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Sport, Tennis

Regole nuove e italiani: cercasi protagonista alle NextGen di Milano

Da Vincenzo Martucci 19/10/2017

Il nuovo torneo coi migliori under 21 del mondo del 7-11 novembre alla Fiera di Rho sarà il test di molte regole proposte dall’ATP. L’ottavo protagonista del Super8 del tabellone da 1.275.000 dollari sarà un giocatore di casa nostra e verrà promosso dalle qualificazioni del 3-5 novembre allo Sporting Basiglio: da Berrettini a Quinzi, dal figlio di Ocleppo all’americano Caruana, da Baldi a Pellegrino…

Le NextGen Atp Finals saranno inedite ed eccitanti, il 7-11 novembre al padiglione 1 della Fiera di Rho, che lo staff di Sergio Palmieri sta allestendo con tre campi d’allenamento più un centrale da 4500 posti, per il nuovo torneo che metterà in palio un milione 175mila dollari. Sarà la più succulenta proposta giovane del circuito del tennis pro, la vetrina degli under 21 più forti, nomi già noti, da Sascha Zverev, che è balzato quest’anno al numero 4 del mondo dei seniores e probabilmente diserterà il Super8 italiano per esibirsi direttamente al Masters del 12-19 novembre alla 02 Arena di Londra, ai figli della grande Russia, quelli doc, Rublev e Khachanov, al canadese Shapovalov, dall’americano Donaldson, al croato Coric al coreano Chung all’altro russo Medvedev. Sciorinando la “Race to Milan” di oggi, anche se quella che farà fede per definire i magnifici sette sarà la classifica del 30 ottobre. Cui si aggiungerà una wild card italiana che scaturirà dalle qualificazioni fra i migliori giovani di casa nostra.

E qui viene il bello. Perché, al di là del montepremi da 20mila dollari (7000 a chi vincerà le qualificazioni), il teatro delle sfide sarà sempre a Milano, allo Sporting di Basiglio, e offrirà, secondo la classifica, la ribalta a 8 delle migliori speranze di casa nostra. Ci sarà il grande favorito, il 21enne Matteo Berrettini, allenato da Vincenzo Santopadre, che quest’anno ha fatto il salto di qualità, meglio si adatta alla superficie veloce dello Sporting e della Fiera ed ha la classifica più importante del lotto, da 120 del mondo. Ci sarà il 21enne Gianluigi Quinzi (n. 297 Atp), grande promessa juniores, re del Bonfiglio 2012, campione a Wimbledon under 18 e numero 1 mondiale di categoria nel 2013, potremo scoprire il 19enne Liam Caruana (n. 441) che è cresciuto e risiede negli Stati Uniti, vedremo all’opera il 20enne Andrea Pellegrino (471), campione all’Avvenire under 16 del 2013, ritroveremo l’ex “gemello” di Quinzi, il campione dell’Avvenire 2012, Filippo Baldi (472), e altri, fra cui Cristian Carli, Raul Brancaccio, Riccardo Balzerani, Jacopo Stefanini, Gian Marco Moroni, il figlio di Gianni Ocleppo, Julian, e gli altri aspiranti stregoni.

Anche loro saggeranno le nuove regole al vaglio dell’ATP. Intanto, giocheranno 3 set su 5. “E così si alleneranno già alla lunga distanza degli Slam per quando giocheranno sul circuito maggiore”, suggerisce l’ex pro Diego Nargiso. che gestirà la nuova scuola del circolo di Basiglio. I set non si decideranno ai 6 game classici, ma ai 4 game con eventuale tie-break (tradizionale a 7) sul 3-3. “Regola che sarà stimolante, renderà aperte da subito le partite e terrà viva la concentrazione sin dal primo punto, soprattutto su una superficie così veloce”, sottolinea l’altro ex pro, Stefano Pescosolido, oggi tecnico federale. Non ci sarà il vantaggio sul 40-40. “Chi si aggiudicherà il primo punto vincerà direttamente il game”, specifica Sergio Palmieri, in veste di direttore del torneo a Milano come a Roma. “Ma il battitore avrà almeno il vantaggio di poter decidere da che parte servire.

Comunque, nei test della NextGen voluti dall’Atp,  scomparirà il “let” sul servizio. “E questa proprio non mi piace, perché non è come nella pallavolo che la palla la puoi ancora recuperare in qualche modo, nel tennis, questa regola aumenta in modo esagerato al dose di fortuna che può risultare decisiva”, protesta – giustamente – l’ex gran battitore Nargiso.

Secondo Palmieri, che è stato anche manager di giocatori famosi, a cominciare da John McEnroe, la regola che più piacerà ai giocatori sarà quella che verrà varata direttamente nel tabellone principale in Fiera, con l’abolizione di tutti i giudici di linea, sostituiti dall’Occhio di Falco, già esistente oggi, e testato anche al Masters 1000 di Cincinnati, ma con potenzialità aumentate. La palla fuoricampo sarà segnalato da un suono e dall’accendersi di una luce. Così come un orologio segnalerà visibile a tutti i famosi 25 secondi che possono sussistere al massimo dalla fine del punto al nuovo scambio.

Chissà come reagiranno i giocatori anche al pubblico che potrà spostarsi liberamente in tribuna durante gli scambi, almeno sui lati lunghi del campo. Uno strappo alla regola chiaramente di spirito yankee, per favorire il via vai degli indisciplinati spettatori dagli spalti ai punti di ristoro di bevande e snack vari. Noi speriamo che reagiscano bene gli appassionati al richiamo del torneo di qualificazioni allo Sporting Basiglio del 3-5 novembre, con l’ingresso a 25 euro per la tre giorni e a 10 euro per la singola giornata.

Vincenzo Martucci

Tags: Milano, next gen, tennis, vincenzo martucci, zverev

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Nota sull’autore: Vincenzo Martucci

Napoletano, 34 anni alla Gazzetta dello Sport, inviato in 8 Olimpiadi, dall’85, ha seguito 86 Slam e 23 finali Davis di tennis, più 2 Ryder Cup, 2 Masters, 2 British Open e 10 open d’Italia di golf. Già telecronista per la tv svizzera Rsi; Premio Bookman Excellence.

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