Treviso è una città piccola dove il calcio spesso passa in secondo piano. A farla da padrona sono il basket e il rugby, mentre il pallone di cuoio è soltanto una passione per pochi. La Serie A è quindi un sogno proibito, quasi un’illusione che nell’estate 2005 diviene realtà grazie a un clamoroso ripescaggio.
La Serie A si trasforma ben presto in un incubo per i veneti, costretti a far i conti con una preparazione raffazzonata e soprattutto un organico non all’altezza. Una situazione complicata, ma che non impedisce al Treviso di vivere un pomeriggio da “campioni” allo Stadio Omobono Tenni, davanti al proprio pubblico.
E’ il 1 aprile 2006 e nella Marca Trevigiana arriva la Juventus, dominatrice indiscussa del campionato. I punti che separano la capolista dal fanalino di coda sono ben 63, ma la distanza che si vede in campo appare decisamente più ridotta. La squadra di Diego Bortoluzzi si asserraglia nella propria area di rigore sin dal primo minuto subendo un vero e proprio assedio da parte dell’undici di Fabio Capello.
Adriano Zancopè fa quello che può, ma la Juventus sembra poter segnare da un momento all’altro. Adrian Mutu impegna il portiere avversario prima al 13’ con una punizione insidiosa che si ferma a pochi metri a destra del palo, mentre al 21’ replica venendo però fermato da Zancopè. L’occasione più netta è quella di Zlatan Ibrahimovic che, su una girata deliziosa, centra il palo.
Tutto troppo semplice, tanto che alla fine del primo tempo la Juventus rischia la beffa con una punizione di Gianni Guigou che, complice la collaborazione di Gianluca Zambrotta, finisce dritta sul palo con Gianluigi Buffon già battuto. Il primo tempo si chiude con il Treviso in grado di resistere strenuamente alzando una sorta di “muraglia umana” a difesa di Zancopè, mentre la Juventus continua ad attendere l’istante giusto per dare il via alla goleada.
Al rientro in campo arrivano notizie confortanti per i bianconeri: il Milan sta perdendo clamorosamente con il Lecce, penultima in classifica, regalando di fatto al club sabaudo l’ennesimo scudetto della sua storia. Eppure la Juventus non c’è con la testa, forse pensando già al ritorno dei quarti di finale di Champions League con l’Arsenal, forse arrivata allo stremo delle forze dopo una stagione infinita.
L’unico sussulto in casa bianconera è paradossalmente un “tiraccio” di Zlatan Ibrahimovic che sotto porta si conferma impreciso venendo poco dopo sostituito da Capello con Marcelo Zalayeta. Una decisione che fa arrabbiare lo svedese che se la prende con il tecnico friulano prima di accomodarsi mestamente in panchina.
Gli highlights di Treviso-Juventus del 1° aprile 2006
Per il Treviso c’è ancora spazio per una serie di emozioni con un contropiede di Blažej Vaščák, in grado al 73’ di sorprendere la distratta difesa bianconera, ma venendo fermato dall’assistente Giuseppe Foschetti per un fuorigioco pressoché inesistente. Poco dopo c’è spazio anche per una gomitata di Emerson ai danni di Marco Borriello, sfuggita all’arbitro Salvatore Racalbuto, tuttavia il risultato non si sblocca e per il Treviso è tempo di festeggiare una sorta di “pesce d’aprile” visto che nessuno si sarebbe mai aspettato uno 0-0 che va pure stretto ai padroni di casa.
In casa Juventus gli sguardi sono cupi nonostante il Milan sia uscito sconfitto dal “Via del Mare” di Lecce e lo scudetto appaia a un passo. Nubi grigie si stanno indirizzando verso Torino e non si tratta soltanto della Champions League, ma di un caso giudiziario che ben presto farà la storia del calcio italiano.