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Calcio

Beccantini: “Juve favorita, ma occhio al Napoli e alle milanesi”

Da Luca Marianantoni 18/08/2017

Parte oggi il campionato di Serie A con la Juventus sempre favorita, ma con il Napoli e le milanesi che hanno ridotto il gap di distacco dai bianconeri. In salita anche le quotazioni della Lazio, in calo quelle della Roma.

Con Juventus-Cagliari alle ore 18 e Verona-Napoli alle 20.45, prende oggi ufficialmente il via l’86° campionato di Serie A a girone unico. Un campionato che vede la Juventus ancora una volta favorita nella corsa scudetto, ma alla luce di quanto accaduto fino ad ora nel frenetico calcio mercato estivo, la distanza tra i bianconeri e le rivali non è più siderare come un tempo. Ne approfittiamo subito per sentire Roberto Beccantini che ci illustra la sua personalissima griglia di partenza del campionato.
“In pole position metto ancora una volta la Juventus, affiancata dal Napoli. Poi seconda fila tutta meneghina con il Milan e l’Inter e terza fila capitolina con Roma e Lazio. Sarà molto difficile per le altre 14 squadre di Serie A pensare di poter arrivare a fine stagione tra le prime 6”.
Quindi Juventus pronta a calare il settebello? “La Juventus appare mutilata in difesa con la partenza di Bonucci e anche a centrocampo con l’addio di Dani Alves. Ma se riuscirà a scaricare in campo la rabbia di Cardiff, è ancora superiore a tutte le altre. Hanno preso Bernardeschi, Douglas Costa e altri colpi potrebbero arrivare prima della chiusura del mercato. I bianconeri sono anche l’unica squadra italiana con l’organico capace di reggere il doppio confronto campionato-copppe”.
Prima fila anche per il Napoli di Sarri. “Il Napoli ha confermato la rosa dello scorso anno. Nessun grande acquisto, ma ha preso ottimi ricambi per poter pensare in grande ed affrontare con il coraggio giusto sia la sfida in campionato che l’avventura in coppa. Per me è il pericolo numero uno per i bianconeri, una squadra molto esperta che piano piano si sta convincendo di poter puntare al titolo. Potrebbe essere l’anno buono”
Seconda fila monopolio delle milanesi. “In seconda fila ho messo le due milanesi; hanno fatto una grande campagna acquisti e ora sembrano tornate competive, in grado di lottare per i piani alti. Il calcio italiano ha bisogno di recuperare due formazioni che hanno fatto la storia del calcio mondiale. E a maggior ragione, l’industria della Serie A ha bisogno di Milan e Inter per innalzare il livello del calcio italiano e colmare il gap che ci separa da Inghilterra e Spagna”.
In terza fila ci finiscono le romane, una in calo e l’altra in crescita. “La Roma ha chiuso lo scorso anno in seconda posizione e quest’anno partità dalla quinta piazza virtuale. E’ una squadra in costruzione, dovrà gestire la prima stagione senza Totti e la prima di Di Francesco allenatore. La difesa sarà la cartina di tornasole della squadra che però avrà bisogno di trovare il sostituto di Salah per non perdere peso in attacco”.
Infine la Lazio che si è già presa il primo titolo della nuova stagione. “La Lazio ha giocato una grandissima partita in Supercoppa, è una squadra in fiducia. Mi piace molto l’atteggiamento di Inzaghi che riesce a far giocare bene tutti i suoi effettivi. La squadra, intesa come complesso, c’è, ma la rosa è un po’ povera. Non hanno molti ricambi e alcuni infortuni potrebbero ridimensionare di molto le aspettative del gruppo.”
Che posto occupa la Serie A tra i campionati più belli del mondo? “Credo il terzo posto, dietro Inghilterra e Spagna. La Premier inglese è la lega di calcio più ricca al mondo. Ma non è solo merito di quello che riescono a fare i giocatori in campo. Tanti gol portano divertimento e il divertimento crea spettacolo. Ma è il modo con cui confezionano l’intero prodotto a rendere la Premier così unica. E’ un cocktail vincente tra stadi, pubblico, campi di gioco a rendere il campionato inglese unico. Negli ultimi 9 anni hanno vinto come noi una sola Champions League e negli ultimi 25 anni hanno vinto solo 3 Europa League contro le 5 dell’Italia. Per avere il campionato più bello non contano le vittorie, conta il prodotto finale. Se fai giocare Arsenal-Liverpool in uno stadio italiano mezzo vuoto, magari con la pista di atletica intorno, non ti sembra nemmeno una partita di Premier e tutto l’insieme ne risente”.

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Nota sull’autore: Luca Marianantoni

Una vita tra numeri, statistiche, campioni e imprese memorabili. L'amore più grande il tennis con cui ha collezionato la presenza in 53 tornei del Grande Slam a partire del Roland Garros 1989. Ha collaborato a pubblicazioni e libri di tennis.

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