“Oi vita, oi vita mia…” canta il Maradona, in una di quelle serate che per Napoli sono la perfezione. Niente riesce a pareggiare quello straordinario flirt tra città e squadra. Il pubblico fa tremare lo stadio e i sismografi vesuviani, i giocatori, vedi Politano e Di Lorenzo, ballano. L’esplosione di sentimenti è travolgente. Lukaku ha spedito la Juventus ko con un rigore indiscutibile, dopo il solito vantaggio bianconero addirittura con l’esordiente Kolo Muani che pareva un segno del destino, ma vantaggio poi scontatamente rimontato con lo scatenatissimo Anguissa. Come prima reazione Lukaku è corso ad abbracciare strettamente Antonio Conte, con cui lo lega un rapporto di cinematografica complicità, tipo il braccio e la mente.
Napoli-Juventus non si può leggere unicamente attraverso la classifica che premia ancora una volta la squadra di Conte, o il dramma esistenziale di una Juventus che da Allegri a Thiago Motta ha fatto il percorso del gambero. C’è tutto un mondo di sentimenti, emozioni, atmosfere, rabbie, tensioni, tradizioni, storie, rivalità che entrano in gioco. Napoli e Juventus sono storicamente due poli opposti del medesimo mondo e ogni volta è come se rigiocassero Maradona e Platini.
Riduciamo comunque il discorso davvero all’osso: Thiago Motta e Antonio Conte hanno preso Juventus e Napoli nello stesso momento. Morale, il Napoli ormai è tornato agli stessi ritmi della squadra scudetto di Spalletti e ha 18 punti in più rispetto alla squadra derelitta dello scorso anno. Segno che l’operazione di ricostruzione e rilancio è stata ottimale.
La Juventus viceversa si infila nella prima sconfitta della stagione – eliminata dunque anche la scusa che questa squadra non perde… – ma soprattutto ha 16 punti in meno della Juventus dello scorso anno quando c’era il dinosauro difensivista Max Allegri in panchina. Allenatore mandato via per cercare una svolta nel gioco e tornare a battersi per lo scudetto. Beh, alla Juventus non si sono visti né l’uno né l’altro. E la pazienza comincia ad esaurirsi.
Ancora: un anno fa il Napoli stava 18 punti sotto la Juventus, adesso il Napoli sta 16 sopra. E se proprio vogliamo insistere il Napoli in questo calcio mercato ci ha rimesso Kvaratskhelia, il suo uomo migliore, mentre la Juventus ci ha guadagnato Kolo Muani,alter ego di Vlahovic, e svariati altri. L’intera campagna di calciomercato della Juventus, pur dispendiosissima, rischia di essere vanificata dall’andazzo.
Il Napoli in una settimana ha battuto nettamente prima l’Atalanta e poi la Juventus, ai primi di marzo giocherà con l’Inter e in quel momento si faranno i conti. Nel frattempo si fa festa.
I meriti di Antonio Conte sono evidenti. E siccome oltre alla bravura il nostro ha anche la qualità della perfidia, eccolo spargere perfino il sale sulle ferite della sua ex squadra. “Gli altri sono sempre più belli mediaticamente…. Siamo riusciti a ottenere vittorie con Atalanta e Juventus, in un momento che poteva ammazzare chiunque. Abbiamo fatto una grande prestazione contro una grande squadra, che ha un’ottima rosa per la quale sta facendo ancora mercato per renderla ancora più forte”. Pure! Come dire, guarda che stanno combinando questi, noi invece stiamo facendo ‘sto miracolo di San Gennaro. Se non è perfidia questa…
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*Articolo e foto ripresi da https://www.bloooog.it/ IL BAR SPORT di FABRIZIO BOCCA