Nell’assassinio improvviso dell’Inter di Simone Inzaghi, suo leader e factotum e adesso principale imputato convenuto per l’inchiesta davanti al commissario Hercule Poirot, c’è un qualcosa di recondito, impercepibile e non valutabile che ci impedisce di processare il caso Inter fino in fondo e condannare per direttissima il supercolpevole più evidente.
E cioè quel Simone Inzaghi che si è fatto scoppiare la squadra più forte – ma è davvero la più forte? – tra le mani, sbagliando (forse) le tabelle di preparazione e ritrovandosi con Dimarco, Barella, Chalanoglu e Lautaro ridotti a stracci bagnati. Colpevoli a loro volta?
Ma come giudicheremmo il caso Inter se eliminasse in Champions League il Barcellona, contro cui per altro i nerazzurri vanno a battersi ormai da clamorosamente sfavoriti? Quelli matano il Real Madrid, e questi si fanno matare da Bologna, Milan e Roma in triplice umiliazione… Diciamo che se volessimo quotare il passaggio alla finale di Champions League, il 65% per il Barcellona contro 35% per l’Inter?
E’ forse colpevole l’Inter di aver voluto suddividere la propria carica di energia su troppi fronti? E’ forse colpevole Inzaghi di aver spremuto i soliti noti? Sta ottenendo troppo poco, Inzaghi, dalla squadra più forte e quotata del campionato? Quanto ha sprecato e dove ha sbagliato l’allenatore dell’ Inter?
E soprattutto se Conte fosse l’allenatore dell’ Inter e non quello del Napoli che l’ha sorpassata, saremmo ora nella stessa situazione? Sono domande che ci dividono, ma la cui risposta, se mai esistesse, non porta alla soluzione repentina del problema. Non c’è tempo e si può solo salvare il salvabile, mantenendo accesa la flebile fiammella. Che Inzaghi sia posto sotto inchiesta e condannato adesso è relativamente utile.
La realtà è che grande parte di certe sconfitte appartiene solo ed esclusivamente al mistero. I colpevoli ci sono senz’altro e sono sicuramente all’interno della scena dei convenuti davanti al commissario Poirot. Non essendoci altri protagonisti i responsabili fanno sicuramente parte del panorama conosciuto. Dobbiamo però forzatamente sospendere il giudizio e la condanna del presunto colpevole, non perché non esista, ma perché il medesimo – Simone Inzaghi – è l’unico che dispone ancora di una possibile via di salvezza.
Barcellona-Inter si gioca il 30 aprile, Inter-Barcellona il 6 maggio. Il 7 maggio, preciso preciso come quello in Vaticano, si aprirà il Conclave nerazzurro.
*Articolo ripreso da www.bloooog.it, il Bar Sport di Fabrizio Bocca