100 ‘Regole’ per Allenare il Basket (066): Contropiede – Non rinunciare al buon tiro |
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
100 ‘Regole’ per Allenare il Basket (066): Contropiede – Non rinunciare al buon tiro |
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Pallacanestro

100 ‘Regole’ per Allenare il Basket (066): Contropiede – Non rinunciare al buon tiro

Da Sport Senators 14/05/2022

L’idea del contropiede non è solo di produrre un tiro RAPIDO, ma anche un BUON tiro. Quindi, se un giocatore è libero … DEVE TIRARE. Sembra forse banale. Sembra anche troppo logico. Invece, molte volte, vediamo uno libero per tirare, ma rinuncia al tiro per palleggiare verso canestro per arrivare a ciò che lui pensa sarà un tiro più facile. Ecco la verità: non esiste un tiro meglio che il tiro senza difesa addosso. Ma, come detto, alcuni rinunciano a un buon tiro. Il risultato è spesso negativo: (a) la difesa reagisce e il tiratore, marcato più stretto, deve forzare il tiro; (b) il tiratore va dentro una selva di braccia e gambe, forse subisco un contatto e, di conseguenza, perde la palla, (c) Commette un infrazione o fa uno sfondamento, (d) non ha più neanche un buon angolo di passaggio per uscire dalla trappola. In questi casi, gli allenatori dicono, “Ha fatto un gioco semplice diventare un gioco complicato!”

C’è un altro fattore nel rinunciare ad un tiro: PAURA. Ovvio, è una mia interpretazione, ma non sono l’unico a pensare così. Per me, sta pensando: “Oh, se sbaglio questo tiro facilissimo, la gente penserà che io non sia un giocatore vincente. Quindi, faccio qualche palleggio per trovare un tiro difficile. Così, se sbaglio, potrò dire che il tiro era difficile o che l’arbitro non ha fischiato un fallo.” Ripeto: per me, quel giocatore ha PAURA. Paura della responsabilità, paura di sbagliare, paura delle sue paure. Dico questo spesso: “Tirare non è solo un gesto tecnico. E’ anche un gesto AGONISTICO.” Infatti, diverse volte si vede uno con una tecnica perfetta sbagliare un tiro che, per lui, doveva essere ‘automatico.’ Poi, il rovescio della medaglia: vediamo alcuni giocatori senza uno stile tecnicamente bello ma che hanno un cuore grande come una casa, che non hanno paura di nulla. Loro centrano quel tiro.

Ho avuto uno così con l’Olimpia Milano: Roberto Premier, guardia, 197 cm x 100 kg. Nel 1986-87, in Coppa Campioni, perdemmo contro ARIS a Salonicco per -31, per 98-67. Una settimana dopo avremmo dovuto vincere per +32 per andare avanti. Abbiamo vinto per +34, per 83-49. Roberto Premier ha centrato un tiro da tre che ci portava a +32 nel punteggio globale. Dico sempre che Premier è stato il più grande ‘killer’ che io abbia mai allenato. Comunque, non andavo sul sottile se un mio giocatore rinunciavo ad un buon tiro: “Perché hai rinunciato? Hai paura di prendere quel tiro?” Ovvio, mi volevano spaccare la faccia in quel momento. Ma non hanno più rinunciato al buon tiro. Hanno convertito la rabbia con me in adrenalina per fare il tiro. Le scelte sono tre: tirare, passare, palleggiare. Uno deve ‘leggere’ la situazione e poi fare. Ma la ‘regola’ rimane: non rinunciare mai ad un buon tiro. Foto: Roberto Premier (10).

Tags: 100 'Regole' per Allenare il Basket (066): Contropiede - Non rinunciare al buon tiro

Condivisione...

Articolo precedente
L’Italy Major porta a Roma le stelle del Premier Padel. Appuntamento al Foro Italico
Articolo successivo
Il Sassuolo, una società sana che punta sui giovani da 10 anni nella massima serie

Nota sull’autore: Sport Senators

Post correlati

  • Kobe era una tempesta, era l’euforia, era l’uomo
  • La Nba preda dei superteam: è ancora Golden State-Cleveland
  • Play “tripla doppia”: Westbrook sarà il migliore Nba? Scegliere l’Mvp italiano è complicato
  • Stranieri o italiani: come si cura un basket senz’anima?
  • Super Gallinari mai così forte nella Nba. E in Nazionale?
  • Jerrells, il ritorno del vincente che non doveva andar via

Ultimi articoli

  • “Una sconfitta che è quasi una vittoria. Dopo Crowley è tempo di un ct italiano”
  • Napoli raddoppia, Inter solo per un posto d’onore, addio Milan
  • Ange Capuozzo, l’arcobaleno dopo la tempesta
  • Premier Padel 2023, confermate le tappe di Roma e Milano
  • Europei di artistico su ghiaccio, gli osanna sbagliati per l’Italia
  • La Danimarca scrive la storia dell’handball aggiudicandosi il terzo oro mondiale consecutivo.

Sport Senators

Le grandi firme di 45 Olimpiadi, 8 mondiali di calcio, 86 tornei del Grande Slam, 13 Tour de France, 43 giri d’Italia, 20 GP di Formula 1, 31 Mondiali di Atletica leggera, 100 campionati Mondiali ed Europei di nuoto, ginnastica, scherma, judo, e tanti altri sport.

Accounts Social

  • Facebook
  • Twitter

Newsletter

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
Iscriviti!

Cerca

Sport Senators © 2018 - All Rights Reserved | Testata registrata al Tribunale di Milano. Registrazione n.168 del 30.05.2018. Direttore responsabile Vincenzo Martucci

  • Home
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
  • Accadde Oggi
  • Galleria
  • Sport per Tutti
  • TennisVintage
  • Privacy policy

Continuando la navigazione, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi