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Sport di contatto

United Rugby Championship: l’italiano Massimo Brunello è l’allenatore dell’anno

Da Benedetta Borsani 07/06/2025

"Se devo fare una dedica, allora voglio dedicare il Premio a tutto il movimento dei tecnici italiani"

Massimo Brunello, Azzurro n. 411, 8 caps con la Nazionale Maggiore con cui ha esordito nel 1988, oggi allenatore delle Zebre è “BKT Coach of the Season” (Miglior Allenatore della Stagione BKT). Lo ha decretato lo United Rugby Champiosnhip: ” Brunello – si legge nelle motivazioni – ha completamente trasformato le Zebre in questa stagione. Ha guidato la squadra a vittorie casalinghe mozzafiato con Munster, Ospreys e Dragons, a cui si aggiungono imprese memorabili in trasferta con Ulster ed Edinburgh. La vittoria in casa dell’Ulster ha interrotto un digiuno di ben quattro anni per le Zebre lontano da casa, ed è stata seguita la settimana successiva da un’altra perla, questa volta con Edimburgo. “Massimo – ha sottolineato uno dei suoi colleghi – ha reso le Zebre ancora più competitive in questa stagione, con delle vittorie davvero impressionanti in trasferta. Questi risultati hanno tenuto viva la corsa per un posto tra le prime otto fino alle battute finali del torneo”.

 

“Il Premio viene assegnato da altri allenatori ed è proprio questo ad essere motivo di grande orgoglio, non solo per me, ma per tutto lo staff – ci dice Brunello in conferenza stampa. E aggiunge “Da quando l’ho saputo continuo a ripeterlo, io sono solo la facciata, ma il premio è di tutti”. E allarga ancora di più, non solo lo staff tecnico delle Zebre, ma tutti, i tanti bravi allenatori che ci sono in Italia.”Spesso si sente dire che noi Italiani non siamo portati per il rugby. Questo io non lo credo. Ecco, se devo fare una dedica, allora voglio dedicare il Premio a tutto il movimento dei tecnici italiani”.

 

Parole che confermano la qualità dell’uomo e dei valori che da sempre trasmette nell’insegnare il rugby: “Mi piace – sono sempre le parole di Brunello – trasmettere la mia passione per il rugby, creare armonia, gruppo, squadre passionali che sentono la partita, con una loro identità chiara, pronte a scendere in campo coese e con la voglia di vincere. Una cosa che mi piace, che mi è piaciuto durante questo campionato, è stato sentire che le Zebre, indipendentemente dal risultato finale, hanno dato tutto in campo”.

 

C’è orgoglio, ma anche stupore nel riconoscimento. “Non me l’aspettavo. Ora – aggiunge – l’asticella delle aspettative si è alzata. Per me e per tutta la squadra. Tutti vogliono fare di più”.Non sarà facile, certo, ma l’entusiasmo ora è alle stelle e ben si sposa con le parole del presidente FIR Andrea Duodo “Oggi tutto il movimento è orgoglioso per questo traguardo che riconosce e valorizza la professionalità di Massimo, il lavoro del suo staff e l’impegno di tutti i suoi giocatori. Vedere la soddisfazione di un grande allenatore, un ex Azzurro e un profondo conoscitore del nostro rugby, ci rende felici. Sono certo che anche nella prossima stagione le Zebre sapranno proseguire nel percorso di crescita intrapreso, regalando nuove soddisfazioni a tutti gli appassionati”.

 

Nuove soddisfazioni a partire dai giovani che in Italia ambiscono a giocare a rugby da professionisti e che in Brunello hanno un prezioso alleato, e non da oggi. La sua idea della franchigia è chiara: dare opportunità ai talenti italiani, con l’obiettivo dichiarato di alimentare la Nazionale. Il suo è un vero e proprio credo: “In una franchigia come le Zebre nata con l’obiettivo di far crescere il nostro movimento italiano, non ha senso che ci siano tanti stranieri”. Ecco perché ora nel scegliere i sostituti di Fischetti e Zambonin che hanno spiccato il volo verso altri spogliatoi, gli stranieri arriveranno solo se non verranno individuati i giusti profili italiani. All’inizio per loro non sarà facile sostenere i lavori di carico, ma è a loro che occorre dare fiducia mettendoli nelle mani di uno staff preparato e pronto a sostenerli, a partire dalla preparazione fisica che per Brunello è la base imprescindibile su cui innestare tutto. E lo ripete ancora, “In Italia abbiamo tecnici bravissimi, come Francesco Della Ceca o Mattia Dolcetto che ho voluto con me a tutti i costi quando ho accettato di allenare le Zebre. E l’elenco potrebbe continuare a lungo. ”

