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Vincere la Coppa del Mondo di sci alpino e due classifiche di specialità non accade tutti i giorni, anche se ti chiami Federica Brignone e rappresenti la storia dello sport italiano. Eppure la 34enne di La Salle non è mai soddisfatta e, dopo aver completato una stagione trionfale, guarda con attenzione all’Olimpiade Invernale di Milano-Cortina 2026. Un appuntamento che potrebbe permettere alla portacolori dei Carabinieri di chiudere il cerchio di una carriera dove manca soltanto l’oro a cinque cerchi.
Dopo questi trionfi, cosa può aggiungere alla sua carriera?
Durante quest’inverno qualcosa ho sbagliato, per cui qualcosa da aggiungere c’è. A fine stagione facciamo un punto su cosa sia andata bene e cosa si possa migliorare, da lì si prepara un piano di lavoro per la prossima stagione. E’ fondamentale perchè bisogna darsi degli obiettivi, non solo in termini di risultati, ma anche su cosa affrontare. E’ stata una stagione pazzesca però, sebbene sia molto difficile, si può provare a far ancor meglio.
Quanto pesano queste coppe in vista del prossimo anno?
Pesano sì a livello morale, anche se ogni stagione ha una storia a sé. Io non disimparerò a sciare oppure il mio fisico crollerà di botto, però quando si riparte da Soelden è come se si ricominciasse da zero. Può cambiare anche tutto, bisogna accettare perchè il nostro sport è così.
Scambierebbe la Coppa del Mondo per un oro a Milano-Cortina 2026?
Mai nella vita.
In vista dei Giochi teme il ritorno di Shiffrin e Vhlova?
Spero che Petra torni perchè comunque lei ha avuto un bruttissimo infortunio e sta facendo molta fatica a tornare. Dopo un incidente del genere, non sai se tornerai mai a gareggiare. Mi spiace per lei come per lo sport, però mi concentro su me stessa. Se mi concentrassi su lei o su Mikaela, ci sono poi altre dieci atlete che possono battermi e non avrebbe molto senso. Le medaglie sono tre, motivo per cui dipende da quanto farò io più che da loro.
Lollobrigida ha detto che lei sarebbe ideale come portabandiera. E’ d’accordo?
E’ qualcosa che non dipende da me, ho fatto tutto il possibile con i miei risultati e poi si vedrà chi verrà scelto. E’ qualcosa che mi rende orgogliosa per quanto ho fatto per il mio sport, per l’Italia e anche solo esser considerata è qualcosa di speciale.
Si potrebbe creare un tandem di portabandiere con Goggia?
Mi piacerebbe, ma non lo so. Bisognerebbe chiedere a qualcun altro.
Tutti questi risultati le mettono pressione in vista delle Olimpiadi?
Arrivare a un’Olimpiade in casa con il mio palmarés sarà senza dubbio tosta. All’inizio della prossima stagione cercherò di stare tranquilla e isolarmi al fine di riuscir a portare a casa risultati importanti in un evento del genere dove tutti gli occhi sono puntati su di te. Per questo dovrò esser ancor più brava a gestire quanto sta intorno a me. Stagione per stagione le cose cambiano e mi auguro di esser ancora così in forma il prossimo anno, avere le stesse sensazioni ed esser positiva. Tuttavia potrebbe succedere anche tutto il contrario.
Alla bambina che guardava Tomba cosa direbbe?
Soltanto di divertirmi che è quanto ho cercato di fare fino a quando ero un’adolescente. Poi quando sono cresciuta ho cercato di dare il 100%, ma ai bambini non posso far altro che augurargli di divertirsi perché lo sport è una scuola di vita.