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La testimonianza

Bertolucci: “Chi è il più bello del reame? Primo set a Ronaldo col suo fisico bestiale, aspettando Messi… 

Da Sport Senators 16/06/2018

L’incredibile prova del portoghese contro avversari e compagni nella Liga spagnola riaccende la rivalità del calcio mondiale. “Io li metterei in campo insieme. Gli altri nove? Li lascio scegliere anche ai meno esperti…”

I paragoni tra atleti di epoche diverse sono solo chiacchiere da bar sport prive di logica e senza fondamenta. Troppo diversi gli attrezzi e le palle, enormemente modificate per non dire stravolte le metodologie di allenamento, rivista in toto l’alimentazione e mutate le superfici di gioco per fare un raffronto. Ma la discussione si scalda e diventa interessante quando si parla di atleti che si trovano a competere nello stesso periodo, ad armi pari uno contro l’altro sia in prove singole, dove l’analisi appare più facile e meno contorta, sia in quella di squadra. Per fare un esempio, Federer e Nadal nel tennis, Cristiano Ronaldo e Messi nel calcio. I tre gol segnati dal portoghese nella sfida contro la Spagna, conditi da una prestazione bestiale come il suo fisico, hanno riacceso il dibattito su un argomento che tiene il banco da diversi anni. Chi è il più bello del reame?
   Cristiano segna da quattro edizioni ai Mondiali ma non aveva mai disputato una partita tanto spettacolare nella manifestazione più prestigiosa dopo essersi caricato sulle spalle compagni decisamente inferiori per qualità e esperienza rispetto agli avversari. A 33 anni, continua ad allenarsi come un matto incanalando la professionalità sul terreno di gioco per poi trasformarla nella forza che distrugge tutto e tutti. Aveva di fronte molti suoi compagni del Real Madrid che, almeno sulla carta, avrebbero dovuto conoscere e interpretare le sue finte, le esecuzioni preferite e le traiettorie di tiro. Niente da fare. Ronaldo li ha mandati in bambola con la brutale determinazione che lo contraddistingue, con le prepotenti accelerazioni, i doppi passi ubriacanti e con la maestria che lo caratterizza nel gioco aereo.
   Idolo indiscusso, e non potrebbe essere altrimenti, in patria, Cristiano vuole il mondo intero ai suoi piedi e non avrebbe difficoltà a conquistarlo se non avesse tra le scatole quel trottolino magico che risponde al nome di Lionel Messi. Fisicamente minuto, dotato di un sinistro spaziale, l’argentino si muove con passo felpato sul campo costruendo sapientemente le trame di gioco per i compagni ma risultando, allo stesso tempo, un micidiale finalizzatore. Una grande rivalità tra due fenomeni che nutre il calcio e accende la passione dei tifosi.
   Siamo solo all’inizio della manifestazione mondiale in Russia ma Messi è chiamato fin da subito a dare una risposta convincente per non lasciar pendere la bilancia a favore del rivale. Io per non saper né leggere né scrivere, vista l’assenza dell’Italia, me li godrò comodamente seduto sul divano. Nella squadra dei miei sogni li vedrei bene insieme lasciando anche ai meno esperti la scelta degli altri nove giocatori.
Paolo Bertolucci

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