Ritrovarsi nel giro di pochi mesi dalle pedane delle competizioni giovanili al gradino più alto dei podi mondiali è stato senza dubbio un bel salto per Sara Maria Kowalczyk. La 24enne di Caserta si è messa in luce a Fujairah dove ha conquistato la prima vittoria in Coppa del Mondo di scherma battendo la campionessa olimpica Giulia Rizzi, ma soprattutto dimostrando di essere il “nuovo che avanza” nella spada femminile tricolore. A pochi giorni dal via degli Europei di Genova, la portacolori dell’Esercito si prepara a completare una stagione brillante che ben presto la potrebbe portare all’Olimpiade di Los Angeles 2028.
Cos’ha provato quando ha battuto Giulia Rizzi?
A prescindere dall’avversaria, è stata un’emozione enorme. Il giorno prima avevo ottenuto sei vittorie nel girone, tuttavia non pensavo che stavo completando una gara così buona. Assalto dopo assalto sono arrivata in semifinale e semifinale e lì ho potuto tirare libera dai pensieri, quindi è stato ancor più bello. Si è trattato poi di un derby visto che con Giulia facciamo i ritiri insieme e ci siamo sfidate più volte, ma vincere con un’atleta che ha appena vinto un’Olimpiade è stato sicuramente un piacere.
Che vi siete detto dopo con Giulia?
Ci siamo complimentate a vicenda, anche perché lei è una persona dolcissima, per il resto non ci siamo detti altro. Sicuramente c’è grande stima fra di noi e sono grata di averla affrontata.

Ha un ricordo della rimonta contro l’Ungheria a Barcellona nella prova a squadre?
In realtà ho fatto solo un assalto con l’Ungheria per cui ho cercato di mantenere il più possibile il risultato. Gli assalti decisivi secondo me sono stati gli ultimi due assalti, però contribuire al successo battendo un’atleta che il giorno precedente aveva vinto la prova individuale è più emozionante.
Che parte ha nel rinnovamento della Nazionale Italiana?
Sì, mi sento sicuramente coinvolta perché ci alleniamo tutte insieme ai ritiri e nella formazioni sono presenti anche le campionesse olimpiche tranne Mara Navarria che si è fermata. Magari qualcuna si è fermata un po’ per rifiatare e recuperare, saltando qualche gara a squadre per dare spazio a noi e farci vivere questa esperienza, ma tutto ciò è fondamentale perché nella spada l’esperienza conta moltissimo.
Com’ha vissuto la mancata convocazione per le Olimpiadi?
In realtà ho tifato e mi sono emozionata tantissimo da casa perchè esser o meno lì era relativo. L’emozione anche tramite uno schermo ti arriva in maniera positiva. Quindi tifare, pensare che ci si allena insieme, si fanno gare insieme, è ancora più bello.
Cosa le hanno dato le compagne più esperte?
Sono atlete veramente fantastiche, hanno tanta esperienza e anche durante gli allenamenti e le gare riesco a viverle come persone, che trasmettono molto, non solo a livello di esperienza e di maturità. Devo dire che mi hanno aiutato molto star al loro fianco.

Com’è stato il passaggio dai circuiti juniores alla Nazionale Maggiore?
Ho debuttato nelle gare assolute circa due anni fa quindi quando mi trovavo nella categoria Under 23. Da quest’anno però mi sto focalizzando maggiormente sulle gare di Coppa del Mondo. Chiaramente rispetto alle gare giovanili, la tensione si sentiva di più, tuttavia è stata un’ottima occasione per apprendere alle atlete più esperte.
Qual è il segreto del suo salto di qualità?
La maggior parte delle convocazioni sono basate sul ranking quindi una buona preparazione atletica e il sostegno di un gruppo sportivo come l’Esercito sono fondamentali. Sono entrata qui nel 2020 e in questi quattro anni ho trovato u maestro che mi ha dato tanto e a cui sono grata. E’ necessario ovviamente lavorare a 360 gradi su tutti gli aspetti affinché, piano piano, ci si possa adattare a nuove situazioni e cambiare. Non si smette mai di imparare ed evolvere, quindi bisogna continuare a fare sacrifici.
Come ha gestito gli impegni – in parallelo – con l’università?
Sto studiando scienze motorie e mi manca ancora qualche esame prima di laurearmi. A volte capita che gli stessi coincidano con le gare e gli impegni sportivi. Visto che gli allenamenti sono due volte al giorno, mi sono dovuta dividere fra preparazione e scuola, magari facendo un esame dietro l’altro. Devo dire però che con la giusta preparazione si possa fare tutto.
Dove può arrivare in questo quadriennio?
Io direi di pensare innanzitutto a quest’anno e l’obiettivo è di migliorarmi ulteriormente, ma soprattutto voglio essere libera mentalmente e divertirmi. Da un punto di vista sportivo mi auguro di proseguire su questa strada.
Qual è il sogno che le piacerebbe realizzare?
Come per tutti gli sportivi, il sogno e l’obiettivo sono le Olimpiadi, ma esser in prima squadra in pianta stabile sarebbe già un altro grande risultato.