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Calcio

Venezia, la notte di festa. Vanoli mix di Sacchi e Conte, peccato vada via

Da Vanni Zagnoli 07/06/2024

C’eravamo anche noi, alla notte della promozione in serie A del Venezia, fra lo stadio Pierluigi Penzo, la sala stampa e l’esterno. Intanto la cerimonia di premiazione, con le ripetute richieste dello speaker di uscire dal campo per gli oltre 5mila che avevano invaso.
Uno dei momenti più particolari è l’uscita di Busio, invitato da un gruppo di giovani goliardi a lanciarsi in acqua. Prima di lui esce Pohjanpalo, il capitano finlandese, che era stato premiato come capocannoniere, con il trofeo dedicato a Paolo Rossi. Va via in barca, in laguna è la regola.
A gettarsi dalla riva è Antonio Candela, che manda in visibilio la curva all’esterno della tribuna, oltre il ponte, dove anche i giornalisti sono pregati di non stazionare.
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Venezia-Cremonese 1-0 (0-0). Il tuffo in acqua di Candela, incitato dagli ultras
youtube.com
In sala stampa, l’allenatore Giovanni Stroppa spiega perchè la Cremonese meritava di essere in serie A e perchè vorrebbe restare. “Siamo stati superiori, come occasioni e gioco, meritavamo noi”.
E poi Daniel Ciofani, la bandiera grigiorossa, della promozione in serie A e della mancata salvezza. Al Frosinone perse la serie A diretta, quasi scontata, a beneficio del Parma, ma si rifece ai playoff, e a 39 anni non è detto che lasci il calcio. “Comunque ritornerà il sole, è stata una bella stagione”.
Paolo Vanoli si presenta con la maglia della serie A, è accolto con un’ovazione dai giornalisti veneziani. Fu tra gli uomini delle tre coppe in 100 giorni, da terzino sinistro, con il Parma di Alberto Malesani, fra il ’99 e il 2000. “Battei la Fiorentina, in coppa Italia – ricorda alle nostre domande – e poi sarei stato ceduto ai viola, con cui avrei battuto il Parma”.
E’ stato vice di Antonio Conte all’Inter, con lo scudetto e la finale di Europa league. “Oltre a Conte, la figura chiave della mia carriera da tecnico è Arrigo Sacchi, che mi volle nello staff azzurro delle giovanili. Da lui ho imparato l’applicazione. Da calciatore pensavo solo a giocare, da tecnico poi Conte insegna come vincere”.
Incrociamo Ivan Ramiro Cordoba, l’ex difensore dell’Inter, rappresentante della proprietà del Venezia.

https://youtu.be/rdpifULHfV4

“E’ la mia seconda promozione qui, le emozioni sono sempre incredibili – confida -. Dall’Inter in campo alla scrivania è sempre bello, quando raggiungi gli obiettivi sportivi è la cosa migliore. Sono felicissimo per i ragazzi, per il mister, per la società, abbiamo compiuto uno sforzo enorme, facendo un campionato pazzesco, con squadre molto forti”.
Per il colombiano la stagione è eccezionale, con lo scudetto dell’Inter a 94 punti e questo terzo posto in laguna. E’ mancata solo la Champions nerazzurra. “Sempre deve mancare qualcosina per avere la voglia di continuare a lottare”.
Filippo Antonelli è il ds, Cristian Molinaro il direttore tecnico. Quanto ha messo Cordoba come idee? “Qualcosina, ma non devo essere io a dirlo”.

Anche dopo l’una, restano calciatori e staff, in campo. Il difensore Jay Idzes è probabilmente il più grande sportivo indonesiano di sempre. Poi lo staff di Vanoli, con il collaboratore tecnico Francesco Bordin e il preparatore atletico. Festeggiano arancioneroverdi con le famiglie, all’uscita dagli spogliatoi, sul campo.

Restiamo soli con Mato Jajalo, 36 anni, arrivato dall’Udinese. Parliamo della sua carriera, del suo cambio di nazionale, dalla Croazia alla Bosnia Erzegovina, dello sport bosniaco nella storia e di quanto il calcio della sua nazione sia lontano dai massimi livelli. “Già fu un’impresa vederla ai mondiali del 2014, con Pjanic e Dzeko. Edin è il nostro simbolo”.

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Venezia in serie A. Mato Jajalo: “Colonia e Udinese il mio. La Croazia e poi la Bosnia. Basdarevic”
youtube.com

Alle 4, al rientro verso l’autostrada, incontreremo Marco Olivieri, imbarcato assieme alla fidanzata e a un’amica. Ha cosce enormi, anche più di quelle di Brignola, altro muscolare, del Catanzaro.

I tifosi del Venezia si stanno già preparando all’addio di Paolo Vanoli, che firmerà con il Torino. Il presidente Cairo pagherà la clausola di un milione di euro (era di 500mila, raddoppiata con la promozione) o tramite il ds Vagnati inserirà un calciatore, si parla di Karamoh, ex Parma, attaccante.

Il presidente Duncan Niederauer era al vertice di Wall Street, nel G100 degli amministratori delegati di tutto il mondo. Quando arriva a Venezia mette volentieri i bermuda e sempre la maglietta a strisce verdi e arancioni. Va in curva con gli ultrà e si gode la partita da lì, magari accetta una birra con i tifosi, accompagnato dalla moglie. Ora promette di confermare Pohjanpalo, che a 30 anni meriterebbe l’Europa. Al Bayer Leverkusen non riuscì a imporsi. Se resta, sarà il possibile uomo salvezza.
Intanto, con la promozione, la società respira sul piano economico.
Vanoli si era lamentato per la cessione di Johnsen, proprio alla Cremonese, e pure di Mazzocchi. Ora non serve cambiare molti della rosa, come avvenne con Paolo Zanetti, dopo l’ultima promozione, ma rinforzi per evitare di arrendersi in anticipo, come avvenne nel finale, nonostante il debutto in panchina fra i professionisti di Andrea Soncin, ora ct dell’italia femminile.

Tags: #venezia, la notte di festa. Vanoli mix di Sacchi e Conte, peccato vada via

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Nota sull’autore: Vanni Zagnoli

Classe 1971, di Reggio Emilia, dal ’90 solo giornalista. Mai un contratto, esclusi due mesi a Il Giornale; professionista dal ’99. Il curriculum è infinito, condiviso con la moglie Silvia Gilioli, pubblicista. Pubblicarono ovunque, esclusi sui quotidiani economici e sui più recenti. Dal 2014 editano vannizagnoli.it, le proposte alle redazioni e l'integralità degli articoli usciti. Vanni punta su youtube, a tanti non piace che intervisti o anche solo riprendere persone. Ha fatto tv (da ospite) e radio, pezzi per settimanali. Ha scritto di quasi tutti gli sport. Ama approfondire, i videoracconti sono videobiografie. Nell’aprile 2018 gli hanno chiuso un canale youtube, sennò sarebbe a 15 milioni di visualizzazioni e a 15mila iscritti. Lavora da casa, sdraiato sul letto, per molte ore da solo, anche per questo ama le note vocali notturne e infinite.

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