Lo sport è un diritto, sancito anche dalla Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità e come tanti altri diritti, purtroppo spesso non è rispettato e tutelato. Lo sport è qualcosa che oltrepassa i confini definiti di un campo di
gioco e che arriva nella quotidianità delle persone, influenzandola in maniera decisa, soprattutto per le persone con disabilità fisica, intellettiva e del neuro-sviluppo. Per tante di loro lo sport rappresenta un momento:
– importante di socializzazione con gli altri;
– in cui diventano parte attiva e integrante di un gruppo;
– un momento in cui l’inclusione sociale diventa reale e massima.
Attività fisica
L’attività fisica promuove benessere, salute fisica e mentale, previene le malattie, migliora le relazioni sociali e la qualità della vita, produce benefici economici e contribuisce alla sostenibilità ambientale.
Stili di vita
Stili di vita attivi, attività motoria e sportiva sono elementi fondamentali per il processo evolutivo e l’inclusione sociale della persona con disabilità.
Promozione della salute
In Italia sarebbe ora di dare impulso alla cultura della “promozione della salute”, nella consapevolezza che l’intervento
per modificare gli stili di vita è complesso e lo è ancora di più per le persone con disabilità fisica, intellettiva e del neuro-sviluppo, poiché deve coinvolgere l’intera rete sociale che le sostiene: familiari, servizi di riferimento, istituzioni, Società Sportive, Istruttori, Allenatori e risorse sul territorio.
Perché fare sport?
Sport come fine
La grande sfida da cogliere è quella di far acquisire alle persone con disabilità la voglia di fare sport per il divertimento e il piacere di fare attività fisica, per soddisfare la voglia di gioco e di agonismo. Lo sport è gioco istituzionalizzato, con espressioni ludiche ritualizzate, organizzate culturalmente, finalizzate socialmente; l’agonismo è un suo connotato importante, manifestazione matura, costruttiva e creativa dell’aggressività, necessaria all’autorealizzazione dell’individuo, in quanto gli consente di conoscere i propri limiti attraverso il confronto con se stesso e con gli altri.
Sport come mezzo
Per vincere questa sfida è indispensabile che tutti siano consapevoli che è necessario pensare alla salute come a quel “ben-essere” fatto di stili di vita sani e il più possibile attivi, ma anche di un buon rapporto con se stessi, con gli altri e con
l’ambiente. In questo modo lo sport riesce ad essere un efficace strumento educativo e formativo e un importante mezzo per promuovere la persona e il suo benessere.
Sport come valore
È importante sottolineare il valore delle attività inclusive, in cui l’esperienza ludico-motoria condivisa tra persone con disabilità e non, favorisce i processi evolutivi in tutti i soggetti coinvolti: atleti, Istruttori, Allenatori volontari e famigliari.
Lo sport è importante anche per la sua funzione educativa
L’attività sportiva, ancor più per le persone con disabilità fisica, intellettiva e del neurosviluppo, è un valido strumento per lo sviluppo di potenzialità individuali, l’incremento di capacità ed acquisizione di abilità, la valorizzazione personale e l’inclusione in contesti di vita ricchi di relazioni significative. La pratica sportiva consente di sviluppare una maggiore autoconsapevolezza e rafforzare la fiducia nelle proprie capacità raggiungendo, così, più alti livelli di autonomia.
Conclusioni
Promuovere lo sport nella popolazione con disabilità fisica, intellettiva e del neuro-sviluppo significa:
investire in salute e arginare la continua crescita delle spese sanitarie;
investire in attività educative finalizzate a migliorare il più possibile l’autonomia, a diminuire il livello di assistenza e ad arginare la continua crescita delle spese socio-assistenziali;
affermare il diritto di ogni individuo, al di là delle limitazioni personali, di esprimere attitudini, desideri e di essere
inserito in una rete di rapporti non familiari.