 

Per parte nostra, se volessimo fare un elenco esaustivo di tutti i giocatori che sono stati allenati da Brunello e che ora giocano nella Nazionale maggiore, non sarebbe possibile. Tuttavia, possiamo affermare che molti dei giovani che hanno fatto parte delle Nazionali Under 20 di Brunello, in particolare quelle che hanno ottenuto risultati significativi al Sei Nazioni e alle Summer Series, sono ora parte integrante – o prossimi a esserlo – della Nazionale maggiore. Un esempio è David Odiase, capitano dell’Italia Under 20 che sotto Brunello batté per la prima volta il Sudafrica, che ha recentemente firmato con le Zebre e che è coinvolto con la Nazionale maggiore in vista dei tour estivi. La sua progressione è un chiaro esempio del lavoro svolto da Brunello nello sviluppare talenti pronti per il livello più alto, mixandoli con giocatori esperti come l’ex azzurro Luca Morisi, appena confermato alle Zebre, “In primis perchè è bravo ed è un leader – ci dice sempre in conferenza stampa – Quest’anno mi ha aiutato molto a trasmettere alla squadra i valori che voglio. Ed è un esempio per tutti per la sua etica nel lavoro”.

 

 

Massimo Brunello: chi è

 

Nato ad Arquà Polesine il 18 giugno 1967, Massimo Brunello, prima di diventare allenatore è stato un utility back fedele alla maglia rossoblu del Rugby Rovigo, dal 1985 al 2000, collezionando 257 presenze e 101 mete e conquistando due Scudetti, nel 1988 e nel 1990 arrivando a vestire la maglia della Nazionale Maggiore per 8 volte. Il debutto nel 1988 con l’Irlanda. Ha iniziato nel 2002 come allenatore dell’Under 21 del Rovigo, per poi passare al ruolo di assistente allenatore della prima squadra nel 2003-2004. Dal 2004 al 2007, ha guidato il Rugby Badia, ottenendo la promozione in Serie A nel 2006. Torna quindi nella sua Rovigo come capo allenatore nel 2007 fino al 2009 anno in cui viene chiamato ad allenare la Nazionale maschile Under 18 fino al 2015. Arriva quindi a Calvisano, dal 2015 al 2020 collezionando due scudetti, nel 2017 e nel 2019 battendo in finale la sua Rovigo. Ha guidato la Nazionale Under 20 dal 2020 al 2024, ottenendo risultati notevoli come il record di 3 vittorie al Sei Nazioni Under 20 nel 2022 e due vittorie con l’Inghilterra (sia nel Sei Nazioni che alle Summer Series 2022, torneo che ha sostituito il mondiale, dove l’Italia ha chiuso al terzo posto). Dal 2024 è allenatore delle Zebre. Ed è proprio per questa stagione che è stato eletto “Coach of the Season” dello United Rugby Championship, succedendo nell’albo d’oro del riconoscimento all’inglese Graham Rowntree, premiato nel 2024 come allenatore del Munster.

 

Coach of the Season – Albo d’oro BKT United Rugby Championship

2022 – Leo Cullen (Irlanda/Leinster)

2023 – Franco Smith (Sudafrica/Glasgow Warriors)

2024 – Graham Rowntree (Inghilterra/Munster)

2025 – Massimo Brunello (Italia/Zebre Parma)

 

La carriera da allenatore di Massimo Brunello

2003–2004: Rugby Rovigo Delta

2004–2007: Rugby Badia

2007–2009: Rugby Rovigo Delta

2009–2015: Nazionale Maschile U18

2015–2020: Rugby Calvisano

2020–2024: Nazionale Maschile U20

2024–in corso: Zebre Parma

 

Tags: #italia #rugby

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Nota sull’autore: Benedetta Borsani

Sempre in cerca di nuove avventure nasco come giornalista – professionista dal 2015 – e nel tempo mi specializzo anche come fotografa, reporter, videomaker con una passione per gli sport, specie quelli cosiddetti minori. Curiosissima, mi piace autodefinirmi una “news hunter” affamata di storie da raccontare.

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