Era già tutto previsto. Come l’anno scorso a Riad, come quest’anno in tre finali Slam su quattro, anche domani nella partita decisiva del Six Kings Slam che assegna 6 milioni di dollari al vincitore è ancora e sempre Carlos Alcaraz contro Jannik Sinner. I due assoluti protagonisti al vertice del tennis mondiale. Partendo da 10-6 per l’erede di Nadal nei precedenti, contando anche il 6-7 6-3 6-3 dell’anno scorso in Arabia Saudita per l’azzurro che il nostro tennis sognava da sempre. Non c’è infatti storia fra lo spagnolo, che a New York ha strappato il numero 1 del mondo all’italiano, e Taylor Fritz, e non c’è storia fra il Profeta dai capelli rossi e Novak Djokovic, il campione di 24 Slam sul quale è stato clonato. Che domina come velocità, e quindi anticipo, e potenza.
CHE SERVIZIO!
“Sono ancora in grado di giocare fra i primi 10/5 del mondo”, ricorda in un impeto d’orgoglio Djokovic. “So che sta diventando sempre più difficile per me vincere contro di loro, soprattutto contro Jannik, ma continuerò a sfidare i più giovani”. Sinner lo applaude: “E’ sempre un modello, ha ottenuto cose incredibili, in carriera, è un idolo, per me affrontarlo è un onore e un privilegio. Mi piacerebbe servire sempre così. Carlos? Ogni volta non vedo l’ora di affrontarlo di nuovo: fra noi sono sempre grandi battaglie ed è un grande onore ritrovarlo”. L’86% di punti con la prima nel primo set e 9 ace contro uno dei più grandi risponditori di sempre sono un bel viatico.
CARLOS BRILLANTE
Se qualcuno aveva dei dubbi che la sconfitta alla Laver Cup fosse stata una seria – l’unica contro Taylor Fritz -, la prestazione di Riad del numero 1 del mondo, sempre in una esibizione, ma con motivazioni superiori, fuga ogni dubbio sulla netta superiorità dello spagnolo sullo statunitense. Come conferma il 4-0 nei testa a testa ufficiali. Troppo stimolante per Alcaraz l’incentivo di regalare con continuità colpi spettacolari a sé e al pubblico e quindi uno show impressionante, sfoderando tutti i colpi del suo fantastico repertorio e imponendosi con un 6-4 6-2. “Mi sono divertito e ho giocato a un livello alto. Sono venuto per questo. I momenti migliori della mia miglior stagione? Parigi e Montecarlo, perché dopo Miami sono ripartito”.
DJOKOVIC 2.0
L’equilibrio fra l’allievo Jannik e il maestro Nole s’è ormai spostato nettamente, come conferma il 5-0 negli ultimi confronti ufficiali. I tre match point consecutivi salvati in coppa Davis a Malaga due anni fa hanno rivoluzionato il rapporto di forza. Il resto l’hanno fatto i progressi del 24enne altoatesino e il normale degrado fisico del 38enne serbo, uniti, a Riad, dalle ultime fatiche nel caldo-umido di Shanghai. Dove Sinner si è ritirato incrampato e Djokvoic è crollato. Per cui la partita è solo di facciata: Jannik, conoscendo benissimo Nole, gli chiude ogni spiraglio e s’impone 6-4 6-1.
VAI, JAS
Intanto, Jasmine Paolini festeggia il 6-2 7-5 contro Kudermetova nell’esordio a Ningbo, Cina. Oggi, nei quarti – alle 7 italiane, diretta Supertennistv – contro Belinda Bencic rischia grosso contro la svizzera che parte 2-0 nei testa a testa. Per qualificarsi per il secondo anno fra le super8 sia in singolare che in doppio, Jas dovrà raggiungere le semifinali – ma senza incrociare Rybakina (in lizza con lei) – o la finale, indipendentemente dagli altri risultati.
FORZA MUSETTI
Intanto, a Bruxelles, Lorenzo Musetti doma per 7-6 7-5 all’esordio Hanfmann (castigatore di Arnaldi) dopo due ore e mezza e oggi nei quarti incrocia Perricard partendo dal 4-0 nei precedenti, con l’obiettivo ATP Finals, per portare per slam prima volta due italiani al super8 (dopo la qualificazione di Sinner). A Stoccolma, Lorenzo Sonego batte Kovacevic 7-6 6-1 e oggi nei terzi quarti della stagione incrocia il mancino francese Humbert (precedenti 3-5), specialista dei campi veloci indoor, che elimina Matteo Berrettini per 7-6 6-3. Mentre ad Atmany, Darderi cede 6-3 6-3 a Mochizuki.
Vincenzo Martucci (tratto dal messaggero del 17 ottobre 2025)
