Foto e articolo della nostra inviata agli IHF world men’s championship – Marta Magni
Se i tifosi danesi a Herning, dove la ‘Cenerentola-Italia’ ci ha regalato la favola della qualificazione al main round, ci hanno dimostrato nello scontro diretto Danimarca-Italia quanto sia profondamente amato questo sport al di fuori dei nostri confini nazionali, quello della vicina croazia ci dovrebbe insegnare tanto.

A Zagabria domenica si è svolta l’ultima tornata di partite decisive per i quarti di finale, in un main round decisamente allivellato. Protagoniste Argentina, Capo Verde, Islanda, Egitto, Croazia e Slovenia.

“Tutto” era possibile, matematicamente, per la qualificazione. Le nazioni più forti hanno dovuto giocare già una sorta di finale con le ultime che non hanno venduto a poco prezzo la pelle. Una giornata zeppa di sorprese.
L’Islanda dei ‘mille e uno “-sson”’ (a quanto pare tutti gli islandesi hanno la stessa desinenza del cognome) era sostenuta da uno stuolo di tifosi. Una sorta di battaglione vichingo guidato da omaccioni truccati ma pacatissimi nei modi, con grancasse enormi di fianco a piccole bambine con fiorellini sui capelli e trombette a soffio.

Un mix pazzesco a cui l’Argentina, nonostante la lotta, non ha saputo tener testa.

Impossibile con un ultimo uomo come Allgrimsson (c.v.d.), terzo miglior portiere dei mondiali finora con 67 parate e un’efficienza del ben 40,1% (statistica IHF).

A fine match si è innalzato un coro nello stadio: il pubblico tutto in piedi, sottobraccio, idem i giocatori, gli uni rivolti agli altri, tutti cantavano.

I giocatori poi hanno scavalcato la barriera del campo e raggiunto lo stuolo vichingo firmando autografi e facendo selfie a destra e a manca. Questo sì che è un vero esempio di sport.

A seguire, la sfida più esotica di giornata, Capo Verde-Egitto. A parte gli egiziani – di cui vi avevamo già narrato le gesta aerobiche la scorsa edizione dei mondiali, chi se lo sarebbe mai aspettato di vedere una squadra di Yannick Noah senza racchetta in campo? Atleti estremamente caratteristici, con sorrisi smaglianti e acconciature clamorose, i rasta lunghissimi annodati, che toglievano quasi l’attenzione ai fisici slanciati.

Il quinto miglior realizzatore finora della competizione è difatti Délcio Pina, con 41 reti, 7 assist ed un’efficienza al tiro del 55% (fonte IHF). Una pallamano decisamente ammaliante.

Se la sono vista brutta gli egiziani di Ali Zein (il quale ha tirato un gol a 97 km/h, tanto per dire). I tifosi islandesi erano tutti a supporto degli isolani (isola per isola…se avesse vinto il Capo Verde, l’Islanda sarebbe passata ai quarti).

Ma alla fine il pass se lo sono preso gli egiziani 31-24, scrivendo la storia insieme alla ‘sorpresa Brasile’. Quarta volta ai mondiali che due nazioni non-europee riescono ad accedere ai quarti. A Varaždin, sempre in Croazia, hanno vinto facilmente invece Francia e Ungheria. L’Egitto se la vedrà lunedì sera contro i transalpini.

Per chiudere la giornata in gran bellezza, un altro stuolo di tifosi biancorosso. Sold out i 15.200 posti dell’Arena di Zagabria per la sfida Croazia-Slovenia. La tensione era molto alta, i cori potentissimi (i danesi sono molto più pacati a confronto), gli spalti pieni di bandiere, birre, sciarpe, gente con le cuffie della nazionale di pallanuoto e…bambini.

Appena il fischio d’inizio la Slovenia è subito passata avanti 5-0.

Time out Croazia. C’è bisogno di assestarsi e ripartire col piede giusto. Mandic si rompe un dito, una scena un po’ macabra, ma la Croazia recupera piano piano.

A fine primo tempo è parità a 15, il nervosismo porta ad un litigio burrascoso in campo.

Ma la pausa raffredda gli animi e a forza di parità, la Croazia riesce ad avere il vantaggio massimo sul 25-22.

Da quel momento, la Slovenia non è più riuscita a colmare quel piccolo gap che ha portato la gioia in casa. Così oggi, in una sfida sempre slava, la formazione di Duvnjak sfiderà l’Ungheria.

A Herning invece il girone è terminato senza dubbi alcuni, con Danimarca e Germania qualificati e l’Italia che dal giocarsela per i primi posti, si è dovuta accontentare del quarto, dietro anche alla Svizzera – contro cui ha perso 33-25 nell’ultimo scontro del girone. Le grandi emozioni le hanno regalate gli stadi di Zagabria e Oslo. Ad Oslo c’è del clamore con l’eliminazione della Norvegia e della Svezia, classificate rispettivamente terza e quarta, in coda alle due sorprese del mondiale 2025, Portogallo e Brasile.

Prossimamente gli aggiornamenti del mondiale direttamente dai quarti ad Oslo: Danimarca-Brasile e Portogallo-Germania.