Dorothea Wierer vuole godersi sino in fondo l’ultimo capitolo della sua splendida carriera, quello che l’ha accompagnerà sino all’Olimpiade di Milano-Cortina 2026. Dopo aver pensato più volte di lasciare il biathlon, soprattutto alla luce dei numerosi malanni che l’hanno debilitata nell’ultimo inverno, la fuoriclasse delle Fiamme Gialle ha deciso di giocarsi il tutto per tutto nella prova a “cinque cerchi” in casa, ad Anterselva, dove è cresciuta e dove Wierer spera di chiudere l’esperienza in bellezza.
Com’è stata la preparazione estiva?
Sono stata tre settimane a Parigi per seguire le Olimpiadi da inviata, motivo per cui non sono riuscita ad allenarmi al top con pista da skiroll e poligono. Ho dovuto un po’ improvvisare per cui ho avuto un po’ meno di intensità. Quando sono tornata da Parigi ci ho messo quasi una decina di giorni per riprendermi visto che avevo fatto letteralmente due cose in una, però è stata un’esperienza molto bella in cui mi sono divertita. Avendo poco allenamento alle spalle, quando sono rientrata in Italia ho deciso di non prendere parte alle gare estive anche perché avrebbe avuto poco senso.
Nei mesi scorsi aveva confessato di aver bisogno di staccare dal mondo agonistico. C’è riuscita?
Sì, anche devo dire che sono rimasta molto sorpresa visto che, quando esci da questo mondo, ti liberi di una sorta di bolla e trovi molto altro. A questo punto non vedo l’ora di scoprire cosa succederà quando uscirò dal mondo sportivo che sì bellissimo, ma al tempo particolarmente chiuso.
Com’è stato riprendere a tirar al poligono dopo molti mesi?
Per quello non c’è stato alcun problema. Le difficoltà maggiori le ho vissute sul fronte fisico visto che si perde subito. Le prime due settimane sono state le più toste visto che ho dovuto riabituare il mio corpo a fare molte ore di preparazione, ripetendo il tutto per diverse mesi.
Al termine della scorsa stagione molte sue colleghe hanno deciso di ritirarsi. Come ha vissuto questo cambio generazionale?
Sento anch’io che forse si avvicina l’ora di ritirarsi visto che stanno arrivando molte giovani. Chiaramente è triste quando vedi qualcuno smettere perché ognuno fa un pezzo di storia dello sport, però quando si smette, nessuno torna indietro anche perché è molto impegnativo.
Quali sono gli obiettivi per questa stagione?
Riconfermarmi e non ammalarmi visto che lo scorso anno sono stato molto sfortunata da questo punto di vista. Chiaramente sono consapevole che le prime gare mi serviranno per ritrovare il ritmo, poi spero che per febbraio riesca a esprimersi al meglio.
Anterselva sarà sede dell’Olimpiade di Milano-Cortina 2026. Come ha trovato l’impianto?
Sono stata lì qualche settimana fa per allenarmi. Hanno praticamente già concluso i lavori ed è tutto pronto, manca solo la neve. Hanno realizzato un bellissimo stadio e gli atleti che si sono allenati lì sono stati tutti molto entusiasti.
All’Olimpiade di Milano-Cortina 2026 ci sarà?
Ormai ho deciso e quindi, se non ci sarà nulla in contrario, sarò presente. Vorrei chiudere il cerchio dove tutto è nato e godermi questa esperienza unica perché non tutti gli atleti hanno la fortuna di disputare un’Olimpiade dove hanno iniziato a sciare.