Quando si dice “cadere e rialzarsi”, basterebbe pensare a Omar Visintin e alla sua grinta di ripartire anche nei momenti peggiori. Un esempio su tutti riguarda la terribile scivolata di Montafon nel dicembre 2021 che ha rischiato di impedirgli di partecipare all’Olimpiade di Pechino 2022. Un gomito rotto, un trauma cranico e una commozione cerebrale non gli hanno impedito di partire per la Cina e vincere un argento a coppie con Michela Moioli e un bronzo nell’individuale. Il portacolori dell’Esercito non è però ancora sazio e punta diretto a Milano-Cortina 2026 dove, correndo in casa, proverà a fregiarsi di quel titolo che ancora manca nella sua bacheca.
Com’è andata la preparazione estiva?
Per ora è andata tutto bene. Di solito iniziamo la preparazione a inizio giugno e per ora è andato tutto come da programma. Ho fatto tre settimane a casa allenandomi a secco, poi siamo andati due settimane in Argentina per concludere qui in Italia allenandoci sui ghiacciai.
Nella preparazione estiva usate skateboard o surf?
Lo skateboard è quello che si avvicina di più allo snowboard e quindi possiamo utilizzarlo per fare quello che facciamo sulla neve. Il surf rappresenta più uno sfogo per il tempo libero visto che non riguarda nello specifico la nostra preparazione.
Com’è il rapporto con il direttore tecnico Cesare Pisoni?
Per spiegare il lavoro di Cesare basterebbe mostrare i risultati che ha ottenuto in questi anni. Abbiamo abbastanza fondi per poterci allenare bene e inoltre continuiamo a migliorare.
Fra gli avversari, chi teme di più? Alessandro Hämmerle?
Lui è uno dei più forti al mondo, anche se l’atleta numero uno lo scorso anno è stato il canadese Éliot Grondin. Loro saranno due persone da battere, anche se è difficile fare previsioni non avendo ancora fatto gare.
Cosa si aspetta dalla stagione in arrivo?
Mi aspetto di fare quello che ho fatto in questi ultimi anni, quindi cercar di rimanere lì e giocarmi il podio in più gare possibili. Ormai sono il secondo più anziano del circuito, ma con l’esperienza si può far molto. Mi sto allenando ancora molto bene e quindi penso di portar avanti il lavoro come gli ultimi anni e combattere per il podio. Centrare una vittoria sarebbe molto bello visto che l’aspetto da un po’, lo scorso anno sono andato vicino arrivando terzo in una gara dove ho commesso un errore che mi ha negato il successo. Questo è lo sport e per questo non c’è rammarico, anzi, la voglia di fare è ancora grande.
Quest’anno ci saranno i Mondiali. Punta all’oro e nel caso disputerà anche la gara a coppie?
Per la prova a coppie dipenderà anche dai miei compagni di squadra. Dipende quante coppie potremo schierare e chi nel caso gareggerà con chi. Sicuramente la pista dell’Engadina mi piace, lo scorso anno sono andato molto forte e per questo spero che possa ripetermi. I Mondiali saranno a marzo quindi la neve sarà un po’ diversa, per cui se tutto dovesse andare come previsto, qualcosa di buono potrebbe uscire.
Guardando a Milano-Cortina 2026, ha già vista la pista di Livigno?
Per ora no, anche perché non penso sia già aperta. Non ci siamo ancora allenati lì, quindi non so nulla di più di qualsiasi altro atleta di Coppa del Mondo.
Cosa si aspetta da Milano-Cortina?
Sono le Olimpiadi di casa quindi sarà un impegno ancor più importante. Posso arrivarci con la consapevolezza di poter far qualcosa e di esser più tranquillo a livello mentale, però rimane il mio obiettivo più importante per il futuro.
A Pechino 2022 ha rischiato di non esserci a causa di un grave infortunio. Com’è riuscito a riprendersi in tempo?
Sicuramente non ho recuperato al 100%. La testa era apposto, ma il gomito non era ancora sistemato. Ho fatto tutto il più velocemente possibile perché avrei potuto aspettare un po’ di più lasciando il tempo al gomito di rimettersi a posto. Purtroppo non c’era e quindi ho dovuto far tutto velocemente. Non appena i medici mi hanno detto che sarei potuto tornare a fare snowboard e quindi gareggiare, l’unica cosa che volevo fare era partite visto che, grazie al lavoro fatto negli anni precedenti, avrei potuto giocarmela con gli altri.
Pensando al futuro, ha intenzione di riprendere gli studi in economia?
Non ci sto pensando più di tanto perché sono passati un po’ di anni che non apro un libro. Per ora mi piace far snowboard, vado forte e l’obiettivo è continuare a far così. Poi si vedrà, se rimarrò nel giro dello snowboard oppure no. Mi auguro che la mia carriera duri ancora un po’ di anni e ci penserò quando starà per finire.
L’obiettivo è quindi continuare oltre Milano-Cortina?
Milano-Cortina è l’obiettivo principale e almeno fin lì vorrei arrivarci. Poi, se potessi firmare ora un attestato che dice che possa continuare oltre stando bene e rendendo ancora su questi livelli, sono disposto ad andare avanti anche oltre. Mi piace la vita che faccio così come il lavoro che svolgo, per cui non ci sarebbero problemi a continuare. Se tutto andrà bene, la voglia rimane, qualche anno in più lo faccio, magari fino alle Olimpiadi 2030.