La velocità italiana sta vivendo un momento d’oro grazie a diversi giovani che stanno trascinando l’intero movimento dell’atletica leggera. Fra questi spicca il nome di Yassin Bandaogo che ha conquistato il titolo nazionale Under 23 nei 60 metri e corre veloce verso il record di Filippo Tortu. Dopo aver fermato il cronometro in 6”63, il portacolori delle Fiamme Oro Padova punta a ripetersi agli Assoluti per centrare la qualificazione agli Europei Indoor e giocarsi le possibilità di tornare a vestire l’azzurro in staffetta.
Si aspettava di centrare questo tempo ai Campionati Italiani?
Sapevo che le possibilità c’erano perché durante quest’inverno mi sono allenato molto bene. In realtà so che valgo anche meno di 6”63, però comunque mi aspettavo un tempo attorno ai 6”60.
In realtà quindi non è soddisfatto?
Sarò soddisfatto quando vado sotto i 6”60 che valgono il pass per gli Europei Indoor. Ho un’altra possibilità di far quel tempo in occasione degli Assoluti.
Cosa si aspetta dalla kermesse tricolore?
Agli Assoluti ci saranno molti atleti che ho incontrato ai Campionati Italiani Giovanili. Chiaramente ci saranno avversari che vanno anche più forti di me, ma spero di fare almeno 6”60 e magari vincere il titolo.
Punterà sui 100 metri?
Dopo l’indoor i 100 saranno sicuramente un obiettivo perché in passato sono stato soggetto a parecchi infortuni. Spero di poter fare una bella stagione all’aperto e che mi possa aprire le porte per le staffette con la Nazionale maggiore. Inoltre, proverò a fare il tempo per gli Europei di categoria.

Su quale tempo pensa di assestarsi?
Penso di correre fra i 10”20 e i 10”30, poi se riesco a ottenere un crono ancor più basso, meglio ancora.
Sta già puntando ai Mondiali assoluti?
Sarà difficile raggiungere quel traguardo perché la competizione è alta, anche in staffetta. Se corro forte, spero di guadagnarmi il posto e fare un po’ di esperienza anche a quel livello.
Quanto è importante la Nazionale per lei?
Sarebbe un bel traguardo raggiungerla perché ho vestito la maglia azzurra soltanto una volta in carriera. Sarebbe un’occasione per fare esperienza con atleti più forti di me e potermi allenare con loro anche in raduno.
Perché ha lasciato il calcio per l’atletica?
Ho giocato a calcio per circa dieci anni, poi a un certo punto c’è stato un allenatore, Antonio Lazzaretto, mi ha proposto di testarmi nell’atletica leggera. Senza fare allenamenti specifici ho iniziato a vincere e da lì ho deciso abbandonare decisamente il calcio a favore di questo sport.
Qual è il sogno più grande?
Le Olimpiadi di Los Angeles 2028, ma in prima battuta vorrei correre per la Nazionale maggiore.