stagioni "BigBang Effect". Da ottobre 2022 ha virato verso la narrazione sportiva con "Glory Frame", show radiofonico in onda tutti i mercoledì dalle 14:00 alle 15:00 sulle frequenze di Radio Statale e in podcast su Spotify.

Post correlati

  • F1, verdetti finali
  • Formula 1, ma perché Hamilton che volava in qualifica non ha schiacciato il bottone magico al GP d’Australia?
  • L’urlo di Max sconvolge l’Oriente
  • Rosso o nero (gomme)? Roulette-Montecarlo: nel circuito più corto e più stretto, con le vetture più larghe!
  • Cesare Fiorio racconta il GP di Imola: dai ricordi in Formula 1 alle corse assieme Gilles Villeneuve
  • Caro coach, non fai risultati? E io ti caccio via! La McLaren imita il calcio…

Ultimi articoli

  • Wimbledon, Cobolli non si ferma più, schiantato anche Cilic e primi quarti di finale Slam
  • Wimbledon, il giorno degli ottavi. Attenti a quei tre
  • Wimbledon junior, tutto sulle spalle di Vasamì
  • “Sono tornata perché amo il Giro e so di poter dare ancora molto al ciclismo”
  • Usciamo dal coro, aiutiamo i nostri bambini!
  • L’addio al figlio, il pianto del Campione: “E’ la peggior sconfitta della mia vita”

Sport Senators

Le grandi firme di 45 Olimpiadi, 8 mondiali di calcio, 86 tornei del Grande Slam, 13 Tour de France, 43 giri d’Italia, 20 GP di Formula 1, 31 Mondiali di Atletica leggera, 100 campionati Mondiali ed Europei di nuoto, ginnastica, scherma, judo, e tanti altri sport.

Accounts Social

  • Facebook
  • Twitter

Newsletter

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
Iscriviti!

Cerca

Sport Senators © 2018 - All Rights Reserved | Testata registrata al Tribunale di Milano. Registrazione n.168 del 30.05.2018. Direttore responsabile Vincenzo Martucci

  • Home
  • Chi Siamo – Le nostre firme
  • Sport
  • Accadde Oggi
  • Galleria
  • Sport per Tutti
  • TennisVintage
  • Privacy policy

Continuando la navigazione, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi