Noé Ponti ha mostrato più volte come la sua esuberanza sia un’arma in più in vasca, tuttavia il giovane svizzero non ha ancora espresso tutto il proprio potenziale. In grado di strappare il record del mondo a Caleb Dressel nei 100 metri farfalla in vasca corta, il 24enne di Locarno è reduce dalla doppia medaglia ai Mondiali di nuoto dove ha riscattato la delusione delle Olimpiadi Estive di Parigi 2024. Protagonista della campagna “Keep A Breast”, di Arena per la sensibilizzazione sulla lotta al tumore al seno, Ponti guarda già a Los Angeles 2028 per consacrarsi definitivamente.
Perché ha scelto di essere testimonial della campagna sulla lotta all tumore al seno?
La scelta nasce innanzitutto da un’esperienza personale visto che mia zia è scomparsa a causa di un tumore. Ciò mi ha reso più sensibile alla tematica, tuttavia indipendentemente da quello avrei partecipato perché penso che ci siano persone che sono meno fortunate di noi, che devono combattere con nemici come le malattie, e ritengo sia fondamentale fare sensibilizzazione. In Svizzera faccio parte di una fondazione che si occupa di questo settore e in passato ho già partecipato a delle campagne con loro tanto che per le Olimpiadi di Parigi 2024 avevo creato delle magliette con il mio logo per appoggiare questa missione. Per questo non ci ho pensato due volte ad accettare la proposta di Arena.
Il nuoto è anche un mezzo d’inclusione. L’acqua può superare ogni ostacolo?
Assolutamente sì, come penso ogni sport permetta di rendere sullo stesso piano ciascuna persona. L’acqua chiaramente aiuta perché tutti si possono muovere liberamente, senza difficoltà, motivo per cui ritengo che il nuoto possa consentire atleti normodotati e paralimpici di vivere una medesima esperienza.
Come si è avvicinato al nuoto in un paese tendenzialmente invernale?
Probabilmente perché sono cresciuto sempre vicino all’acqua, a partire dal lago, oltre ad avere a casa da sempre la piscina e per questo motivo il nuoto è sempre stato nella mia vita. Nel 2006, quando avevo cinque anni, mia sorella ha iniziato a fare nuoto agonistico così l’anno successivo. Chiaramente da buon svizzero ho imparato a sciare a tre anni, tuttavia essendo al sud delle Alpi sono più vicino a questi sport.

Fra i numerosi trionfi che ha ottenuto, quale apprezza maggiormente?
Se devo scegliere fra gli ori e i record mondiali in vasca corta, le medaglie iridate in vasca lunga e il bronzo olimpico, probabilmente sceglierei quest’ultimo anche perché non tutti possono conquistare una medaglia olimpica. Chiaramente ci sono ancora molti traguardi che mi piacerebbe raggiungere, ma il podio a cinque cerchi penso che sia quello a cui sono più legato, anche perché si tratta del primo grande risultato che ho ottenuto a livello internazionale.
Come spiega il quarto posto delle Olimpiadi Estive di Parigi 2024?
Il nuoto è molto semplice: siamo partiti in otto e tre di loro sono stati più veloci di me. Penso di essermi presentato nella forma migliore della vita, tuttavia sono forse arrivato un po’ scarico da un punto mentale. E’ stata una lezione importante, ma che mi è servita per affrontare al meglio i successivi appuntamenti.
Perché lei si esprime meglio in vasca corta?
In realtà è vero soltanto in parte, perché anche in vasca da cinquanta metri non me la cavo male. Generalmente mi alleno in questa, gli obiettivi principali riguardano questa e quelli in vasca da venticinque sono soltanto dei punti di passaggio. Chiaramente io sono più portato per la subacquea e questo è un vantaggio per la vasca corta, però sto lavorando con il mio allenatore per migliorare anche sul resto.

Pensa di poter battere il record di Caleb Dressel nei 100 farfalla in vasca lunga?
Credo che il record verrà battuto a breve, massimo nel giro di due/tre anni. Chiaramente non so se sarò io a farcela, anche perché sia io che Maxime Grousset siamo più o meno sullo stesso livello e abbiamo l’opportunità di farcela.
Per il futuro, Thomas Ceccon potrebbe essere un avversario da tenere d’occhio?
Sui 50 farfalla direi di sì visto che è già stato campione del mondo, sui 100 la vedo più difficile perché è sì un buon atleta, ma dovrebbe migliorare ancora per giocarsi un posto fra i top mondiali.
Come sarà l’avvicinamento alle Olimpiadi Estive di Los Angeles 2028?
Cercherò di fare del mio meglio nel corso degli appuntamenti intermedi come Europei e Mondiali, ma soprattutto già quest’anno cambieremo location di allenamento per poi fare un’ulteriore sperimentazione nel 2027 così da poter arrivare un anno prima delle Olimpiadi con le idee chiare. Chiaramente per completare il palmarés mi piacerebbe vincere un oro ai Mondiali in vasca lunga, uno agli Europei, fare un record mondiale e trionfare ai Giochi. Se dovessi però scegliere uno di questi traguardi, penso che punterei su
