Louis Thomas Buffon non è soltanto il figlio di Gianluigi, leggendario portiere della nazionale italiana, ma anche un promettente attaccante che sta velocemente scalando le gerarchie calcistiche. Centravanti di ruolo, il classe 2007 gioca nel Pisa (con cui ha debuttato lo scorso 9 marzo contro lo Spezia) ed è stato convocato per la prima volta nella nazionale Under 18 della Repubblica Ceca. La chiamata è arrivata dal CT della selezione ceca, che ha scelto di sfruttare il doppio passaporto del giovane talento.
Figlio di Gianluigi e Alena Seredova, Louis Thomas detiene infatti sia il passaporto italiano che quello ceco, in virtù delle origini materne. Dopo aver consultato i suoi genitori, ha ritenuto che la Nazionale Ceca rappresentasse la scelta più favorevole per la sua crescita professionale. In un’intervista con la Federazione calcistica della Repubblica Ceca, il giovane attaccante ha parlato di questa sua decisione e delle sue prospettive future.
A febbraio hai partecipato al tuo primo allenamento con l’Under 18 ceca durante la preparazione a Pilsen. Che impressioni hai avuto?
“Ero molto felice di andare al raduno e anche molto curioso di vedere una cultura calcistica diversa, mi sono trovato molto bene, anche con i compagni, ed ero molto felice”.
È stato difficile scegliere tra nazionale ceca e italiana? Quali motivi ti hanno spinto a voler giocare per la prima?
“Ho parlato un po’ con la mia famiglia e abbiamo deciso che giocare per la Nazionale Ceca sarebbe stato meglio per il mio percorso calcistico e anche per svilupparmi come giocatore, quindi abbiamo deciso di intraprendere questa esperienza qui”.
Tua mamma sarà felice del fatto che rappresenterai la Repubblica Ceca, e tuo padre?
“Sì, sì, mia mamma ovviamente era felicissima ma anche mio papà, anche lui era molto felice perché era la mia prima chiamata in una nazionale e anche lui mi ha consigliato di scegliere proprio la Repubblica Ceca, perché secondo noi è la miglior cosa per svilupparmi come calciatore”.
Come va con il ceco? Sarai motivato a migliorare la lingua se verrai convocato regolarmente?
“Sì, non parlo benissimo il ceco ma da quando ho saputo che c’era la possibilità di venire qua ho imparato, lo sto studiando, ogni giorno passo più o meno dieci minuti su Duolingo e quindi ci sto mettendo dell’impegno anche per impararlo”.
Come hai gestito l’attenzione dei media nei tuoi confronti? In certi momenti sembrava pazzesca.
“Sì, sinceramente non me l’aspettavo, ma fin da bambino sono cresciuto con due genitori che sono sempre stati sotto la lente d’ingrandimento e quindi… Speriamo che mi abbiano fatto imparare bene quello che devo dire e fare. Pero sì, sinceramente non me l’aspettavo”.
Ti ha fatto piacere essere stato convocato anche per il raduno di marzo con partite importanti con Portogallo, Inghilterra e Francia?
“Sì, sicuramente sono grato per questa convocazione e devo ringraziare ovviamente il mister e tutto il suo staff, ma ci tengo anche a ringraziare tutti i miei compagni e lo staff del Pisa, perché senza di loro non potrei esprimermi al meglio sul campo”.
Quali sono i tuoi obiettivi con la Nazionale? In autunno la tua categoria inizierà le qualificazioni per l’Europeo…
“Onestamente in questo momento sono concentrato solo sul raduno di questi giorni e spero poi con questi giorni di guadagnarmi la possibilità di venire in autunno e giocare anche le qualificazioni all’Europeo, perché ovviamente per un giocatore penso che sia importante sapere che con delle buone prestazioni potresti guadagnarti un prossimo raduno, delle prossime convocazioni”.
Se in futuro dovessi giocare contro l’Italia quanto speciale sarebbe quella partita? Ti piacerebbe?
“Sono nato e cresciuto in Italia, ma penso che per essere un professionista al cento per cento e fare il meglio il mio lavoro, per me ogni partita deve essere importante come contro l’Italia o come contro qualsiasi altra nazionale”.
*Articolo ripreso da www.diretta.it, qui il collegamento