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Sport

Allarme, mancano le palestre!

Da Maurizio Mondoni 16/10/2024

Una grave carenza strutturale penalizza lo sport nella scuola e le nuove generazioni impedendo strumenti fondamentali per migliorare l'apprendimento e sviluppare le capacità cognitive e sociali

E’ cominciato un nuovo anno scolastico e oltre all’assenza di molti Insegnanti (cattedre vuote) eppure c’è un dettaglio che pone l’Italia negli ultimi posti in Europa: solo il 46% delle strutture scolastiche statali dispone di una palestra e se c’è, qualcuna è obsoleta, poco attrezzata, per non parlare poi degli impianti sportivi polivalenti che spesso sono rovinati e abbandonati.
La Scuola
La scuola, come istituzione, è importante non solo per offrire a bambini, ragazzi e adolescenti, la possibilità di imparare a crescere, ma anche per partecipare ad attività educative, ricreative, culturali e soprattutto motorie e sportive.
Tutti parlano di come il movimento e l’attività sportiva siano fondamentali per migliorare l’apprendimento e sviluppare le capacità cognitive e sociali, favorendo non solo una maggiore attenzione, ma anche un minor tasso di assenteismo.
La palestra
Per questo motivo la palestra è considerata un servizio fondamentale che la scuola dovrebbe offrire, al pari del tempo pieno e della mensa scolastica.
In ogni territorio sulla penisola dovrebbe essere così, eppure il 41,5% delle Scuole Primarie, il 53,2% delle Scuole Secondarie di 1° grado e il 48,1% delle Sc Scuole Secondarie di 2° grado non hanno una palestra.
Purtroppo le differenze territoriali sono evidenti: molte provincie del Sud Italia e delle Isole, 7 hanno una percentuale di Istituti sprovvisti di palestra pari o superiore al 30%.
Il cortile e il salone non bastano più.
Il cortile non basta più, il salone è un ripiego, anche perché spesso la scuola rappresenta l’unica opportunità sportiva per molte famiglie, in quanto non in grado di iscriverli presso Società Sportive.
La presenza di una palestra è un’occasione per vivere l’attività fisica e sportiva in modo diverso, avvicinando i bambini e i ragazzi al mondo dello sport.
Poca attività motoria e sportiva
Solo il 50% dei bambini pratica attività motoria e sportiva in modo continuativo, mentre 1 bambino su 4 non pratica nessuna attività motoria e sportiva e tra gli adolescenti di 15-16 anni il 16,2% rinuncia o abbandona lo sport in quanto non interessante, motivante e spesso troppo costoso.
Gli Insegnanti
In Italia alla Scuola dell’Infanzia l’Educazione Psicomotoria non si insegna, alla Scuola Primaria fino a ieri era Insegnata da un Insegnante qualsiasi (di altre materie) e solo da qualche anno (nelle classi quarte e quinte è insegnata da Docenti specializzati (si fa per dire in quanto il Concorso ha sfornato pochi Insegnanti e in quarta e in quinta insegnano Insegnanti supplenti delle Scuole Secondarie di 1°grado) e da quest’anno nelle classi terze.
L’Università “non insegna ad insegnare” e anche le Facoltà di Scienze Motorie sfornano solo laureati che molto spesso non sanno insegnare.
In Italia, a livello scolastico, due ore la settimana di Educazione Fisica (pardon Educazione Motoria e Scienze Motorie e Sportive) servono a poco, i Gruppi Sportivi Scolastici non esistono e ……. invece in molti paesi europei le ore di Educazione Fisica e Sportiva sono quattro o cinque la settimana!
Le Agenzie Educative
Oggi non si gioca più, la cultura motoria e sportiva è sparita, le Agenzie Educative (Famiglia, Scuola e Società Sportiva) non collaborano più tra loro, ognuna va dalla propria parte:
– la famiglia o si disinteressa dell’attività motoria e sportiva oppure
pensa di avere il “figlio campione”;
– la Scuola dedica poco tempo all’Educazione Fisica e Sportiva;
– la Società Sportiva privilegia i migliori e l’abbandono è altissimo,
specialmente degli sport individuali.
Conclusioni
Circa un terzo dei Paesi europei sta lavorando oggi a riforme che riguardano l’Educazione Fisica con interventi di vario tipo volti ad aumentare l’orario minimo, diversificare l’offerta, promuovere la formazione di coloro che la insegnano.
In Italia per praticare lo sport bisogna pagare: dai Centri Sportivi per bambini ai campionati Under 20 (in tutte le discipline sportive). Non bastano gli incentivi del C.O.N.I. (pochi!!!) alle famiglie o gli “sconti” per i fratelli. Molte Società sono diventate “quote”, sarebbe ora di valorizzare l’attività giovanile, investendo sugli impianti, sulle attrezzature e soprattutto assumendo Istruttori e Allenatori competenti e preparati.
Cosa bisogna fare?
Per riavvicinare i bambini, i ragazzi e gli adolescenti all’attività fisica e sportiva, bisogna offrire loro nuovi stimoli, la Scuola in questo contesto deve recitare una parte importante.
Purtroppo l’agonismo esasperato dei giorni nostri, le aspettative e le pressioni eccessive dei genitori, degli istruttori e degli Allenatori, rischiano di allontanare i bambini, i ragazzi e i giovani dall’attività motoria e sportiva.
Valorizziamo l’attività motoria e sportiva nella Scuola, nelle Società Sportive e soprattutto infondiamo nelle famiglie una corretta cultura motoria e sportiva!
Cosa aspettiamo????
Tags: Allarme, mancano le palestre!

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Nota sull’autore: Maurizio Mondoni

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